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Monsummano Terme

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Risale all'epoca Longobarda e fu sotto il dominio di Lucca nel 1331; la città bassa risale al xec. XVII, dopo la miracolosa apparizione della Vergine il 9 giugno 1573 e il granduca Ferdinando I fece costruire il Santuario della Madonna di Fontenuova ed altri edifici destinati all'accoglienza dei pellegrini tra cui l'Osteria del pellegrino che oggi è sede del museo della città e del territorio. Nel sec. XIX si sviluppò d'importanza a livello politico e letterario, grazie all'apporto di Ferdinando Martini (1841 – 1928 scrittore e politico Italiano), la cui ultima sua dimora oggi è sede del museo di arte contemporanea e del novecento, nonché del poeta Giuseppe Giusti di cui oggi si conserva la casa natale.
Monsummano è un centro di soggiorno e di numerose attività industriali (oltre trecento calzaturifici).

Monumenti
Chiesa di S. Nicolao: documentata dal 1260 ma risale al VII sec. sita all'interno del castello Montesummano, si presenta a navata unica con soffitto a capriate; la facciata dotata di un portale con arco a sesto acuto e di un piccolo occhio sovrastante, rimaneggiata nel XVII sec. e decorata nel coronamento tipicamente Pistoiese della cornice sorretta da mensolette in pietra.
Al suo interno custodisce un Crocifisso ligneo del XIV sec., gli altari e la sacrestia risalgono al seicento mentre il fonte battesimale è del 1768. Sulla destra è situato il tozzo campanile che faceva parte del sistema difensivo del castello, aperto alla base da un passaggio voltato. La parte terminale risale al XVII sec. Accanto alla Chiesa si trova una cappellina separata con campanile a vela che oggi vi ha sede un ristorante.
Castello di Montesummano alto: della fortificazione sita su di un'altura panoramica di 340 metri dominando un ampio territorio, restano ampi tratti della cinta muraria in parte nascosta dalla vegetazione. Esiste una sola torre superstite a pianta pentagonale con unico accesso sopraelevato; restaurata di recente è una delle più belle e imponenti della zona. Nella cinta è compresa la Chiesa di S. Nicolao, una cappella che ospita un ristorante, qualche abitazione, un piccolo cimitero e ruderi di edifici.
Santuario della Madonna di Fontenuova: il Santuario con grandi arcate del porticato ionico che lo circonda su tre lati, è stato giudicato “tra gli episodi architettonici più raffinati del granducato di Ferdinando I”. La lunetta centrale venne affrescata nel 1606 da Ventura Salimbeni con due figure allegoriche scolpite (Speranza e Fede) da Giovanni Desideri; al centro due Angeli in marmo nell'atto di incoronare il busto di Cristina di Lorena di Leonardo Marcacci.
Intorno al 1630 le altre 14 lunette furono affrescate con scene dei miracoli della Madonna della Fontenuova da Giovanni da S. Giovanni; all'interno in soffitto ligneo di Giovanni Desideri; custodisce tre tele: Assunta di Matteo Rosselli; Annunciazione di Gregorio Pagani; incoronazione della Vergine di Donato Mascagni. Il doppio fregio che corre intorno al soffitto contiene una veduta di Monsummano alto attribuita a Museio Vanni da Vellano 1607, autore anche dei profeti nella stessa fascia, mentre le sibille sono opera di Giovanni Valeriani.
Nella fascia inferiore spiccano: S. Sebastiano, S. Girolamo, S. Francesco e S. Carlo di Matteo Rosselli, autore anche della pala con l'adorazione dei re magi. Altri dipinti sono: la presentazione di Maria al tempio attribuita a Cristofano Allori e la Madonna con S. Anna e S. Gioacchino di Pier Dandini. La Vergine sull'altare maggiore risale al sec. XV e nella sacrestia vi è un Crocifisso eburneo attribuito a Giambologna.
