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Ostia Antica

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Antico porto di Roma da re Anco Marzio che vi aveva costruito un castrum, ossia un posto di guardia per il controllo della costa, delle saline e delle attività fluviali. Secondo gli studiosi sorse intorno al IV sec., a. C., ed ebbe nome dal castrum posto all'imboccatura – Ostium (bocca) del tevere. Allora Ostia, sorgeva sulle rive del mare; oggi la separa una striscia di terra di circa quattro km., formata nel tempo, dai detriti portati dal fiume, il cui corso fu modificato dall'alluvione del 1575.
Per l'incremento delle importazioni e dei commerci, l'imperatore Claudio costruì poco lontano il portus Romae, riportato alla luce durante i lavori per l'aeroporto di Fiumicino. A causa della malaria e delle scorrerie dei pirati, fu abbandonato nel V sec. Nel IX sec., nasceva un borgo per volere di Gregorio IV (Gregoriopoli) per la difesa di Roma, ristrutturato dal Cardinale Giuliano della Rovere (futuro papa Giulio II) che vi fece innalzare un castello.
Castello: una cerchia muraria delimita il borgo, su di un lato del quale si erge il castello triangolare con tre torri, opera di Baccio Pontelli realizzato tra il 1483 e 1486. Una delle torri preesistenti alla costruzione è detta: Martino V ed è circondato da un fossato lastricato.
All'interno del muro a scarpa sono ricavate le casematte; al centro del cortile vi è un pozzo con lo stemma dei della Rovere e nel sotterraneo è visibile la grande vasca per il bagno dei soldati. La cordonata d'ingresso è ornata da grottesche e affreschi che illustrano le imprese di Ercole; al piano superiore: gli Uffici della Soprintendenza.
All'interno della torre di Martino V, si trovano un mulino, una cucina e la mostra delle suppellettili rinvenute nella Basilica di S. Ippolito (Fiumicino).
Chiesa S. Aurea: eretta nel XV sec., ad opera di Baccio Pontelli in onore della martire Ostiense; nell'Episcopio dietro la Chiesa, affreschi ideati da Baldassarre Peruzzi e eseguiti da Cesare da Sesto, Beccafumi e altri artisti tra il 1511 e il 1513.

mappa di Ostia Antica Scavi: la città è d'impianto repubblicano, divisa da due strade principali: il cardo Maximus da nord a sud e il decumanus maximus da est a ovest.
1) Necropoli: con tombe a incinerazione e a inumazione, segue il piazzale della Vittoria con la fontana e la statua di Minerva alata.
2) Terme dei Cisiarii (dei carrettieri) con un celebre mosaico che raffigura due cerchie murarie entro cui procedono alcuni carretti.
3) Terme di Nettuno: appena dietro il primo portico del decumano, fatte erigere da Adriano e terminate dagli Antonini, sono dotate di palestre, forni per riscaldamento e vi si ammira un famoso mosaico con il Dio Nettuno su una quadriga tra mostri e deità: nelle sale accanto, un altro mosaico rappresenta Anfitrite, moglie di Nettuno con il suo corteggio. Sotto il livello stradale della via a fianco delle terme, si trova il più antico ambiente termale di Ostia, con mosaico che raffigura i quattro venti delle quattro province commerciali romane.
4) Caserma dei Vigili: l'edificio è di epoca Antonina e ruotava intorno ad un cortile scoperto con in fondo un ambiente sacro al culto dell'imperatore. Due cisterne ancora visibili raccoglievano acqua per spegnere incendi; nella parte posteriore della caserma si trova una delle più importanti: fullonicae (tintorie) con vasche e bacini per il lavaggio.
5) Piazzale delle corporazioni: rettangolare e porticato, sorgeva in un punto nevralgico dell'antica città. Sotto la doppia fila di portici avevano sede una settantina di uffici di corporazioni o di rappresentanze commerciali, le cui insegne sono riconoscibili nei mosaici pavimentali antistanti gli antichi ingressi (nei mosaici è indicata anche la patria di origine degli stessi mercanti e commercianti).
6) Tempio: dedicato a Cerere sorgeva al centro della vasta area, Dea delle messi e dell'abbondanza.
7) Teatro: fu voluto da Augusto, costruito da Agrippa e ristrutturato da Settimio Severo. Conteneva circa 3000 persone, a scena fissa, a due ordini di arcate e il proscenio aveva nicchie decorate.
