anagni1.jpg
Parchi Naz.
Collina

Anagni

Manifestazioni

Segnala un evento


Sorta nell'area dell'antica Anagnia, città ernica fu assoggettata a Roma nel 306 a. C. e passò sotto il dominio di Ravenna poi dello stato Pontificio, divenne Comune nel XII sec. La signoria dei Caetani ne spense l'autonomia e nei secoli successivi fu teatro di lotte e devastazioni. La città dal tipico aspetto medievale, fu patria di alcuni papi che vi soggiornarono lungamente: Gregorio IX; Alessandro IV; Bonifacio VIII.

Monumenti
Cattedrale S. Maria: sorta nel 1072 è uno degli esempi più insigni del romanico nel Lazio, in seguito furono aggiunti elementi gotici. Di fronte alla facciata, isolato dalla Chiesa si erge il campanile romanico, aperto da monofore, bifore, trifore. Di particolare rilievo è il fianco sinistro, dove spicca l'alto transetto, la cappella Caetani con arco gotico, la loggia di Bonifacio VIII con la statua del pontefice e la cappella del battistero.
L'interno a tre navate chiuse da tre absidi di stile Lombardo con pavimento del XIII sec. in opus sectile (intarsi di marmi colorati). Nel presbiterio il candelabro pasquale a colonna tortile e la sedia episcopale a mosaico sono opera del Vassalletto; un ciborio a baldacchino sovrasta l'altare maggiore.
Nella navata sinistra la cappella Caetani contenente le tombe di famiglia coperte da un'edicola gotica. Da ammirare la cappella S. Magno divisa da colonnine in tre piccole navate con pavimento cosmatesca, ornata da una serie di affreschi duecenteschi d'ispirazione bizantina, ad opera di artisti Benedettini.
Di grande interesse sono il museo che contiene numerose testimonianze archeologiche e il tesoro dov'è ordinata una ricca raccolta di paramenti medievali, oggetti e arredi sacri.
Palazzo Bonifacio VIII: fu fatto costruire da papa Gregorio IX poi passò ai Caetani, famiglia dalla quale discendeva lo stesso Bonifacio VIII; nella facciata si apre una grande loggia con archi e bifore, tra le belle sale interne artisticamente affrescate, la più famosa è quella dello schiaffo, dove si consumò lo storico: “insulto di Anagni”: avendo Bonifacio VIII deciso la scomunica del re Francese Filippo IV detto “il bello”, fu catturato dai fedeli del sovrano tra i quali vi era: Sciarra Colonna che lo schiaffeggiò.
Fu la popolazione a liberare il pontefice che fece ritorno in Vaticano. Nel palazzo sono raccolte fotografie, grafici e reperti che documentano la storia di Anagni e costituiscono un piccolo museo.
Palazzo comunale: costruito nel XII sec. da Jacopo d'Iseo: otto arcate possenti e due più piccole sostengono la mole dell'edificio. Caratteristica è la loggia del banditore, il palazzo più volte restaurato ospita l'archivio storico e la biblioteca Comunale.
Chiesa S. Andrea: è una Chiesa romanica con rifacimenti tardo barocchi, ha un campanile a bifore impostato su di un arco, al suo interno custodisce un trittico gotico del SS. Salvatore.
Casa Barnekow: è una caratteristica abitazione romanica con una scala coperta da due arcate; l'interno è decorato da pitture ottocentesche ad opera del barone svedese Alberto di Barnekow.
Badia S. Maria della gloria: del XIII sec., fu realizzata per volere del Cardinale Ugolino (futuro papa Gregorio IX 1227 – 1241), dopo anni di abbandono la costruzione oggi, si presenta costituita da vari corpi di fabbrica molti dei quali in avanzato stato di decadimento. Una parte del complesso viene utilizzata in rappresentazioni teatrali del festival del teatro medievale e rinascimentale.
Villa Magna: trattasi di una grande villa romana, costruita nel II sec. sotto Adriano. Marco Aurelio la descrive in una lettera del 144 al suo tutore: Frontone. Sotto Settimio Severo nel 207 fu lastricata la strada da Anagni alla villa come attesta un'iscrizione conservata nella Cattedrale. Dopo essere stata occupata da piccoli insediamenti produttivi, un documento del 976 descrive la fondazione del monastero di S. Pietro che fu soppresso nel 1297 da papa Bonifacio VIII e utilizzato come fortificazione per una piccola guarnigione.
Dal 2006 è oggetto di scavi che hanno portato alla luce: una cantina per il vino che era riccamente ornata di marmi, il quartiere degli schiavi e una serie di insediamenti e cimiteri del periodo alto medievale. La villa si estende su di una superficie di 17 ettari.
Mura megalitiche: non si conosce l'esatta costruzione forse dovuta al X sec. a. C. dai Pelasgi.

