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Santa Margherita Ligure

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Le sue origini risalgono all'epoca romana e nel medioevo fu prima un feudo della famiglia Fieschi, nel 1200 passò sotto il dominio della Repubblica di Genova. Nel periodo Napoleonico il borgo venne ribattezzato con il nome di “Porto Napoleone“ conquistando l'autonomia amministrativa che mantenne fino al 1815 quando entrò a far parte del Regno di Sardegna.

Monumenti
Santuario di Nostra Signora della Rosa: risale al sec. XIII in stile barocco, a croce latina divoso in tre navate e sovrastato da cupola. Un campanile venne innalzato nel 1750 poggiante sull'angolo destro della facciata. Il fronte principale è tripartito da un duplice ordine di colonne binate e impreziosito con le statue in stucco degli apostoli Pietro e Paolo e arricchito da bassorilievi, i quali raffigurano “la chiamata di S. Pietro“; il secondo campanile risale al 1920 e poggia sul lato sinistro della facciata, mentre l'antistante sagrato in ciottoli bianchi e neri venne realizzato nel 1975 con la caratteristica tecnica ligure del “Risseu” (è un tipico mosaico acciottolato dei sagrati delle Chiese e dei giardini delle ville e palazzi della Liguria).
L'interno reca decorazioni a stucco e affreschi nell'abside e nella volta ad opera di Luigi Vacca del 1826. Nel 1876 le decorazioni a stucco della cupola e gli affreschi delle navate laterali sono opera di Giuseppe Isola. Al suo interno custodisce opere pittoriche degli artisti: Valerio Castello – Giovanni Battista Bracelli – Bernardo Castello – Paolo Gerolamo Piola – Giacomo Gaggini – Giovanni Battista Casoni, allievo di Domenico Fiasella – Oldino Multedo – Giovanni Andrea Carlone – Giovanni Andrea De Ferrari.
Le opere scultoree sono degli artisti: Lucio Taiezio Pepso – Bartolomeo Carrea – Giacomo Antonio Ponsonelli – Anton Maria Maragliano. L'organo a canne è del 1920 a trasmissione elettrica-pneumatica e sulla cantoria in contro-facciata vi sono collocate le canne del Grand'organo, le quali sono racchiuse in una cassa del settecento.
Santuario di Nostra Signora della lettera: del sec. XVII in stile barocco; secondo la leggenda il culto verso Nostra Signora della Lettera è legato ad una statua in legno che alcuni pescatori il 20 giugno 1783 trovarono nello specchio acqueo della baia. In seguito si venne a conoscenza che la statua raffigurante la Vergine Maria con il Bambino Gesù sulla mano sinistra e sulla destra una lettera, era la copia dell'immagine venerata nel Santuario di Messina, la quale a seguito del terremoto del 1783 cadde in mare, poiché era posta sul frontone della dogana messinese di fronte al porto e le correnti marine la trasportarono al largo di S. Margherita Ligure.
La Chiesa attuale risale al sec. XVII ma fonti storiche la documentano già nell'anno 1000; si presenta a tre navate e custodisce: oltre alla citata statua della Madonna della Lettera scolpita nel 1766 da ignoto scultore, anche affreschi del pittore Nicolò Barabino e la statua marmorea di S. Giacomo.
Chiesa dei frati cappuccini: risale al 1608 assieme al convento; al suo interno custodisce un Crocifisso in legno del sec. XV e una scultura in marmo del sec. XII raffigurante la Madonna in trono, opera di cultura proto-gotica realizzata da uno scultore francese dell' Ile-de-France.
Santuario di Nostra Signora del Carmine: del 1725 ma l'originaria Chiesa fu fondata prima del mille; l'interno a navata unica con due grandi altari laterali in stile barocco. Nel catino dell'abside vi è un affresco raffigurante S. Elia, mentre nella grande volta gli affreschi recano raffigurazioni mariane. L'organo risale al 1778 opera di Tommaso Roccatagliata ed è sovrastato da una cimasa in stile barocco in legno scolpito e dorato.