8) Casa di Apuleo: a fianco del teatro, dimora signorile di età imperiale, molto ricca di decorazioni musive, presentano tutte le stesse caratteristiche: ingresso con protiro, salotto sopraelevato preceduto da colonne, ninfeo, decorazione fastosa ad intarsi di marmi policromi, il cosiddetto opus sectile, mosaici a tessere colorate, statue. Qualcuna è dotata anche di terme private e stanze riscaldate con il sistema ipocausto (circolazione di aria calda entro cavità del pavimento e delle pareti).
9) Mitreo delle sette sfere: sono addossati lungo la parete occidentale (il culto del Dio Mitra veniva dall'oriente) prende il nome dalla decorazione del corridoio con i sette semicerchi (tanti erano i gradi del sacerdozio Mitriaco) e le sette sfere attraverso cui doveva passare l'anima del Mitriasta.
10) Tempietti arcaici: quattro tempietti in rovina siti in un'area sacra sorta nel II sec., a. C.
11) Fullonica: tintoria, con vasche per la tintura, è la più grande di Ostia con vasche comunicanti, 35 vaschette di terracotta e stenditoi spostabili di cui si nota il punto d'incastro.
12) Mitreo di Felicissimo: si presenta con un importante mosaico: i sette gradi del sacerdozio Mitriaco, nell'ultimo pannello è l'iscrizione dedicatoria: “Felicissimus / ex voto F (ecit).”
13) Casa della fortuna Annonaria: composta da due piani, con atrio, pozzo, ninfeo e ambiente riscaldato per bagni.
14) Casa del Protiro: (semita dei cippi) così chiamata per l'elemento decorativo della porta, con timpano sporgente; ornata di mosaici e intarsi marmorei, ha un doppio ninfeo e una latrina a più posti.
15) Mulino: si possono ancora ammirare una serie di macine, vasche per impastare e un grande forno.
16) Foro: la più grande piazza dell'antica città di Ostia.
17) Terme: con palestra porticata, gli ambienti caldi esposti a mezzogiorno e scalettati per non farsi ombra tra loro, sale di disimpegno, spogliatoio, sauna, due tepidaria e il grande frigidarium a due vasche dove sono state trovate forcine femminili. Quindi si giunge nella piazza del grande Foro con statua eroica e la famosa Forica (latrina) con una ventina di posti marmorei a sedere.
18) Capitolium: resti di epoca adrianea.
19) Tempio di Augusto e Roma: di età tiberiana sulla piazza affaccia la Basilica mal conservata mentre l'edificio di fronte, si suppone sia la curia. Al centro della piazza stessa sorge il tempietto per i lari dell'imperatore.
20) Tempio rotondo: epoca di Severo Alessandro o Gordiano del III sec., con cella rotonda coperta a cupola, preceduta da un colonnato di 10 colonne su alto podio, con cortile porticato accessibile dalla Basilica e dal decumano massimo, dedicato al culto imperiale.
21) Casa dei triclinii: era la sede della potente corporazione dei carpentieri edili con due sale per banchetti.
22) Thermopolium: oltre il decumano il luogo di ristoro con giardinetto, una cantina e tre ambienti, in uno dei quali quello centrale, è il banco in marmo per la mescita; in un affresco sono raffigurati i prodotti che si offrivano.
23) Via della casa di Diana: nelle abitazioni di questa strada vi sono tre tipi di balconi: a mensola con arco; ligneo con travi; aggettante dal muro del palazzo. Tipiche le insulae schierate, con botteghe e soppalco per l'abitazione del proprietario; in una di queste abitazioni è stata trovata una Diana scolpita.
24) Casa del Larario: trattasi di casa – bazar con negozi sul cortile e prende il nome da una nicchia per i lari.
25) Mercato del pesce: si trova oltre la porta del castrum con vasche e mosaici.
26) Via degli Horrea Epagathiana: vi era il magazzino di due liberti Epagathius e Epaphroditus: dove vi sono allineate vari tipi di anfore da trasporto e vasellame per bevande.
27) Terme di Epitteto Buticosus: con gli ambienti caldi e freddi.
28) Casa di Amore e Psiche: così chiamata per un gruppo marmoreo che vi fu trovato, ora esposto al museo Ostiense.
29) Terme di Mitra: del III sec., con un interessante sistema di sollevamento dell'acqua. Nelle terme s'installò in seguito, un oratorio Cristiano: nell'annesso Mitreo è un gruppo marmoreo firmato da Kryton ateniese.
30) Caseggiato di Serapide: con un edicola che racchiude un Giove Serapide in stucco; dal primo piano si vedono una serie di casette – tipo a schiera, ciascuna di due appartamenti di epoca Traianea: in ogni appartamento vi è una sala, alcune stanzette, bagno e cucina come nelle moderne bifamiliari.
