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Massa Marittima

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Il territorio fu abitato in età preistorica e protostorica come testimoniano numerosi ritrovamenti databili dal paleolitico all'età del bronzo; insediamenti etruschi sono databili dal IX al V sec. a. C. Il nome di Massa compare la prima volta in un documento del X sec. in un elenco di castelli e corti venduti al chierico Ropprando dal marchese Lamberti il 18 aprile 973. Nel sec. XIV fu sottomessa da Siena che vi costruì la rocca e poi passò ai Medici.

Monumenti
Duomo: è un magnifico monumento di arte romanico gotico costruito in più fasi fra il XIII e XIV sec., si presenta con la facciata ad alte arcate cieche decorate da losanghe con bei rilievi nel portale illustranti la vita di S. Cerbone titolare della Chiesa. In alto si apre l'aerea loggia con rosone centrale e una seconda loggia sul frontone sormontato da pinnacoli.
Il motivo degli archi prosegue anche nei fianchi e in fondo s'innalza il campanile. L'interno è tripartito da colonne con pregevoli capitelli, nella contro facciata si notano resti di affreschi del sec. XIII e un'interessante vetrata policroma nel rosone; sulla destra il battistero con rilievi di Giroldo da Como (1267) sormontato da un ricco tabernacolo quattrocentesco.
Nel transetto destro vi è collocato un Crocifisso di Segna di Bonaventura del 1200; nella cappella di fronte si ammira la Madonna delle Grazie di Duccio di Buoninsegna o di un artista della sua cerchia risalente al 1316. Nella cappella delle reliquie sono conservati alcuni bellissimi reliquiari: il reliquiario di S. Cerbone, pregevole lavoro di oreficeria trecentesca; una Croce reliquiario del 1400 opera di Meo e Gaddo Andreassi e dello stesso secolo il reliquiario della Spina di Goro di Ser Neroccio.
Nel magnifico Soccorpo dell'abside è collocata l'area di S. Cerbone opera di Goro di Gregorio, realizzata nel 1324 ornata da finissimi rilievi che illustrano episodi della vita del Santo; 10 eleganti medaglioni ornano il coperchio. Originariamente l'area era coronata dalle raffinate statuette degli Apostoli, rimosse e visibili nella cappella.
Chiesa e convento di S. Pietro all'orto: risale al 1197 e nel 1273 gli Agostiniani realizzarono il convento, nell'ottocento passò di proprietà del Comune e venne adibito a scuola; oggi la Chiesa ospita la sede del Terziere di città nuova ed il Museo degli organi di S. Cecilia (una collezione di strumenti musicali antichi unica in Italia, tra cui gli organi del seicento, settecento, ottocento oltre che clavicembali e fortepiani). Nel corso degli anni l'attività del museo è stata apprezzata in Italia e soprattutto all'estero (Russia – Germania), mentre nel convento è stato allestito il Museo di arte sacra con il centro espositivo di arte contemporanea Angiolino Martini.
Pieve di S. Maria Assunta: ubicata nella frazione di Prata del Comune di Massa Marittima, se ne hanno notizie dal sec. XI e con la sua mole ed in particolare il campanile, domina l'intero paese. Sul portale della facciata con forma a capanna e interamente intonacata si scorge lo stemma dell'ospedale di S. Maria della Scala di Siena, poiché all'epoca era sotto il suo patronato.
L'interno a navata unica con copertura a vista e la zona presbiteriale rialzata; gli altari laterali settecenteschi in legno intagliato e intonaco a finto marmo, conservano una Madonna del Rosario di scuola senese seicentesca.
Chiesa di S. Maria Assunta: sita nella frazione di Tatti del Comune di Massa Marittima, di origine medievale è ricordata col titolo di Pieve in un documento del 1267 dove si legge: “Pieve de Sancta Maria de Tacti “. La si ritrova ricordata anche nella relazione di Bartolomeo Gherardini del 1676. La facciata si presenta in pietra trachitica locale, il timpano stile neoclassico e sul portale d'ingresso è posto un rosone con vetrata policroma; sul fianco s'innalza il campanile cuspidato.
