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Bordighera

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Il borgo nacque intorno al V sec. a. C. con la presenza dei Liguri dediti all'agricoltura e pastorizia; recenti scavi hanno portato alla luce tracce di muri a secco di epoca romana. Nel V sec. d. C. un religioso eremita di nome “Ampelio“ approdò sulle coste proveniente da Tebaide e secondo la leggenda della cristianità, portò in dono noccioli di dattero; forse proprio grazie a questa figura che viene chiamata “Regina delle Palme“.
Papa Bonifacio VIII in una bolla datata 1296 la cita con il nome di “Bordigheta“; fu un possedimento di Ventimiglia dalla quale si rese autonoma nel 1686 formando con altri centri la “Repubblica degli otto luoghi“, la quale è esistita politicamente fino all'età napoleonica. E' nota per la coltivazione dei fiori. Suggestiva è la frazione di “Sasso“ arroccato sulla collina “bordigotta“ ed è il comune più a sud di tutta la Liguria, mentre il punto più meridionale corrisponde al capo S. Ampelio.

Monumenti
Chiesa di S. Maria Maddalena: del 1617 e fa parte degli immobili tutelati dalla Sopraintendenza per i Beni Architettonici. Nel 1866 fu abbellita con nuove decorazioni in stucco e oro zecchino, mentre la facciata è decorata con stucchi in stile rococò del 1906; al di sopra del portale reca un affresco di Giacomo Raimondo del 1742 e restaurato dal pittore Luigi Morgari nel 1922; gli stucchi risalenti al 1670 sono opera di Francesco Marvaldi, mentre il lampadario posto al centro della volta è un dono della regina Margherita di Savoia.
La statua in marmo del sec. XVIII presente sull'altare maggiore è stata disegnata da Filippo Parodi e scolpita dal figlio Domenico Parodi tra il 1714/17 e raffigura la Maddalena in gloria. La statua lignea del 1702 raffigurante la Madonna del Rosario è posta sull'altare del Rosario, mentre la statua in cera in cui sono custodite le reliquie di S. Ampelio è posizionata nel secondo altare.
Il campanile è separato dalla Chiesa e svetta sopra una loggia del tardo medioevo dominando il profilo della città vecchia con la guglia decorata con tegole di maiolica dipinta. Anticamente fu una torre di avvistamento medievale, nel corso degli anni venne sopraelevata e dal sec. XVIII è adibita a campanile.
Oratorio di S. Bartolomeo: risalente al sec. XV sui quattro muri del locale vi sono quattro statue le quali rappresentano S. Ambrogio, S. Gregorio, S. Agostino e S. Girolamo di autore ignoto, mentre sull'altare vi è la statua lignea di S. Bartolomeo opera di Agostino Vignola del 1865; sulla volta un'immagine di S. Bartolomeo del pittore Ernesto Sprega del 1892. L'Oratorio è celebre come testimonia una lapide sulla facciata per la riunione del 3 marzo 1673 con i rappresentanti dei borghi “Camporosso – Vallecrosia – S. Biagio – Soldano – Borghetto S. Nicolò – Vallebona – Sasso e Bordighera“ i quali decretarono la separazione da Ventimiglia e l'istituzione della “Magnifica Comunità degli Otto Luoghi“.
Chiesa Immacolata Concezione: del 1883 e fa parte dei beni tutelati dalla Sopraintendenza per i beni archeologici della Liguria; al suo interno custodisce una tela del pittore belga Jules Pierre van Blesbroeck di Gand e un dipinto ad opera di Giuseppe Balbo.
Chiesa Evangelica Valdese: del sec. XIX era frequentata da cittadini britannici a cui seguirono poi ospiti altre nazionalità fra questi: l'imperatrice Vittoria moglie di Federico III di Germania; il barone Friederich von Kleudgen; il barone Raphael Bischoffsheim; il pittore Hermann Nestel e il botanico Ludwig Winter. Dal 1941 la Chiesa Evangelica Valdese è proprietaria dell'edificio continuando con la sua politica ecumenica e a volte viene adibito a conferenze e concerti organizzati in collaborazione con la cittadina di Bordighera.
Ex Chiesa Anglicana: del 1863 grazie ai primi ospiti inglesi e fino a qualche anno fa era officiata oggi è proprietà comunale ed è adibita a centro culturale polivalente per mostre o concerti.
Chiesa di S. Ampelio: risale al sec. XI in stile romanico e fa parte dei beni tutelati dalla Soprintendenza per i beni archeologici ed è ubicata sul capo omonimo. Sull'altare vi è posta la statua lignea del Santo, mentre la cripta custodisce un blocco di pietra della “Turbie“ (è un comune Francese) e secondo la leggenda era il letto del Santo dove vi morì il 5 ottobre 428.
