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Molfetta

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Insediamento preistorico, della storia medievale di Melphi, poi Melphicia, sono giunte scarse notizie. Molfetta fu un centro molto fiorente sotto gli Svevi, gli Angioini e gli Aragonesi; fu possedimento del Ducato di Termoli, dei Gonzaga ( 1531 – 1640), dei Doria, degli Spinola e dei principi Gallerati-Scotti.
Attualmente ben conservato é il borgo antico di Molfetta, che sorge su di un piccolo promontorio “a spina di pesce”, tipico del periodo normanno ed ospita chiese, palazzi, piazze e vie degne di essere visitate.

Monumenti
Basilica della Madonna dei Martiri: fu costruita nel 1162 ma la chiesa attuale non coincide con quella originaria per le modifiche apportate nel 1830; al suo interno accoglie pregevoli dipinti tra i quali una immagine della Madonna dei Martiri trasportata dai crociati nel 1188;
Chiesa del Purgatorio: é dedicata a S. Maria Consolatrice degli Afflitti; innalzata nel 1643, ha una facciata in stile tardo rinascimentale;
Chiesa della SS. Trinità: fu eretta nel 1154, epoca in cui apparteneva ai padri benedettini;
Chiesa di S. Domenico: fondata nel 1636, ha una facciata riccamente decorata e al suo interno conserva due pregevoli esempi di arte barocca;
Calvario: é un'edicola neogotica posta sul lato meridionale della Villa Garibaldi, area occupata dal parco comunale;
Chiesa di S. Bernardino: é un edificio quattrocentesco rimaneggiato in epoche successive; al suo interno é custodito un bel trittico eseguito da Tuccio da Andria, raffigurante i SS. Francesco, Bernardino e la Visitazione del XV sec.;
Cattedrale: dedicata all'Assunta, fu edificata nel Seicento in esuberanti forme barocche; al suo interno si possono ammirare numerose opere d'arte: tre tele con Episodi della Passione di C. Rosa, la tavola con la “Dormitio Virginis” del 1500 e l'Assunta del Giaquinto;
Museo Diocesano: é ospitato nel Palazzo Vescovile e raccoglie preziosi codici, opere pittoriche tra cui la seicentesca Pietà di Bernardo Cavallino e materiale archeologico rinvenuto nel Pulo;
Duomo vecchio: l'imponente costruzione é dedicata a S. Corrado; é il maggiore esempio di chiesa romanica a cupole in asse della regione. Eretto nel XII sec., presenta una facciata incompiuta ed é interessante la copertura della navata centrale con tre cupole. Due alte torri campanarie sono ai lati della rettilinea parete absidale, decorata con un motivo arabo-siculo. L'interno, ben conservato e diviso in tre navate da quattro pilastri, ha elementi orientali e romanico-lombardi.

Escursioni
Pulo di Molfetta (a due km): é una dolina naturale profonda fino a 35 metri che copre una vasta area (170 x 135). Lungo i fianchi scoscesi si aprono numerose grotte dove, nel periodo eneolitico, vi furono stanziamenti umani.
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