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Montagna

Pescopennataro

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Fu fondato nel 571 dai Longobardi; nel 1028 veniva chiamato “Pesclo Pignatario“. Fino al 1790 è stato parte integrante del Giustizierato d'Abruzzo e dell'Abruzzo Citeriore del Regno di Napoli e Regno delle due Sicilie.

Monumenti
Chiesa di S. Bartolomeo Apostolo: risalente al 1654 e ricostruita dopo gli eventi bellici della seconda guerra mondiale. Al suo interno custodisce un interessante altare maggiore con un tabernacolo in legno; sei altari laterali; un pulpito in legno dello stesso materiale del tabernacolo; un'originale acquasantiera e un organo.
Porta arquata: medievale detta “Porta di sopra“ mediante essa si accede alla Chiesa madre.
Museo della pietra.


CAPRACOTTA - paese limitrofo.
Il borgo è di origine medievali con aspetto moderno poiché ricostruito dopo i danni della seconda guerra mondiale, eccezione fatta per alcuni monumenti. Ha fatto parte del Regno di Napoli e del Regno delle due Sicilie. Dagli anni 50 del novecento è diventato una delle principali stazioni sciistiche molisane. Il borgo è posto sul parallelo 41 e sul meridiano di Castel dell'Ovo.
Agli inizi del novecento erano numerose le famiglie romane e napoletane che trascorrevano le vacanze invernali nel borgo tanto che in una citazione di Alberto Sordi, nel film “il conte Max“ Capracotta viene descritta come “la piccola Cortina d'Ampezzo degli Abruzzi“. Essa è famosa anche per le sue abbondanti nevicate.
Il paesino è ubicato a 1421 metri s.l.m. E dopo Rocca di Cambio è il comune più alto dell'appennino.

Monumenti
Santuario della Madonna di S. Luca: si trova in un recesso di natura incontaminata dove la fauna si associa alla ricchezza della flora arborea e quasi mimetizzato nella roccia è oggetto di profonda devozione e meta di numerosi pellegrinaggi.

Aree naturali
Giardino della flora appenninica
S. Angelo del Pesco: paesino limitrofo.
Chiesa di S. Michele Arcangelo: del 1886 a navata unica e otto cappelle laterali; i rosoni in gesso fanno da contorno agli affreschi religiosi e nella lunetta dell'abside vi è raffigurata “l'ultima cena“. Il campanile illuminato la notte lo rende maestoso.
Chiesa del Carmine: del sec. XVIII a tre navate con cappelle laterali l'arricchiscono alcune tele tra cui la Vergine nella Gloria e una rappresentazione del Cristo morto.
Eremo di S. Luca: rappresenta uno dei più maestosi eremi ricavati da una grotta ed è affiancato da una Chiesetta dedicata al Santo. Dal balcone naturale si ammira uno splendido panorama.
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