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Città antichissima come testimoniano le mura ciclopiche cui si sovrapposero i rifacimenti trecenteschi; Fundi fu un importante centro romano, fece parte del patrimonio della Chiesa e nel IX sec., fu distrutta dai saraceni e ceduta al ducato di Gaeta. Tornata alla Chiesa nel XIII sec., divenne feudo dei Caetani.
A Fondi si tenne il conclave che elesse l'antipapa Clemente VII; passò poi agli Aragonesi e ai Colonna. Fu per rapire Giulia Gonzaga, vedova bellissima di Vespasiano Colonna, che il corsaro Barbarossa giunse a Fondi, ma ella riuscì a sfuggirgli e per vendetta, egli distrusse la città. Dopo altre dominazioni feudali finì il periodo aureo della cittadina, decimata dalla malaria e dal brigantaggio.
Nella cittadina è stata presente una comunità ebraica, attestata già in epoca romana fino al XVII sec., risiedevano nel quartiere detto: Giudea che ha conservato la sua struttura originaria.

Monumenti
Abbazia di S. Magno: secondo il racconto di S. Gregorio Magno, il monastero fu edificato per volere di S. Onorato nel 522, per onorare il martirio di S. Magno; del complesso monastico sono state rinvenute: la Chiesa di epoca medievale a croce latina, dotata di cripta che conserva pregevoli affreschi; la Chiesa rinascimentale; alcune strutture pertinenti alle ultime fasi di vita del complesso, in particolare: il mulino, la foresteria e delle vasche per la lavorazione dell'olio.
Il corpo di S. Magno giacque nella cripta fino all'847, quando fu saccheggiata da Platone di Veroli e lo adagiò nella Chiesa di S. Andrea; successivamente, con l'invasione saracena di Veroli, il corpo del Santo fu spostato ad Anagni. Il complesso fu più volte saccheggiato, distrutto, ricostruito e fu anche usato come stalla per le pecore. Oggi è affidato all'arcidiocesi di Gaeta e alla cura della fraternità del monastero, molti ambienti mostrano ancora splendori rinascimentali.
Duomo: monumento fondamentale, sorto probabilmente sui resti del tempio romano di Giove e ricostruito nel XII sec. La facciata presenta un architrave decorato da un bassorilievo e nella lunetta un mosaico.
L'interno è diviso in tre navate, presenta opere notevoli, tra le quali: un pergamo cosmatesco con ricca decorazione a mosaico, risalente al 1286; il monumento sepolcrale di Cristoforo Caetani, finemente lavorato e sormontato da un baldacchino; un'immagine della Madonna col bambino e Onorato II che costituisce la parte centrale di un trittico di Antoniazzo Romano.
Chiesa S. Maria Assunta: edificata in forme gotico rinascimentale nel quattrocento; la facciata si presenta con portali del rinascimento romano, mentre il campanile, preesistente, è chiaramente gotico. L'interno a croce latina accoglie testimonianze artistiche di notevole interesse tra cui: un trittico cinquecentesco, due amboni rinascimentali in marmo bianco; un dipinto di scuola napoletana del 1534 ed un ciborio del quattrocento.
Chiesa Madonna del Soccorso: esisteva già nel XIV sec., viene menzionata la prima volta nel 1599 con la venuta del vescovo a Fondi in visita pastorale, citando che era circondata da pantani e paludi. L'aspetto esterno è romanico rurale, la facciata presenta due arcate ogivali sorrette al centro da un pilastro, tetto spiovente con colletta campanaria; nel retro un altro ingresso con sopra un'altra arcata ogivale.
L'interno a navata unica con arcate a tutto sesto, l'affresco della sagrestia risale al XVII sec., le opere al suo interno sono scomparse, solo una campana è stata recuperata presentando un'iscrizione che l'attribuiva a Onorato II Castani 1451. (trasferita al museo di Fondi)
Chiesa S. Domenico: Chiesa e convento furono edificati su un anfiteatro romano; Tommaso d'Aquino esercitò in questa Chiesa l'ufficio di lettore. Nel 1729 vi fece sosta Benedetto XIII. Il sacro tempio ha due navate divise da una serie di tre archi ogivali, composti da splenditi blocchi di pietra, avanzi dell'anfiteatro e templi pagani; la prova è data da un toro in rilievo su uno dei conci incastonato sul secondo pilastro.
Il convento ha un chiostro quadrato con 22 pilastri e due colonne, che sostengono altrettanti archi ogivali a sostegno della terrazza. Grazioso è il portale d'ingresso alla sala capitolare prospeciente il portico e le due finestre bifore della medesima, una con traforo gotico e l'altra a lancia.
Chiesa S. Francesco: eretta ne trecento e restaurata nel quattrocento, mostra nella facciata e nel chiostro annesso, l'estrema evoluzione dello stile gotico; nel chiostro si conservano opere romane. Il convento è oggi sede del comune.
Chiesa S. Martino: probabilmente del XIII sec., durante gli ultimi restauri, sono emersi i resti di un peristilio (un giro di colonne che cingono uno spazio delimitato), di una domus romana con pavimentazione marmorea e musiva risalenti al I sec., d. C.; al III sec., d. C., si data una vasca di fontana al centro dell'ambiente e un sistema idraulico per l'immissione e il deflusso delle acque.
La domus funzionò fino al V sec., d. C., quando vennero impiantate nel vano strutture successive, forse edificio di culto Cristiano. Le opere trovate negli scavi archeologici sono: un capitello corinzio; un'antefissa (elemento della copertura dei tetti come: tegola, testa in terracotta ecc.) a forma di gorgone ( mostro della mitologia greca); una statua muliebre in marmo lunese; una colonnina di marmo con vaso sovrastante per far uscire acqua da una fontana; frammenti di un'iscrizione; resti di gioco da tavolo romano a pedina bianche e nere lenticolari.
Castello: con la caratteristica torre cilindrica su base quadrata di oltre 31 metri, simbolo della città, eretto nel XIV sec., su di un tratto delle mura romane, le torri angolari merlate e altri caratteri di palazzo fortificato, non impedirono a Giulia Gonzaga di installarvi la sua corte di artisti e letterati nel cinquecento. Dal 1997 è sede del museo civico.
Palazzo del principe: eretto nel quattrocento per Onorato II, l'edificio oggi, è in condizioni di abbandono, sono notevoli soprattutto le finestre del fianco e del cortile, con ricche decorazioni e originale disegno, i portali di tipo Durazzesco e Catalano, la scala e il loggiato del cortile.

Siti Archeologici
Le terme di epoca romana; mura megalitiche; lungo il litorale resti di abitazione romana con i suoi pavimenti in mosaico.

Aree Naturali
Parco Nazionale dei monti Aurunci; Monumento naturale lago Fondi; Monumento naturale Mola della corte – sette cannelle – Capo d'acqua (area protetta di quattro ettari, al suo interno: un mulino di epoca medievale e un laghetto)
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