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Venafro

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Venafrum, di origine Sannita, fu al fianco di Roma nelle guerre contro Annibale e divenne municipio romano nel I sec aC.
Passò sotto il Ducato di Benevento e fu feudo dei Savelli, dei Peretti e dei Caracciolo.
E' celebre per la fertilità dei suoi campi e la bontà dell'olio.
Il consistente numero delle Chiese presenti nel territorio ha dato a Venafro l'appellativo di città delle 33 Chiese.

Monumenti
- Palazzo Caracciolo: costruito nel 400 per volere della Duchessa di Durazzo, si presenta come una massiccia fortezza merlata con elementi rinascimentali;
- Chiesa dell'Annunziata: trecentesca ma rifatta in stile barocco, conserva resti dell'antica fronte romanica;
- Cattedrale: edificio tardoromanico, presenta nella facciata e nell'archivolto ornato da due leoni al suo interno, affreschi databili al XV sec.
- Concattedrale di S. Maria Assunta: risalente al V sec, fu costruita sul luogo di un tempio pagano. Al suo interno opere pittoriche del XIV sec. La Chiesa è dotata di 5 portali, quello alla destra del portale principale è porta Santa fin dal 1500. La precede una grande piazza, considerata l'inizio dell'antica cinta muraria cittadina;
- Basilica Santuario dei SS. Martiri Nicandro, Marciano e Daria unitamente al convento: sita sulla strada per Isernia ed edificata su resti romani con portali in bronzo. Sotto l'altare maggiore è presente la cripta dove è stato rinvenuto il sepolcro di S. Nicandro dal quale, in occasione dei festeggiamenti del 17 giugno, scaturisce la manna a cui sono attribuite doti miracolose che riempiono la Basilica di pellegrini (liquido chimicamente assimilabile all'acqua pura).
- Chiesa del viatico: detta Cristo, del 500 e poi ampliata nel 600. Al suo interno sono presenti stucchi di cornici e capitelli di notevoli pregi e fattura con diverse tele pregevoli. Presenta un campanile dall'aspetto barocco, la facciata ornata da un grande finestrone ed è preceduta da una scalinata;
- Chiesa di S. Giovanni in platea detta S. Francesco: dall'aspetto barocco, la prima edificazione risale al XIV sec. La leggenda vuole che sia stata fondata da S. Francesco;

Venafro è ricca di palazzi signorili.

Castello Pandone: del X sec. Nel XIV sec furono aggiunte al mastio tre torri circolari e la braga merlata. Dal 2013 è sede del Museo Nazionale del Molise con una ricca pinacoteca di testimonianze artistiche Molisane.

Siti Archeologici
Nell'abitato e nei d'intorni, sono visibili vari resti di Venafrum, tra cui il teatro romano, l'anfiteatro romano, resti dell'acquedotto (importante opera di ingegneria idraulica che, partendo nei pressi dell'Abbazia di S. Vincenzo, convogliava le acque del Volturno fino al borgo);
Il museo archeologico è ospitato nell'ex convento di S. Chiara e raccoglie vari materiali e testimonianze della Venafro Romana; tra l'altro: epigrafi, sculture sepolcrali e una bella statua di Venere.
Il Cimitero Militare Francese: uscendo dalla città, lungo la SS 85 Venafriana e in direzione Isernia, si trova il cimitero di guerra Francese di circa 6000 tombe di soldati del "Corps Expeditionnaire Francais" caduti in gran parte durante la battaglia di Cassino (nov 1943 – mag 1944); due terzi di questi erano di origine Marocchina, Algerina e Tunisina; per essi è stato eretto un monumento che richiama i minareti nord-Africani, decorato con piastrelle di ceramica azzurre;

Aree Naturali
- Oasi Naturalistica Le Mortine: è un'area naturale protetta di 110 ha, affidata in gestione all'Associazione Pianeta Terra Onlus;
- Parco Regionale Agricolo storico dell'olivo di Venafro, detto anche Parco Oraziano o Campaglione, è il primo parco regionale del Molise;
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