Chiesa di S. Michele e Lorenzo martire: sito a Montevettolini nella frazione del Comune di Monsummano terme, di antica costruzione fu modificato nel XIV sec. e ingrandito nel settecento, affiancato da un massiccio campanile che era la porta turrita dell'antica rocca fortificata; un documento iconografico del 1599 è la lunetta di Giusto Utens con la villa Medicea di Montevettolini, dove si vede la Chiesa e il suo campanile. La vicinanza alla villa spiega la presenza di tante opere di scuola fiorentina, tra queste una Madonna col Bambino tavola dipinta del XV sec.; un Crocifisso ligneo attribuibile allo stesso secolo; dietro l'altare maggiore si trova una tela di Santi di Tito raffigurante la Madonna in gloria e Santi firmata e datata 1599.
Nella cappella a sinistra del presbiterio una Madonna col Bambino e i Santi Lazzaro e Sebastiano di scuola fiorentina del 1480, da alcuni attribuita a Pietro di Cosimo da altri alla scuola di Filippino Lippi, inoltre una coeva Madonna con i Santi Francesco e Antonio alla maniera di Raffaellino del Garbo. L'Assunta è attribuita a Jacopo Chimenti e la Vergine in gloria a Francesco Curradi.
Villa Medicea: di Montevettolini sita nella frazione del Comune di Monsummano terme, fu costruita nel 1597 da Ferdinando I dè Medici su di un poggio dov'era un'immensa riserva di caccia granducale recintata. Dal 1871 la villa è in possesso della nobile famiglia Borghese e quindi non visitabile.
Oratorio Madonna della neve: sita nella frazione di Montevettolini del Comune di Monsummano terme; risale al seicento ed è stata edificata su di preesistente margine o tabernacolo del trecento con l'ultimo restauro eseguito nel 1992, al suo interno custodisce una pregevole Madonna col Bambino e Santi del quattrocento.
Villa Martini: risale al 1887 fu fatta costruire dal giornalista e statista Ferdinando Martini; l'edificio è arricchito da esuberanti scalinate esterne in stile neo-rinascimentale. La fascia del paramento ha un paramento a bugnato mentre quelle superiori e piano nobile hanno cornici marcapiano e finestre ad arco, entro cornici rettangolari in pietra serena. Sul lato est si apre una grande trifora con archi a tutto sesto e oculi.
Il parco che circonda la villa è dotato di aiuole fiorite con alberi ad alto fusto soprattutto platani, tigli e lecci, specie esotiche e piante ornamentali come alloro e piante da fiore. Ospita il museo di arte contemporanea e del novecento.
Museo Nazionale casa Giusti: edificata nel seicento, ampliata e abbellita nel 1793 per volontà di Giuseppe Alessandro Giusti, nonno del poeta Giuseppe Giusti, Ministro ed amico del granduca di Toscana Pietro Leopoldo.
Grotta Giusti: sita nelle proprietà della famiglia Giusti, è una cavità carsica di interesse culturale e turistico scoperta nel 1849; la temperatura dell'ampia caverna era molto alta come quella dei laghetti sotterranei presenti fra i vari corridoi stretti tra stalattiti e stalagmiti. Essendo Domenico Giusti, padre del poeta, esperto di termalismo e già amministratore delle Regie terme di Montecatini fin dal 1818, nel 1853 fece realizzare una fabbrichetta composta da sala d'ingresso e quattro stanze ad uso tepidario, utilizzate dai curanti dopo aver effettuato il bagno di vapore all'interno della grotta; contestualmente, fece analizzare le acque e fu confermata la capacità curativa dei bagni a vapore e nel 1860 lo stabilimento fu ampliato realizzando loggiato e terrazza come oggi lo ammiriamo.
Grotta Parlanti: prende il nome dei proprietari e fu segnalata dallo studioso delle fonti di Montecatini Alessandro Bicchierai nel suo trattato del 1788. Le acque della grotta sono indicate per i disturbi dell'apparato respiratorio, osteoarticolare, nelle affezioni dell'apparato urinario e nelle malattie ginecologiche.
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