31) Terme dei sette sapienti: si presentano con frigidario coperto a cupola e pitture tra le migliori di Ostia; una delle sale è affrescata con i sette sapienti intenti a compiere funzioni intestinali e raccomandazioni scherzose scritte su come adempiere alla funzione.
32) Casa degli Aurighi: situato vicino ad un alto medievale forno per i marmi ben conservato. La casa è databile agli anni di Antonino Pio, per gli affreschi che li raffigurano: è composta da molti appartamenti con corridoi coperti e vari piani.
33) Case – giardino: è un altro complesso edilizio di grande interesse. Vari fabbricati circondano un nucleo centrale che ha nel mezzo due corpi di fabbrica, negli spazi sono i giardini.
34) Casa dei Dioscuri: è una delle case del complesso, con terme private e una sala con un bel pavimento a mosaico raffigurante: Venere Anadiomene (nascente dal mare).
35) Casa del ninfeo: ornata con marmi e colonne.
36) Domus fulminata: tornati sul decumano massimo, si arriva a porta marina oltre la quale si estende quella parte dell'abitato sorto fuori le mura tardo – repubblicane tra cui la domus (colpita dal fulmine): un tumulo sorge sul luogo dove si abbatté la folgore. Sul luogo si trovano le tombe più antiche della necropoli Porta marina.
37) Tomba di Cartilio Poplicola: (amante del popolo) del I sec., a. C., fu un importante cittadino di Ostia e poplicola significa: “ amico del popolo”; sul lato frontale della tomba si trovano delle decorazioni in marmo e un'iscrizione:”Questo monumento è stato eretto con soldi pubblici. Per Caius Cartilius Poplicola, figlio di Caius....e per la moglie e i figli e i loro discendenti....” come riconoscimento dei servizi offerti alla città.
38) Terme della Marciana: vi fu trovato un ritratto di Marciana sorella di Traiano, ora al museo; con bellissimi pavimenti a mosaico e marmi pregiati, quindi la sinagoga che viene a testimoniare la presenza di una comunità ebraica notevole; nella costruzione, forse la più antica del genere in Europa, si notano due fasi edilizie: la prima risale al I sec., la seconda al IV sec.: c'è un'edicola per la Thorà (la legge) che poggia su mensole con bassorilievi che raffigurano il candelabro a sette bracci, alcune sale e il forno per il pane azzimo.
39) Caupona: è una locanda sita sulla destra del decumano massimo con mosaici a figure grottesche maschili.
40) Caseggiato della fontana a lucerna: con vasca e pilastrino su cui poggia una lucerna marmorea.
41) Schola del Traiano: così chiamata per la statua del Traiano loricato ora al museo.
42) Collegiale dei fabri navales: fabbricanti e riparatori di navi, è di fronte alla schola insieme a un deposito di marmi con una cinquantina di colonne non finite.
43) Basilica Cristiana: del IV sec., d. C., ambienti colonnati terminanti ad abside, uno dei quali occupato da un ninfeo, forse un luogo di ospitalità per pellegrini. Si ipotizza che sia il luogo dove fu martirizzato il vescovo Ciriaco, frequentato anche in epoca alto medievale.
44) Tempio rotondo: con fontana e pavimenti marmorei, il cortile antistante del III sec.
45) Giove fulminatore: si tratta di un raro caso di domus ad atrio centrale tuscanico d'impianto repubblicano.
46) Nicchia a Mosaico: l'arco di contorno e l'interno della nicchia sono decorai con conchiglie, ciottoli di fiume (colorati in rosso) e paste vitree blu; nella nicchia si trova oggi, una statua femminile trovata sul cardus davanti all'edificio.
47) Casa delle colonne: del II sec., vi era un edificio a carattere commerciale o ufficio.
48) Casa dei pesci: anch'essa del II sec., di età Flavia, facente parte come quella delle colonne, di case di lusso; presenta caratteri innovativi rispetto alle altre case e si può supporre, che al suo interno vi fossero percorsi differenziati per il dominus, i clientes e gli schiavi.
49) Terme del Faro: di epoca traianea dove un mosaico rappresenta lo scomparso faro di Ostia e dove, nel frigidarium si trovano affreschi raffiguranti Venere e il mito di Europa.
50) Santuario di Cibele: sorge nel grande campo della Magna Mater vicino alle mura sillane, col tempio in fondo. Sulla via vi è la Schola dei Dendrofori (sacerdoti di Cibele).
51) Santuario di Attis: Magna Mater o Cibele, divinità orientale della fertilità introdotta a Roma nel 204 a. C., conserva il podio in opera reticolata con tre arcate. Nel settore orientale Attis era un pastorello amato da Cibele, ma siccome infedele, la dea lo fece impazzire tanto che arrivò ad evirarsi. In questo Santuario i riti erano molto pittoreschi e fastosi.
