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Pescolanciano

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Per la sua posizione geografica è considerato “Porta dell'alto Molise” e il suo nome deriva da “Pesclum Lanzanum“ che indicava la roccia “Pesclum” e del suo feudatario normanno “Lanz“. Esso si estende lungo il tratturo “Castel di Sangro – Lucera“.

Monumenti
Castello d'Alessandro: sorge su di uno sperone roccioso che sovrasta l'abitato presso una fortificazione dei Sanniti; alcuni studiosi sostengono che risalga al 573 durante il regno di Alboino altri invece a Carlo Magno nell'810. Esso si presenta a forma pentagonale e struttura del cinquecento, formata da vari corpi fortilizi disgiunti, Chiesetta gentilizia, torre antica angioina e cinta muraria.
Nel 1628 nella piccola cappella interna al castello vennero accolte le reliquie di S. Alessandro. Il fronte principale del castello è preceduto da un sagrato e incassato nel muretto vi è il bassorilievo di un leone rampante di fattura proto rinascimentale. Su di esso si apre il quattrocentesco portale trabeato e finemente lavorato, mentre un altro portale di fattura tardo-barocca si apre nel fianco della parrocchiale e ricco di elementi decorativi: è incorniciato da due colonne delle alte basi le quali sorreggono una trabeazione dall'ampio frontone e un'edicola di coronamento.
Il campanile a quattro ordini è sormontato da cuspide piramidale. A circa 950 metri s.l.m. Si trova la cinta muraria del borgo S. Maria di Vignali il quale venne abbandonato dopo il terremoto del 1456. Attraverso la porta si accede alla torre medievale che controllava il territorio.
Chiesa di S. Salvatore: è di origine normanna e situata nella parte più alta del borgo; nonostante i rifacimenti lungo i secoli, conserva tutto il fascino del passato e per la sua posizione dominante sul borgo offre un magnifico panorama.
Nella cittadina è presente anche una Chiesa Evangelica Valdese.
Regio Tratturo: Lucera – Castel di Sangro è uno dei principali tratturi dell'Italia meridionale con una lunghezza di 130 km. Per coloro che fossero interessati a percorrerlo è diviso in otto tappe.
Musei: dal 2014 si possono visitare il museo della ceramica; museo della civiltà contadina e il museo dei castelli d'Italia.

Aree naturali
Riserva naturale di Collemeluccio istituita nel 1971 e riconosciuta dall'Unesco “Riserva della Biosfera“, ricca di flora come l'abete bianco, il cerro, il faggio; animali come il capriolo, lepre, tasso, volpe donnole, faine, scoiattoli e cinghiali. La presenza di sentieri segnalati percorribili in bici o a piedi rendono il bosco un'area accessibile; tra le mete è il punto belvedere di “Colle Gendarme“ dal quale si gode un paesaggio di fascino particolare.
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