Casa Coraggio: antecedente il 1879 data in cui fu abitata dallo scrittore scozzese George MacDonald il quale avendo due figlie malate di tubercolosi i medici gli consigliarono la cittadina. L'edificio venne chiamato “Casa Coraggio“ per onorare il motto dello scrittore “Corage God mend all“ (Coraggio! Dio provvede a tutto). Alla morte dello scrittore la casa fu venduta e trasformata in albergo venne scelto da Edmondo De Amicis per i suoi soggiorni invernali proprio per il fatto che era stata dello scrittore; De Amicis dedicherà a Bordighera una delle sue “pagine spiritose“ ribattezzandola “il paradiso degli Inglesi“ nel 1903. Vi morì l'11 marzo 1908 con emorragia cerebrale. Dopo il secondo conflitto mondiale l'immobile venne trasformato in condominio e sulla facciata due placche ricordano i due illustri ospiti.
Villa Bischoffsheim: del 1873 e fa parte degli immobili tutelati; fu costruita per volontà di Raphael Bischoffsheim un banchiere di origine tedesca il quale delegò l'architetto Charles Garnier. Del progetto iniziale la villa conserva la bella torretta fine e slanciata; i mosaici policromi della facciata e della torre i quali ricordano le decorazioni moresche; elegante è il particolare monogramma “RB“ sito tra gli archi della piccola loggia che domina l'entrata della villa.
L'interno si presenta con un elegante mosaico pavimentale nel grande atrio e l'imponente scalone. Nel 1879 la futura regina Margherita fu ospite nella villa con la madre Elisabetta di Sassonia. Vi furono altri ospiti regnanti e illustri, nel 1914 la villa e l'immenso giardino furono venduti alla regina Margherita.
Curiosità: il pittore Claude Monet rappresentò la villa in uno dei suoi quadri “Les Villas a Bordighera“ il quadro del 1884 si trova al museo d'Orsay a Parigi.
Villa Margherita: fu la residenza privata della regina Margherita di Savoia e fa parte degli immobili tutelati dalla Soprintendenza. Nella villa fu ospite Giosuè Carducci - Antonio Fogazzaro – Salvatore Gotta - Riccardo Zanella e nel 1922 il pittore Vittorio Matteo Corcos che realizzò un ritratto della monarca. Costruita tra il 1914/16 in stile neoclassico dal 2011 è sede del museo pinacoteca con le collezioni della fondazione Terruzzi.
Municipio di Bordighera: del 1886 al suo interno custodisce interessanti dipinti di Italiani e stranieri risalenti al XIX – XX sec. tra cui Pompeo Mariani – Giuseppe Ferdinando Piana - Giuseppe Balbo - Gianantonio Porcheddu e Friederich von Kleudgen.
Palazzo del parco: in origine fu adibito ad attività alberghiera poi in teatro; nel giardino che lo circonda vi è un'importante collezione di palme e altre specie botaniche tra cui alcuni esemplari centenari di “Cycas revoluta“.
Villa Garnier: costruita nel 1872 il giardino che la ospita è di circa 2500 mq. Con una ricca collezione di palme e svariati alberi centenari.
Villa Mariani: acquistata da Pompeo Mariani nel 1909 e adibita ad atelier dell'artista chiamato “la Specola“. Dal 2008 la villa fa parte delle Dimore storiche Italiane ed è uno dei 200 atelier di pittori tra 800/900 ancora visitabili a livello mondiale. I giardini si sviluppano su di una superficie di un ettaro con svariati alberi centenari.
Curiosità: Claude Monet visitò i giardini nel 1884 e alcuni suoi quadri furono dipinti proprio nella zona. Un giorno la regina Margherita si presentò alla villa per congratularsi con Pompeo Mariani per il ritratto fatto a Umberto I e poiché questi non era presentabile impiegò qualche minuto, così bonariamente venne soprannominato: “il pittore che fece aspettare la regina“.
Giardino esotico Pallanca: creato nel 1860 e ospita 3.200 specie di piante tra cui una preziosa collezione di “Cactus e succulente”, mentre la pianta più antica è una “Copiapoa“ (tipo sedia della suocera) originaria del Cile che ha 300 anni.
Giardini Lowe: del 1902 sono uno dei tanti regali degli inglesi alla città da loro amata e frequentata.
Lungomare Argentina: incantevole passeggiata pedonale lunga circa due km. Lungo la passeggiata vi è ubicato il chiosco della musica già sede di concerti musicali.
Via romana: voluta dall'imperatore romano Augusto nel 13 a. C. per collegare la Liguria con la Gallia; oggi è un viale ombreggiato da una fila di platani.
Biblioteca civica internazionale: del 1880 e la sua collezione libraria è stimata in circa 40.000 volumi di letteratura Italiana; 20.000 in inglese; 6.000 in francese; 3.000 in tedesco oltre a una settantina di testate periodiche.
Nella cittadina sono state girate alcune pellicole come: Inquietudine; il piccolo ribelle; La contessa scalza; Accadde ad Ankara; una botta di vita; la legge del crimine.
Bordighera alta o città vecchia il suo centro storico ha mantenuto l'antico borgo fortificato costruito con forma pentagonale irregolare, cinto da mura del tardo medioevo e rinforzate nel cinquecento. Interessante sono le frazioni di Sasso e Borghetto San Nicolò, quest'ultimo è anteriore al sec. XI e nella sua Chiesa omonima il 2 settembre 1470 si riunirono le famiglie che poi fondarono Bordighera.
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