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Montagna

Sasso di Castalda

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Abitato in epoca romana ma citato per la prima volta nel sec. XI fu una roccaforte normanna. Per molti anni fu chiamata “Sasso” e nel 1863 ha assunto la denominazione attuale. Del suo patrimonio storico-architettonico fanno parte la Chiesa dell'Immacolata in cui si custodisce il busto di S. Emidio il quale protegge dai terremoti e risalente al settecento. Per gli amanti della drenalina vi è il ponte Tibetano di Sasso di Castalda il quale si sviluppa sulle sponde del “Fosso Arenazzo“ e si apre ai piedi del suggestivo centro storico.
Il primo ponte è lungo 95 metri e sospeso a circa 70 metri di altezza, la sponda opposta è caratterizzata da formazioni geologiche particolare. Dopo aver superato la cappella votiva si giunge al “Ponte alla luna“ costituito da una campata unica di 300 metri a 120 metri dal suolo e attraverso l'aria si arriva al rudere del castello, il quale domina il sottostante paesino.
Una sky-walk in vetro sospesa sul ponte, permette di riprendere fiato mentre incantati si ammira lo stupendo panorama delle montagne circostanti.
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