Al suo interno sono custodite due campane di bronzo: sulla campana maggiore sono scolpiti in rilievo S. Antonio e il Crocifisso e reca la dicitura: “I. H. S. M. I. A. fulgure e tempestatis libera nos Domini” “Antonio Bruscolini MDCLXIIII”, sulla minore è invece scritto: “Marie Mater Grazzie, Mater Misericordie A.D. MDCCCLXXV”.
Al suo interno la trabeazione è posata su semi pilastri, copertura a crociera e copertura a vela sul presbiterio; gli altri altari e le colonne sono dipinte con il sistema di finto marmo. Si contano all'interno altari dedicati: all'Immacolata Concezione, al Sacro Cuore di Gesù e a S. Antonio da Padova. Tra gli oggetti di pregio custoditi: una statua della Madonna del Rosario, un tabernacolo in legno a foglia d'oro, un Crocifisso ligneo e un fonte battesimale con la statua di S. Giovanni Battista in marmo policromo e gesso dipinto voluto a ricordo di Siria Borelli Cillerai nel 1968.
Inoltre vi sono due dipinti: S. Barbara del sec. XIX e un olio su tela raffigurante la Madonna Assunta in cielo tra Angeli. La Chiesa custodisce anche un antico reliquiario contenenti resti che la tradizione vuole sia appartenuto a S. Michele o a S. Magno; infine una lapide datata 1894 con epigrafe alla memoria di don Pietro Barabesi deceduto nel 1880, il quale si era prodigato per la riedificazione della Chiesa.
Chiesa di S. Agostino: risale al 1299 in stile gotico fu ampliata nel 1348; al suo interno una vasta navata con archi acuti trasversali a sostegno della copertura lignea. Sulla destra vi è il chiostro del 1410 e il campanile del 1527, la Chiesa custodisce i seguenti dipinti barocchi: La visione di S. Guglielmo di Antonio Nasini; un'Annunciazione di Jacopo Chimenti 1614; la fuga in Egitto di Lorenzo Lippi; Madonna col Bambino e Santi e una visitazione di Rutilio Manetti.
Chiesa e convento di S. Francesco: risalente al sec. XIII in stile gotico, fu divisa dal resto della città quando avvenne la costruzione delle mura senesi nel sec. XIV; nel trecento fu ridotta di dimensioni a causa della cedevolezza del terreno. Il restauro del 1992 ha ripristinato l'aspetto della parte absidale con cappelle laterali.
Chiesa di S. Michele: eretta nel 1835 oggi è sconsacrata, dal 1856 fu sede della confraternita della Misericordia. Nel 1955 fu divisa in due piani e uno dei piani ha ospitato la biblioteca Comunale fino al 2008.
Convento delle Clarisse: risale al sec. XIII come monastero Benedettino, in seguito passò all'ordine di S. Chiara fino al XIV sec., che fu abbandonato per le pessime condizioni dello stabile, fu ristrutturato nel 1608 e dal 2008 ospita il Museo civico e la biblioteca Comunale la quale contiene un patrimonio librario di 30.000 volumi.
Convento S. Bernardino: sito nella frazione di Vetreta del Comune di Massa Marittima,risale al 1441 e fu soppresso nel 1784, dopo anni di abbandono attualmente è la sede di una comunità di recupero tossicodipendenti.
Palazzo Malfatti: eretto nel sec. XIII oggi è trasformato in una lussuosa villa d'epoca, al suo interno esiste un antico tempio della massoneria completamente affrescato; sede storica di due Logge del Grande Oriente d'Italia (obbedienza massonica istituita il 20 giugno 1805 a Milano).
Palazzo Albizzeschi: del sec. XIV nel 1350 vi nacque Bernardino degli Albizzeschi, noto come S. Bernardino da Siena. Nel 1560 la sua abitazione fu adibita a convento con una cappella che custodiva le reliquie del Santo; nell'ottocento tornò ad essere abitativa conservando sul portone principale una lapide in ricordo di S. Bernardino.