Escursioni
Paliano: (9 km) fin dal VI sec. gli atti ricordano la cittadina divenuta possesso dei Colonna. La cittadina oltre alla passeggiata nelle vie del nucleo antico, offre anche la visita di edifici di pregevole interesse storico e artistico.
Fortezza Colonna: fatta erigere nel 1554 da Marcantonio Colonna che ancora sovrasta il centro urbano; nel 1571 quando tornò vincitore dalla battaglia di Lepanto fece decorare alcuni ambienti con un ciclo di affreschi che raffigurano il suo trionfale ingresso in Roma. Nel 1844 la fortezza di Paliano fu ceduta alla S. Sede che dopo alcuni lavori la adattò a casa penale.
Dal dopoguerra è stata carcere mandamentale e sanatorio e alla fine degli anni settanta è stata trasformata in Istituto penitenziario. Attualmente il suo aspetto esteriore è quasi integro, mentre all'interno sono tante le modifiche attuate dal 1844.
Mura Castellane: circondano il nucleo antico della città per un perimetro di circa tre km., risalgono al periodo medievale ma rinforzate e consolidate tra il cinquecento e settecento con bastioni, baluardi, rivellini e garitte.
Palazzo Ducale: del 1620 ampliato nel 1664/66 dal Cardinale Gerolamo con l'aggiunta di un'ala, un cortile e porticato nei due lati corti. Interessante è la sala d'armi coni trofei di guerra tolti ai Turchi a Lepanto, armi antiche e ritratti vari. Nei saloni del piano nobile si conservano dipinti di artisti Italiani e Spagnoli del XVII – XVIII sec.; un ritratto di Marcantonio Colonna opera di Scipione Pulzone e uno di papa Martino V del Pisanello.
Nella cripta sotterranea con accesso dal cortile, sono sepolti i componenti della famiglia Colonna: da Fabrizio morto nel 1520 a don Aspreno morto nel 1987. Sopra l'altare della cappella funebre è collocata la resurrezione di Cristo e dei membri di casa Colonna copia di Pietro da Cortona.
Chiesa S. Andrea: XVI sec., l'interno a tre navate conserva opere del seicento – settecento. Al centro dell'abside in alto il dipinto ovale con il martirio di S. Andrea opera di Tommaso Conca; lungo la navata destra il martirio di S. Caterina d'Alessandria di Nicolò Ricciolini; nella cappella della navata destra un affresco raffigurante la Madonna di Zancati. Nel secondo altare della navata destra vi è una tela attribuita al Caravaggio. La copertura della navata centrale con soffitto in legno decorato con pittura a finto rilievo. Il pregevole organo è del1727.
Parco naturale “Selva di Paliano”: ha un'area di quattro kmq., il parco uccelli è nato nel 1974. Il parco è meta ogni anno di milioni di visitatori, attrezzato con bar, ristorante, giardino, piste per cavalli, bici; un contatto diretto con la natura e passeggiate naturalistiche.
Conosci questa località ?
Oppure chiedi a chi la conosce

Aggiornamenti degli utenti

Se conosci notizie ulteriori, hai consigli per chi intende visitare questa località, oppure precisazioni particolari, scrivile qui in modo da aiutarci a tenere sempre aggiornata la scheda della località.

Foto inserite dagli utenti
Click per ingrandire

Aggiungi
Foto

Carica un'Immagine

×

Diari di viaggio
Click per leggere

Aggiungi
Diario