52) Tempio di Bellona: del II sec., d. C., vicino alla porta Laurentina; il tempio in onore della dea Bellona divinità della guerra.
53) Schola degli Astiferi: fa parte del complesso del tempio alla dea Bellona, i membri di questo collegio gestivano le cerimonie di culto alla dea della guerra; durante le processioni per onorare la divinità, si cimentavano in danze. Era vietato l'accesso alle donne.
54) Mitreo degli animali: del II sec., è il più antico di Ostia, con corridoio centrale ornato da un mosaico con animali. Lungo la Sèmita dei cippi si trova un pozzo alto medievale col bordo fatto di anfore.
55) Insula dell'invidioso: prende il nome da un mosaico in cui si vede un pescatore con un grande pesce, che beffeggia l'altro il quale non ha pescato nulla e che gli risponde a sua volta, insultandolo a gesti.
56) Museo Ostiense: è stato ordinato nel quattrocentesco casone del sale e raccoglie oggetti di scavo della città: ex voto, insegne di decorazioni di templi; una sala è dedicata ai culti orientali.

Lido di Ostia: nel XIX sec., era costituito da saline abbandonato e infestato dalla malaria. Quando i territori passarono all'Italia, dopo la presa di Roma (20 settembre 1870) si bonificò il territorio con i primi braccianti provenienti dal Ravennate.
Le architetture civili e religiose di Lido di Ostia ponente e lido di Ostia levante sono del XX sec.

Aree Naturali
Riserva naturale litorale romano di 16.330 ettari e ne fanno parte: le dune di Palidoro; Oasi WWF di macchia grande di Fregene; i tumuleti di bocca di leone; Oasi WWF foce dell'Arrone; Oasi WWF vasche di Maccarese; Oasi LIPU ( lega Italiana protezione uccelli) Castel di Guido; punta Castel Fusano di 916 ettari ed altri.

Escursioni
Fiumicino
Vi sorgeva l'antico portus Romae che potenziò i traffici marittimi di Ostia. Sorto per volere di Claudio nel I sec., d. C., ben presto il bacino si interrò e Traiano lo fece risistemare facendo costruire più a est un secondo bacino noto attualmente come lago Traiano.
Degli ambienti portuali romani restano numerose testimonianze (terme, magazzini) e resti dell'antico agglomerato urbano.
Aeroporto: inaugurato nel 1961, all'ingresso è stata collocata una statua raffigurante: Leonardo, opera di Assen Peikov.
Isola sacra: sulla sinistra dell'abitato si trova il canale costruito da Traiano, che ancora oggi rappresenta il canale navigabile tra Roma e il Tirreno. Il suo scavo comportò il distacco dell'isola sacra: in essa è visibile una necropoli costituita da tombe di portuali non nativi del luogo: marinai, commercianti, a cui si davano diverse sepolture a seconda degli usi del loro paese.
Si vedono sepolcri a baule (Spagna – Nord Africa); la piramide di un pittore originario della provincia gallica d'Aquitania; celle funerarie con tetti tricliniari fuori dalla porta per i banchetti funebri; sepolture a incinerazione e inumazione e per i più poveri la semplice copertura con un anfora; infine vi sono pitture databili dal II al V sec., d. C.
Poco lontano dal canale, accanto a un campanile romanico, sorgono i resti della Basilica di S. Ippolito dedicata al martire vissuto nel III sec.: si presenta a tre navate con un bel ciborio e un sarcofago. Inoltre vi sono i resti dell'antico ponte di Matidia, un complesso termale e una locanda.
Museo delle navi: vi sono ordinati gli scavi di navi romane rinvenute nell'area del porto di Claudio durante gli scavi per la realizzazione dell'aeroporto: si tratta di quattro navi onerarie (da carico), delle quali resta la parte dello scafo normalmente immersa perché a causa di un incendio bruciarono a pelo d'acqua. Inoltre, una barca da pescatore (un unicum) del II sec., due frammenti di fiancate, bassorilievi dell'isola sacra e suppellettili trovati nelle navi.

Fregene
Centro residenziale e ridente località di mare con numerosi stabilimenti balneari, su di una spiaggia ampia e sabbiosa, sorto in una zona un tempo acquitrinosa nella quale dopo la bonifica degli anni 20, è stato realizzato il centro agricolo di Maccarese e l'Azienda agricola di Torre in Pietra. L'abitato si è sviluppato in una pineta plurisecolare.
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