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Barletta

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Di antica origine apula, il suo primo nome é stato “Barduli” che appare nella Tavola Peutingeriana nella forma dell'accusativo “Bardulos”: si ritiene che il toponimo sarebbe derivato dal nome della popolazione transadriatica dei Barei, che nel IV sec. a.C. approdò sulle coste della città.
Barletta si sviluppò sotto il dominio normanno quando vi si stabilirono gli abitanti della distrutta Canne e divenne capoluogo di regione. Fu una delle residenze di re Manfredi e raggiunse il massimo splendore sotto il dominio angioino.
Nel 1503 nel suo territorio si svolse la famosa “disfida di Barletta” che vide contrapposti 13 cavalieri italiani, alleati alla Spagna, e altrettanti francesi e si concluse con la vittoria degli italiani guidati da Ettore Fieramosca.
Nel 1528 fu conquistata dai Francesi che ne demolirono le zone periferiche e cadde in stato di progressiva decadenza fino alla fine del Settecento.

Monumenti
Palazzo della Marra: realizzato nel XVI sec. e riccamente decorato, é uno dei più prestigiosi esempi di architettura barocca in Puglia; sin dal 1500 é stato dimora di importanti famiglie nobili; l'edificio che si articola su tre livelli é caratterizzato, sul fronte principale, da un balcone la cui facciata é finemente ornata; il secondo piano é sede della Pinacoteca De Nittis;
Chiesa di S. Gaetano: eretta nel XVII sec., al suo interno conserva una reliquia della Sacra Spina;
Chiesa di S. Giacomo: costruita nell'XI sec., sorge dove un tempo vi era un luogo di culto pagano;
Chiesa di S. Andrea: fu edificata nel XII sec. su di una precedente chiesa paleocristiana; la facciata ha un portale medievale scolpito da Simone da Ragusa nel 1200; tra le numerose opere d'arte che custodisce, spicca la Madonna con bambino, dipinta da Alvise Vivarini nel 1483 e conservata in sagrestia. Fu distrutta durante il sacco del 1528 e ricostruita apportando degli ampliamenti;
Palazzo del Monte di Pietà: é un edificio realizzato in stile barocco;
Cantina della Disfida: é una riambientazione con arredamenti d'epoca. Al centro é posta un'edicola che ricorda i nomi dei 13 cavalieri italiani che parteciparono al famoso combattimento;
Duomo: eretto nel XII sec con caratteri romanici, fu ingrandito in forme gotiche nel XIV sec. e tardo gotiche nel XV sec.; sulla facciata si notano il rosone, le bifore e i tre portali riccamente scolpiti, di cui il maggiore é in stile rinascimentale. Il campanile risale al XIII sec. presenta monofore e polifore; Nell'interno, a tre navate, le prime 4 campate romaniche si distinguono dalle altre strutture gotiche. Numerose sono le opere d'arte e ricca la suppellettile scultorea; il pulpito é duecentesco; del XII sec. é il bel ciborio sull'altare maggiore; un “Cristo alla colonna”, una tavola quattrocentesca di Giovanni di Francia appaiono al primo altare sinistro. Nella cripta sono i resti della primitiva parte absidale; nel tesoro si conservano preziosi arredi sacri, dipinti su tavole del XV sec. e codici miniati duecenteschi;
Castello: la poderosa costruzione fu innalzata in età aveva su di un fortilizio normanno; agli angoli del massiccio quadrilatero nel 1500 furono aggiunti robusti baluardi a forma di ferro di lancia;
Museo Civico G. De Nittis: comprende un'interessante raccolta archeologica con monete, ceramiche, arredi tombali dauni, messapici e apuli, opere medievali tra cui il busto raffigurante Federico II, sculture rinascimentali, oggetti in ferro, mobilio;
Colosso Bronzeo: é una statua del IV sec., alta 5 metri che i Veneziani portarono da Costantinopoli nel 1200 raffigurante un imperatore romano d'Oriente;
Chiesa del S. Sepolcro: fu fondata nell'XI sec. e completamente riedificata nel 1200 con caratteri gotico-borgognoni; la facciata, modificata nel periodo barocco, presenta alcuni resti gotici tra cui il portale. Al suo interno si trovano un fonte battesimale duecentesco, la tavola della Madonna di Costantinopoli del XVI sec.; nel tesoro sono conservate preziose opere d'arte;
Chiesa di S. Agostino: fu edificata nel 1200; sull'altare maggiore é esposto un prezioso paliotto del 1400 raffigurante l'Annunciazione mentre un polittico di Andrea da Salerno del XVI sec. é nell'ultimo altare a sinistra;
Palazzo S. Croce: é ubicato di fronte al Duomo, tanto da occuparne un'ampia area del sagrato;
Palazzo Leone Pandolfelli: le sue prime notizie risalgono al 1418; la facciata principale é scandita ai livelli superiori da lesene che intervallano aperture su di un balcone che corre lungo l'intero fronte;
Mura di Barletta: costituiscono l'antico strumento difensivo della città; le prime mura urbiche furono edificate dai Normanni. Durante la dominazione sveva, Federico II ampliò il fortino normanno, edificando la sua domus individuabile nell'attuale sede della biblioteca comunale. Con gli Angioini vi furono nuovi lavori sulla cinta muraria, un ampliamento del castello e lo scavo del fossato intorno al castello. Con l'espansione edilizia e la costruzione della ferrovia, oggi resta: il castello, le mura al mare, un frammento (più propriamente una paratia), il bastione che si affaccia sugli arenili della località di mare;
Porta Marina: é un piccolo bastione in via Galliano.

Aree Naturali
Parco naturale regionale Fiume Ofanto: é un'area naturale protetta istituita nel 2003 dalla Regione Puglia.
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