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Porto Santo Stefano

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Fu fondata da pescatori provenienti dall'Elba nel sec. XV e dalla Liguria; si sviluppò nel seicento durante l'occupazione Spagnola grazie a una piccola flotta mercantile. E' una rinomata località turistica della maremma Toscana, è il punto di partenza dei traghetti per l'Isola del Giglio e l'Isola di Giannutri.

Monumenti
Chiesa di Santo Stefano: eretta nel sec. XVIII fu fatta saltare dalle truppe tedesche in ritirata il 7 giugno del 1944 e solo il campanile rimase in piedi. La nuova costruzione fu terminata nel 1950 con la facciata costituita da quattro grandi lesene in blocchi di pietra ai lati e una svettante cuspide. Il grande portale con una larga strombatura poco profonda reca un arco a tutto sesto; al di sopra del portone vi è un'iscrizione che ricorda il dogma dell'Assunzione di Maria: “FIDEI DOGMA DEFINITUR DEIPARAM VIRGINEM MARIAM FUISSE CORPORE ET ANIMA AD COELESTIA ASSUMPTAM VENITE ADOREMUS” (venite adoriamo poiché è stato definito il dogma di fede secondo il quale la Beata Vergine Maria, Madre di Dio fu assunta in cielo in anima e corpo).
Sul lato sinistro si trova il campanile che custodisce al suo interno le quattro campane della vecchia Chiesa. L'interno a navata unica coperta da volta a botte ribassata; le pareti sono scandite da archi ciechi sorretti da possenti pilastri in blocchi di pietra, in cui si aprono le monofore a tutto sesto chiuse da vetrate policrome; i tre altari laterali sono dedicati: a Santo Stefano con la statua in terracotta del Santo; altare di Gesù Misericordioso; e l'altare della Vergine.
Il presbiterio decorato da un mosaico dai toni azzurro nella grande abside, l'altare maggiore è costituito da un pilastro a forma di parallelepipedo e ampia mensa; dietro l'altare sovrastato da un grande Crocifisso in legno dipinto, vi è la sede formata da tre scranni marmorei più due lignei aggiuntivi ai lati. Il tabernacolo trova posto di fianco all'arco absidale addossato alla parete di fondo della navata.
Fortezza Spagnola: eretta nel sec. XVI con migliorie apportate nel 1636 e nel XIX sec.; durante il periodo Napoleonico fu potenziata dai Francesi per resistere agli assalti delle navi Britanniche. Nel dopoguerra fu parzialmente modificata con l'aggiunta di due corpi di fabbrica per ospitare temporaneamente gli uffici del Comune.
Forte del Pozzarello: sito nell'omonima frazione, fu realizzato tra il 1874 e il 1888, fu trasformato in deposito di armi e munizioni nel secondo dopoguerra, dismesso nel 1975 andando incontro a degrado.
Forte tre natali: sito sull'altura di Punta nera, eretta nel 1811 dai Francesi, attualmente sono visibili alcuni resti incorporati in abitazione privata.
Faro di Lividonia: costruito nel 1883 venne attivato come un semaforo marittimo dalla Regia Marina; il suo attuale aspetto è dovuto ad una ristrutturazione avvenuta nel 1926.
Torre di Lividonia: risalente al sec. XVI eretta dagli Spagnoli su progetto di Francesco De Marchi, conferitogli nel 1548 dal Governo della Repubblica di Siena; la torre subì l'incursione piratesca nel 1814 e nel 1867 fu ceduta a privati dopo essere stata dismessa.
Torre del Calvello: nata come torre di avvistamento fu eretta dagli Spagnoli nel sec. XVI, oggi si possono ammirare i resti dei bombardamenti del 1943.
Siluripedio: è una struttura militare del 1943 dal salurificio moto fides S.A. Di Livorno, filiale della White head sistemi subacquei per la sperimentazione, messa a punto e il collaudo dei siluri in mare; fu distrutta dai bombardamenti del 1943 senza mai entrare in funzione, i resti delle colonne portanti sono diventati interessanti reperti di archeologia industriale e si trovano ancora in mare nei pressi dell'omonima località.
Villa Giocondiana: la villa con le torrette gemelle fu eretta negli anni 20 del novecento ed è una delle poche residenze d'epoca passate indenne ai bombardamenti della seconda guerra mondiale.

Musei: La fortezza Spagnola è adibita a struttura museale e ospita le mostre permanenti maestri d'ascia e memorie sommerse. Sul lungomare dei naviganti si trova il centro didattico di biologia marina con annesso acquario Mediterraneo della costa d'argento. Le due mostre fanno parte della rete museale: musei di maremma.

Sono numerosi i film girati nella provincia di Grosseto, per citarne il primo con: “I raggi mortali del Dott. Mabuse” del 1964 e terminare con il dodicesimo del 2012:” Luciana Castellina Comunista”.

Musica: La filarmonica Comunale è nota dal 1842 ai tempi del Granduca Leopoldo II di Lorena.

Escursioni
Monte telegrafo: (a 16 km.) è la vetta dell'Argentario a 635 metri di altezza dove vi sono i ripetitori Rai e da dove si gode di un ampio e magnifico panorama.
Isola del Giglio: è per estensione la seconda isola dell'Arcipelago Toscano dopo l'Elba (21 kmq.) è stata abitata in tempi preistorici, fu possesso dei Domizi Enobarbi in epoca romana, dei quali sono visibili i resti di una villa a terrazze nella zona del porto. Passò sotto varie signorie: Aldobrandeschi, Pisani, Aragonesi e nel 1460 fu ceduta ai Piccolomini. A causa delle incursioni dei pirati finì per spopolarsi e nel 1558 passò sotto il dominio del Granducato di Toscana.
Costituita prevalentemente da rocce granitiche, il punto più alto è il poggio della Pagana (496 metri); l'Isola ha tre centri abitati: Giglio porto il quale è il centro attivo del traffico turistico; Giglio Castello: di origini medievali dove sono visibili le mura turrite medievale che chiudono il borgo in un dedalo di viuzze strette e tortuose da cui si sale alla Rocca.
Rocca Aldobrandeschi: insieme alle caratteristiche e ben conservate mura e alcune torri è inserito nella lista: “BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA” patrocinata dall'associazione Nazionale Comuni Italiani. La rocca è situata in posizione dominante e vi si gode un magnifico panorama su tutto l'Arcipelago della maremma Toscana. Nei giorni limpidi si scorgono nettamente l'Isola d'Elba e la Corsica.
Chiesa di S. Pietro Apostolo: è documentata dal sec. XV di particolare interesse è il tesoro che proviene dalla cappella privata di papa Innocenzo XIII; l'opera più celebre è il Crocifisso di avorio e alcuni reliquiari del settecento; quello del velo della Madonna; quello della reliquia di S. Giuseppe e quello con la reliquia di papa Urbano I; infine il pezzo maggiormente venerato: il braccio reliquiario di S. Mamiliano.
Da Giglio Castello una strada di 6 km. Conduce a Campese con una splendida spiaggia e attrezzature turistiche, è dominata dalla torre del Campese a pianta cilindrica ed eretta al tempo di Ferdinando I. In località Sparavieri è stata recuperata in mare una nave etrusca affondata con tutto il carico.
Isola di Giannutri: (a 24 km.) è lunga tre km. E larga oltre 500 metri ha una superficie di 2,62 kmq. Ed è proprietà privata, coronata da tre piccole cime, ha rive scogliose con piccole cale ed è ambiente ideale per pescatori subacquei.

Aree naturali: fa parte del Parco Naturale dell'Arcipelago Toscano.
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