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Castelnovo ne monti

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Fu possedimento romano dal III sec. a. C. fece parte dei territori di Matilde di Canossa e dal sec. XV degli Estensi. Oggi è un importantissimo centro di soggiorno montano sito tra le valli del fiume Secchia e del torrente Enza dominato dalla Pietra di Bismantova.

Monumenti
Pieve di Campiliola: è precedente al 980 a. C. essa fu ricollocata dalla sommità della Pietra sul sito attuale nel sec. XII – XIII; nei secoli è stata più volte rimaneggiata per gli strati marnosi sottostanti, che trattenendo ingenti quantità di acqua ne compromettono la stabilità. L'ultimo restauro completo risale al 1713/26, mentre piccoli lavori sono stati eseguiti nell'ottocento e novecento.
Chiesa di S. Maria Assunta: le prime notizie risalgono al sec. 870 d. C. essa conserva strutture di elevato interesse storico come la torre a pianta quadrata realizzata in muratura a ricorsi paralleli, attribuibile al sec. XII e appartenente all'antico impianto difensivo del castello di Felina una frazione del comune di Castelnovo.
Eremo: ai piedi della Pietra di Bismantova, al suo interno si custodiscono affreschi del quattrocento e tra questi una pregevole immagine della Madonna col Bambino opera di maestri emiliani.
Chiesa di S. Apollinare: la sua costruzione è precedente al 1229 ed occupa una linea montuosa di elevato interesse paesaggistico.
Castello: fu eretto dai Canossa e fu più volte distrutto e ricostruito oggi sono visibili i resti della cinta muraria e di un torrione.
Salame di Felina: è il nome dato al monte su cui sorgeva il castello del quale oggi possiamo ammirarne l'unica torre. Fu eretto nel sec. XII e già nel 1664 ne rimaneva solo la torre alta e affusolata tipica del quattrocento, costruita con le pietre conce squadrate che costituivano l'ossatura delle mura già in rovina nel 1491. Col passare degli anni la torre è stata circondata da una vasta pineta, la quale è stata denominata “parco della rimembranza“ ed ospita anche una cappella, un orologio e due campane con sopra incisi i nomi dei morti e il “bollettino della vittoria“ del 1918.
Palazzo Ferrari: è una dimora del seicento dotata di un pregevole portale.
Palazzo Gatti: del sec. XVIII con la linea di gronda e sottotetto a travi lignee a vista artisticamente intagliate. Sul fronte principale vi è lo stemma della famiglia Gatti in pietra arenaria e al suo interno custodisce pitture ad affresco del sec. XVIII.
Pietra di Bismantova: è una montagna di 1041 metri dell'appenino Reggiano, classificato come sito di interesse comunitario compresa nel Parco Nazionale dell'Appennino Tosco-Emiliano; caratteristico sperone di roccia ha la forma di un gigantesco albero albero tagliato, la cima è meta di turisti ed escursionisti.
La flora nel parco è composta di ginepro comune, sorbo montano e maggiociondolo; alberi d'alto fusto e prevalentemente di querce e faggeti con una fauna di lepri, faine, volpi, cinghiali e caprioli. In località Vezzolo scorre il fosso Acqua Marcia dal quale sgorga acqua solfurea, che la leggenda vuole sia stata utilizzata da Matilde di Canossa per guarire dai dolori.
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