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Bellaria - Igea Marina

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Compare per la prima volta in un documento del 1359 come fattoria fortificata. Nel corso dei secoli passò a diverse famiglia e alla fine del sec. XIX era una borgata con case di pescatori, i quali ricoveravano le loro barche nel fiume. Agli inizi del novecento Vittorio Belli diede vita ad un villaggio per le vacanze chiamandolo “Igea” nome della dea figlia di “Asclepio“ nella vicina pineta e Bellaria venne associata ad esso. Il comune fu istituito nel 1956 per scorporo di tre frazioni del comune di Rimini: Bellaria, Igea marina e Bordonchio. Oggi è una ridente località turistica della riviera romagnola.

Monumenti
Casa Rossa: risale al 1906 dello scrittore Alfredo Panzini, detta rossa per il suo colore esterno; la costruzione a due piani più interrato era l'abitazione per le vacanze dello scrittore e la sua famiglia. Nel periodo estivo la casa diventava epicentro di vita culturale grazie alle visite di importanti letterati come Marino Moretti, Renato Serra, Filippo De Pisis, Alfredo Oriani, Marcello Dudovich e agli incontri che la consorte Clelia Gabrielli raffinata pittrice, organizzava.
Per il fatto che la casa fosse stata eretta su di una duna assunse un aspetto monumentale, con una dependance riservata agli ospiti e un ampio parco-giardino con vegetazione Mediterranea. Nel 1976 i figli vendettero la proprietà a privati e dopo altre trattative oggi è un museo aperto al pubblico dal 2007; al suo interno si possono ammirare le pitture di Clelia Gabrielli.
Torre saracena: risale al 1673 per volontà della camera apostolica a fronteggiare le invasioni e le ruberie dei pirati turchi; essa è l'unica rimasta con i caratteri originali delle sei che furono costruite. Col tempo perduta la sua funzione, venne adibita ad ospitare la “quarantena“ dei sospetti di contagio, per la sorveglianza ai contrabbandieri e più recentemente ha ospitato la caserma della Guardia di Finanza; oggi ospita il museo delle conchiglie con molluschi, scheletri di orgasmi marini, crostacei, corazze di tartarughe. I pezzi esposti e provenienti da ogni parte del mondo costituiscono un notevole patrimonio naturale.
Lungo il fiume “Uso“ è stata realizzata una pista ciclabile di sei km, lungo il percorso vi sono aree attrezzate per la sosta e riqualificate in senso ambientale e paesaggistico. Vi sono anche esemplari di querce e piccoli boschi a prevalenza di pioppi bianchi e neri, salici e pini mediterranei. Come fauna è presente l'Airone cenerino o il Martin pescatore e il rospo smeraldino.
Lungo la passeggiata ciclabile si incontra la Chiesa di S.Margherita – l'Abbazia Donegallia e il castello Benelli.
Parco del Gelso: è un vasto polmone verde intorno all'omonimo lago.
Parco Pavese: è un'aria attigua alla spiaggia libera ed è sede di feste e manifestazioni.
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