Palazzo dell'Abbondanza: eretto nel 1265 erano antichi magazzini e granai a tre archi a sesto acuto fino al 1778, poi fu adibito a teatro e poi a cinematografo; l'ultimo restauro ha portato alla luce un affresco nella parete interna delle fonti: il celebre albero della fecondità che rappresenta un albero dalle cui fronde cadono frutti a forma fallica e vengono raccolti da vivaci donne che se ne contengono il possesso.
Mura di Massa Marittima: erette nel sec. XII e ampliate nel sec. XIV, lungo di esse si aprono sette porte: Porta al Salnitro; Porta dell'Abbondanza; Porta alle Silici; Porta S. Francesco; Porta S. Rocco; Porta S. Eleonora e Porta S. Bernardino.
Mura di Tatti: frazione del Comune di Massa Marittima erano già esistenti nel sec. IX, furono fortificate nel duecento dagli Aldobrandeschi con l'edificazione della Rocca. Si accede al borgo tramite una porta ad arco tondo risalente al periodo medievale.
Castello di Monteregio: eretto nel sec. IX dagli Aldobrandeschi e fu il primo edificio nel centro storico di Massa Marittima. Divenne nel corso dei secoli residenza del vescovo, poi dei funzionari del Comune e poi fu abbandonato fino al 1744 quando i Lorena vi trasferirono l'ospedale. Con la moderna struttura ospedaliera del 1977 il castello fino al 1999 ha ospitato la casa di riposo Giovanni Falusi.
Cassero senese: la fortezza fu completata il 19 febbraio 1337 ciò che ne rimane è visitabile assieme alla Torre del Candeliere eretta nel 1228 e conosciuta anche come: Torre dell'orologio.
Casa Biserno: eretta nel duecento stile medievale con torre merlata del Bargello a destra e due case torri trecentesche più basse, la semplice facciata è ornata da bifore e finestre rinascimentali, Ospita il palazzo Comunale e una pinacoteca dove sono visibili la maestà di A. Lorenzetti, il S, Gabriele del Sassetta, una Madonna col Bambino di Sano di Pietro, una tela del Folli e una statua di R. Manetti.
Palazzo Pretorio: sorto in forme romaniche nel 1200, si presenta con rivestimento in travertino aperto da bifore e decorato di stemmi. Al suo interno è ordinato il Museo archeologico, dove sono esposti reperti preistorici, protostorici, etruschi e romani proveniente dal territorio circostante. Di grande interesse è una statua-stele di età eneolotica di pietra arenaria con la rappresentazione schematica di una figura umana. Notevoli inoltre sono i materiali provenienti da un insediamento etrusco di età arcaica e i corredi funebri della vicina necropoli.
Museo miniera: si sviluppa in un reticolo di circa 700 metri di galleria e vi sono riprodotti fedelmente i vari tipi di lavorazioni sotterranee e i sistemi di armatura delle gallerie connessi all'attività estrattiva delle miniere; lungo il percorso sono esposti macchinari e attrezzature, oltre a una collezione di minerali e rocce della zona. Le visite sono guidate.

Siti Archeologici
Area archeologica presso il lago dell'accesa, è un lago di origine vulcanica profondo tra i 20 e i 40 metri, presenta la flora lacustre con arbusti e canneti in prossimità delle sponde. Nel 2001 è stato allestito il Parco archeologico del lago dell'accesa.
Poggio Castiglione sito sulla collina dove sono stati rinvenuti ritrovamenti etruschi abitativi del IV – III sec. a. C.

Aree naturali
Lago dell'Accesa è il luogo dove nasce il fiume Bruna, sito di interesse Regionale e comunitario, molto frequentato in estate per la balneazione a l'area archeologica.

Riserva Naturale
Riserva naturale Mariliana è un'area protetta con una superficie di 443 ettari e Parco interprovinciale di Montioni è un'area protetta e comprende le province di Grosseto e Livorno.
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