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Gallipoli

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In epoca messapica era chiamata Anxa; i Greci la chiamarono Kallipolis (città bella). Fu municipio romano e nel Medioevo subì il saccheggio dei vandali e dei Goti; fu ricostruita dai Bizantini.
Nell'XI sec. fu occupata dai Normanni e nel 1268 da Carlo I d'Angiò. Cominciò a ripopolarsi sotto il governo del Principato di Taranto nel 1300. I Veneziani la occuparono nel 1484 ma nel XVI sec. subirono l'assedio degli Spagnoli e poi dei Borboni, con i quali la città entrò a far parte del Regno di Napoli.
Nel 1700 il suo porto divenne la più importante piattaforma olearia del Mediterraneo per il commercio dell'olio per lampade.
Gallipoli é conosciuta come la perla dello Ionio e dal 2015 presidente delle città storiche del Mediterraneo; la parte vecchia della città é posta su un'isola calcarea, collegata alla terra ferma con un ponte del Seicento, ha mantenuto intatto il tessuto viario che per la sua tortuosità e il candido splendore degli edifici gli conferisce un aspetto orientaleggiante. Tutt'intorno corre il perimetro della cinta muraria, la cui sommità é stata trasformata in via carrozzabile (riviera) scenografica e suggestiva. Per l'importanza degli edifici e le architetture religiose nel cosiddetto stile barocco leccese, é stata inserita nella “tentative lists” dall'UNESCO.

Monumenti
Castello: posto a difesa del borgo fortificato, fu costruito nel 1500 nel quale furono inglobate le precedenti strutture bizantine;
Cattedrale: fu eretta nel 1600 in onore di S. Agata con fronte a tre ordini, riccamente ornata con motivi decorativi tardo barocchi; al suo interno si ammira un sontuoso apparato pittorico del XVII e XVIII sec.;
Fontana Ellenistica: risalente al 1500, presenta tre interessanti bassorilievi con le raffigurazioni leggendarie delle metamorfosi di Biblide, Salmace e Dirce, inquadrati da atlanti e cariatidi che sorreggono una trabeazione e un timpano barocchi con fregi ed emblemi scolpiti;
Chiesa di S. Francesco di Paola: del 1621, sorge sulle mura cittadine di fronte al porto; l'interno si presenta a navata unica, separata dal presbiterio da un maestoso arco trionfale rivestito in legno colorato; arricchiscono i muri laterali due grandi dipinti del Seicento;
Chiesa di S. Francesco d'Assisi: fu realizzata nel XIII sec. e rimaneggiata nel Seicento e Settecento; l'interno ospita altari barocchi lungo le pareti laterali, pregevoli tele e opere d'arte di epoca differenti; di particolare suggestione sono le statue lignee dei due ladroni, ricordati da Gabriele d'Annunzio nel 1895 per la loro “orrida bellezza”;
Chiesa di S. Domenico al Rosario: annessa all'ex convento dei Domenicani, fu riedificata nel XVII sec. sulle rovine di un tempio antico; al suo interno, la volta finemente decorata, ospita 10 altari barocchi impreziositi da pregevoli tele. Il chiostro presenta alcuni affreschi raffiguranti la flotta cristiana all'ancora nella rada di Gallipoli dopo la battaglia di Lepanto;
Chiesa del SS. Crocifisso: fu eretta nel 1750; la facciata é caratterizzata da maioliche ottocentesche raffigurante il miracolo della traslazione e da una nicchia contenente una Croce lignea recante il messaggio “in hoc signo vinces”; l'interno, a navata unica, é riccamente decorato con stucchi, tele del pittore Aniello Letizia e un pulpito barocco;
Chiesa di S. Maria della Purità: del 1664, la facciata é caratterizzata da tre pannelli in maiolica, raffiguranti la Madonna della Purità, S. Giuseppe e S. Francesco d'Assisi; l'interno é ricco di fastosi stucchi, ospita un marmoreo altare maggiore con la tela di Luca Giordano e altre tele settecentesche;
Chiesa di S. Maria degli Angeli: eretta nel Seicento, é situata lungo il perimetro delle mura di fronte all'isola di S. Andrea; la facciata é impreziosita da pannello maiolicato che ritrae la Madonna degli Angeli; l'interno ospita un imponente organo e pregevoli tele del Settecento;
Santuario di S. Maria del Canneto: fu eretto nel Seicento su di un precedente edificio del 1504; sulla parete frontale troneggia l'antica effige della Madonna del Canneto, molto cara ai pescatori locali;
Chiesa del Carmine: eretta nel 1836, sorge sul luogo della precedente Chiesa di S. Maria della Misericordia;
Chiesa della SS Trinità e delle Anime del Purgatorio: risalente al 1665, la facciata é priva di elementi architettonici; al suo interno si trovano numerose tele pregevoli, tra cui quella raffigurante le Anime del Purgatorio e la SS. Trinità; interessanti sono l'altare maggiore in oro zecchino del 1678, arricchito dalle statue di S. Teresa d'Avila e dell'angelo custode, l'organo del 1794 e il pavimento maiolicato del Settecento;
Chiesa dei S. Pietro e Paolo: fu realizzata nel 1598 e appartenne al soppresso monastero delle Clarisse fondato nel 1578; ospita opere pittoriche del Cinquecento; l'altare maggiore é arricchito da un grande dipinto del 1599 raffigurante S. Pietro, S. Paolo, S. Francesco e S. Chiara d'Assisi; nella cantoria é un organo del 1779;
Chiesa conventuale di S. Teresa: fu edificata nel 1687 e al suo interno sono visibili una grandiosa pala d'altare, scolpita in pietra leccese e l'organo del Settecento;
Museo Civico: raccoglie reperti archeologici provenienti dai centri messapici del Salento, opere riguardanti Gallipoli e una collezione di storia naturale del mare e del territorio;

Escursioni
Isola di S. Andrea: é una piccola isoletta di circa 50 ettari distante poco più di un miglio dal centro storico, é pianeggiante e non supera i tre metri di altezza; i Messapi la chiamarono Achtotus (terra arida) ma questo nome fu dimenticato con la conquista dei Romani nel 267 a. C.; prese il nome di S. Andrea quando i Bizantini vi costruirono una cappella dedicata al Santo; oggi é completamente disabitata, é un'area naturale protetta ed é tappa dei percorsi migratori dell'avifauna.
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