Tra i paramenti che custodisce vi è un “ternario (pianeta sacerdotale per celebrare la Messa) in seta tessuta e ricamata con fili d'oro”. L'esterno è caratterizzato dal classico acciottolato con ciottoli bianchi, rossi e neri.
Abbazia della Cervara: risalente al 1361; il complesso comprende una Chiesa, un chiostro del cinquecento, la torre che fu prigione di Francesco I ricordato da una lapide con la celebre frase che scrisse alla madre Luisa di Savoia “Tutto è perduto, fuorchè l'onore”, la sera della disastrosa battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525; il corpo principale dell'edificio e un giardino all'Italiana.
La Chiesa a croce latina con abside inclinata che simula il capo di Cristo; le colonne separano le tre navate appaiono costruite con blocchi alternati di ardesia e marmo, ma in realtà sono mattoni ricoperti da intonaco bicolore. Il chiostro è di forma quadrangolare a due ordini di volte. Il giardino è quello che fu l'orto dei monaci, è unico nel suo genere in quanto si affaccia sul mare e si estende su due livelli; da la sensazione di essere sulla prua di una nave circondati completamente dal mare, da una parte il golfo del Tigullio e dall'altra il promontorio di Portofino.
Il giardino è creato a siepi di bosso che circondano la fontana in marmo del sec. XVII, intorno si alternano: terrazze incorniciate da pergole, colonne dipinte, piante rare e di glicine. Le colonne del giardino superiore sono interamente ricoperte da gelsomini profumati, i rari capperi rosa, la bignonia, alberi dal pepe rosa, camelie, rose, ortensie, sterlizie. Nella parte del monte si ergono lecci, pino d'Aleppo, lentisco, corbezzolo e altre essenze fanno da corona.
Il prestigio di S. Girolamo della Cervara e la splendida posizione lo resero meta privilegiata al passaggio di personalità illustre come: Francesco Petrarca; S, Caterina da Siena di ritorno da Avignone; papa Gregorio XI nel 1376; principe Massimiliano d'Austria; Alessandro Piccolomini e Guglielmo Marconi. Nel 1912 fu dichiarato “Monumento Nazionale Italiano“; attualmente è visitabile a pagamento ed essendo di proprietà privata si tengono feste per matrimoni.
S. Lorenzo della Costa: è una piccola frazione con la parrocchiale romanica di S. Lorenzo, al suo interno custodisce un trittico di S. Andrea, il quale fu realizzato a Bruges nel 1499 per ordine di Andrea della Costa; il dipinto è attribuito ad un seguace di “Memling“; inoltre due interessanti tele di Luca Cambiaso sono visibili nell'abside e in sacrestia.
Villa Durazzo-Centurione: composto da due dimore storiche nobiliari, un parco-giardino e museo artistico; è proprietà del comune e viene utilizzato per esposizione culturale-artistica. Il complesso venne edificato nel 1678 e all'interno della villa si può visitare il museo artistico con gli appartamenti del principe e la raccolta bellometti, il salone degli stucchi dove un lampadario stile Luigi XVI illumina la stanza; la camera Umbertina dove Sua Maestò la Regina Margherita di Savoia giunse ospite 11 maggio 1904 e la stanza è rimasta invariata.
Sono presenti dipinti, affreschi e trompe-l'oeil del seicento/settecento, opere di Domenico Piola, Giovanni Andrea De Ferrari, Luciano Borzone, Giò Enrico Vaymer. Una Curiosità nella struttura si sono sposati il 16 giugno 2007 Rod Stewart (cantautore britannico) e Penny Lancaster.
Castello: del 1550 per volontà del Senato della Repubblica di Genova.
Castello di Paraggi: del 1626 nei pressi dell'insenatura omonima tra S. Margherita e Portofino oggi è un'abitazione privata.
Torre di difesa: derl sec. XVI oggi è sacrario ai caduti con museo storico. Un cannone probabilmente usato in guerra si trova sul lungomare.
Aree naturali: è un sito di interesse comunitario come il vicino Portofino.
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