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Cosenza

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Fondata dai Bruzi nel IV sec aC (antico popolo di stirpe Italica) con il nome di "Cosentia", è identificata anche come la Atene della Calabria, in riferimento alla tradizione culturale acquisita tra il XV e XVI sec.
Dal 2008 a Cosenza è stata attribuita la qualifica di Città d'Arte.
Fu conquistata da Roma nel 204 aC raggiungendo una certa prosperità in età Imperiale.
Durante l'invasione dei Visigoti, nel 410 vi morì il re Alarico, che venne sepolto sotto il fiume Busento (secondo la tradizione, precedentemente deviato dal suo corso).
Trasformata in ducato nel 568, fu prima dominio Longobardo e poi Bizantino, assumendo il nome di "Constantia".
Violentemente contesa tra Saraceni e Longobardi, la città fu quasi distrutta e riedificata nel 988.
Occupata dai Normanni nell XI sec, divenne successivamente ducato degli Svevi.
Fu città prediletta da Federico II.
In età Angioina attraversò un periodo buio, colpita dalla miseria e dal brigantaggio.
Nel XV sec fu prescelta da Luigi III d'Angiò come luogo di residenza.
Con gli Aragonesi divenne capoluogo della Calabria Citeriore (Calabria Latina, essendo la Calabria divisa in due, appunto Calabria Citeriore e Calabria Ulteriore – Calabria Greca).
Partecipò attivamente ai moti risorgimentali tra cui quelli del 15 marzo 1844, che precedettero il tentativo dei Fratelli Bandiera, i quali finirono fucilati nel luglio dello stesso anno nel Vallone di Rovito, vicino alla città.

Monumenti
Il centro storico incarna nelle sue forme architettoniche l'apice dell'espansione e della cultura dei Bruzi (antico popolo di stirpe Italica); ivi si concentrano edifici monumentali e numerosi palazzi padronali e di pregio.
Il disegno urbano è caratterizzato da un dedalo di strette strade che si snodano attorno ad antichi edifici, Chiese, Conventi, case, fortezze, slarghi e piazze.
Lungo il corso Telesio si trova la "Casa delle culture" e il "Duomo" del 1100 (dichiarato Patrimonio dell'UNESCO il 12 ottobre 2011) e testimone di cultura e di pace.
In uno dei sette colli (il Pancrazio) si staglia il Castello Svevo, imponente fortezza millenaria che fu roccaforte di Federico II di Svevia lo "stupor mundi".
Di rilievo anche la biblioteca nazionale e i conventi S. Gaetano e S. Domenico, con le relative Chiese.
Sul colle Triglio si trova il palazzo Arnone ex Tribunale e carcere, restituito all'antico splendore oggi è sede della Galleria nazionale, dove si può ammirare l'originale icona della Madonna del Pilerio del XII sec (protettrice della città).

Architetture Civili
- Casa delle culture XVI sec
- Palazzo del Governo XVII sec
- Palazzo Arnone XVI sec.
Altri tutti del 1400 – 1500 – 1600.

Architetture Militari
All'origine, prima della guerra Annibalica (castello Normanno-Svevo) caratterizzato dalle mura difensiva e opere di fortificazione. La sicurezza e la protezione della città era garantita dai borghi dell'alta valle del Crati (fiume principale della Calabria), successivamente chiamati Casali Cosentini, disposti a forma di corona, costituendo una fortezza naturale.

Architetture Religiose
- Duomo del XII sec;
- Chiesa Convento e Chiostro di S. Francesco d'Assisi XIII sec.;
- Chiesa e complesso monumentale di S. Agostino nonché la Chiesa, Convento e Chiostro di S. Francesco di Paola del XV sec. costruito dalla stesso S. Francesco di Paola nel 1444, divenendo la sua dimora abituale, con portale in stile gotico; è ritenuto il secondo Santuario dedicato al Santo per importanza. Secondo la tradizione, S. Francesco di Paola viveva nella grotta posta dietro l'edificio, nota a tutti come "la grotta del Santo"; al suo interno, si conserva una croce in legno lasciata dal Santo.

Del XVI sec sono: Chiesa e Convento del SS. Crocifisso; Chiesa della Madonna del Carmine; Chiesa di S. Domenico; Chiesa e Convento delle Cappuccinelle; Convento di S. Maria delle Vergini e la Chiesa del SS. Salvatore.
Del XVII sec sono: Convento dei Carmelitani scalzi;
Di rilievo: la Chiesa di S. Nicola; Palazzo Arcivescovile; Convento delle suore minime della Passione di nostro Signore Gesù Cristo, in cui operò la Beata suor Elena Aiello, nota come "a monaca Santa".
Ancora un'altra architettura di pregio è la Chiesa di S. Teresa, completata nel 1978 con il rivestimento esterno in ceramica.

Siti Archeologici
Del periodo IV – III sec aC con resti di strutture abitative del I sec aC;
Scavi di S. Tommaso, con ritrovamenti di intonaci dipinti, frammenti di ampolle di vetro e ceramica, databili tra il I sec aC e il IV sec dC, che testimoniano la continuità storica a Cosenza dal 356 aC dell'epoca Bruzia, Ellenistica e Romana.
Il corso Telesio, tortuoso e in pendenza, è tra le strade più suggestive del centro storico.
Le aree naturali nella cittadina sono parecchie, ma l'aria verde più cara ai Cosentini, è la villa vecchia realizzata nel XVIII sec e sita nel centro storico nei pressi di piazza XV marzo; è adorna di alberi secolari, fontane monumentali e statue.
Il centro storico si arricchisce di un museo storico all'aperto su un itinerario artistico di Murales; pitture e sculture tra vie e piazze.
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