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Portoscuso

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La presenza umana risale al neolitico con ripari sotto le rocce in località Crobettana, mentre all'età del rame appartengono le grotte sepolcrali; dell'età del bronzo, sono alcuni siti archeologici e nuragici. La zona poi, fu frequentata dai Fenici e dai Romani.
In epoca medievale, il territorio fece parte del Giudicato di Cagliari e nel 1258, divenne dominio dei: della Gherardesca.
L'odierno abitato, nasce nel XVI sec. In periodo Spagnolo con il nome di: puerto escuso cioè porto nascosto. Nel XVII sec. Venne ripetutamente assalito dai pirati barbareschi.
Nel 1738, fu l'epoca Sabauda e nel 1853, divenne comune autonomo; con il Fascismo fu accorpata a Carbonia, riconquistando l'autonomia nel 1945.
Oggi è una località balneare e centro peschereccio del tonno.

Monumenti
- Chiesa di S. Antonio da Padova: la più antica del paese, ubicata all'interno dell'antica tonnara;
- Chiesa S. Maria d'Itria: sita fuori della tonnara di Su Pranu, del 1655 per volere del marchese Vivaldi Pasqua, mentre il campanile venne eretto nel XX sec.
- Torre Spagnola: è una torre costiera del XVI sec. Eretta dagli Spagnoli a difesa delle incursioni barbariche; essa è realizzata in tufo e trachite sulla cima di un piccolo promontorio, avendo un unico portale d'ingresso all'altezza di metri 3,5, vi si accede tramite una scala e dalla cima di essa si ammira la Chiesa di S. Maria d'Itria e la tonnara di 'Su Pranu'. Scavi eseguiti negli anni cinquanta alla base della torre, son venuti alla luce resti umani e cannoni di epoca tardo medievale i quali sono custoditi a Cagliari presso il museo.
- Tonnara Su Pranu: del XVI sec. Per la pesca del tonno rosso, conosciuto come 'tonno pinna blù';
- Su Marchesu: è una villa del 1912 del nobile sardo: Pes di Villamarina.
Nel territorio vi sono siti archeologici di nuraghi, domus de janas, tombe romane, necropoli punico-romane nei pressi di: Guroneddu con domus de janas e tombe nuragiche; Crobetana: con sepolcri in grotta età del rame; Bacu Ollasta: con nuraghe mono-torre e capanne; Su Medadeddu: con circoli megalitici e dolmen; Su Picinu Mortu: con circoli megalitici, resti di nuraghe e tombe romane; Su Stangioni/S. Giorgio: con capanna della cultura di Bonnannaro, necropoli fenicio-punica e romana; Punta Maiorchina: con villaggio nuragico e tombe romane; Nuraghe Atzori: è un nuraghe a mono-torre; Paringianeddu: con resti di epoca nuragica e romana.
A causa del polo industriale che ricade nel comune, il territorio è sotto controllo per l'inquinamento delle industrie e per la presenza di un bacino per la raccolta della 'Bauxite' (comunemente nota come: 'fanghi rossi') che contengono sostanze anche tossiche.
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