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Castel Gandolfo

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Sembra che la cittadina sia sorta sulle rovine della leggendaria Alba Longa, fondata da Ascanio figlio di Enea e rasa al suolo di romani. Il successivo insediamento si formò intorno ad un castello dei Gandolfi nell'XI sec., fu feudo dei Savelli e dal 1604 fu dominio diretto della Santa Sede.
Gastel Gandolfo fa parte del circuito: “BORGHI PIU' BELLI D'ITALIA”

Monumenti
Collegiata Pontificia: S. Tommaso di Villanova, il modello utilizzato da Gian Lorenzo Bernini è tipico del cinquecento con pianta a croce greca; la facciata a capanna, un cornicione continuo la divide in due ordini sovrapposti, decorati con lesene tuscaniche; al centro unico portale sormontato da un timpano semicircolare. Nell'ordine superiore un finestrone rettangolare; lo stemma papale di Alessandro VII. Sul retro, il campanile in ferro con tre campane.
L'interno a croce greca con bracci coperti con volta a botte; la crociera è coperta da una cupola con tamburo a lanterna, decorata con otto tondi in stucco raffiguranti scene della vita di S. Tommaso di Villanova; nei pennacchi: i quattro Evangelisti. In ognuno dei due bracci del transetto, si trova un altare in marmo, nell'abside vi è l'altare maggiore e all'interno dell'ancona: la pala “crocifissione” di Pietro da Cortona. L'organo a canne è del XX sec.
Chiesa Madonna del lago: fu voluta da papa Paolo VI e consacrata dallo stesso papa nel 1977; fu visitata anche da papa Giovanni Paolo II.
Chiesa S. Maria Assunta: del 1619 con la consacrazione della prima pietra da papa Paolo V; originariamente vi erano i PP Francescani Riformati, poi una sede della congregazione di propaganda FIDE.
VILLE PONTIFICIE : la proprietà Pontificia gode dell'extra-territorialità ed è possesso della Santa Sede.
- Giardini Pontifici: è il nucleo storico originario, furono organizzati al tempo della primitiva residenza di papa Urbano VIII sul retro del palazzo Pontificio; nell'ambito dei giardini all'Italiana è ubicata buona parte dei resti del complesso costruito dall'imperatore Domiziano.
- Villa Cybo: edificata dal Cardinale Camillo Cybo, annessa al complesso delle ville Pontificie al tempo di papa Clemente XIV; ha un portale marmoreo sorretto da sei colonnine. Nei giardini della villa si trova la grandiosa aula delle udienze.
- Villa Barberini: costruita dal nipote di Urbano VIII: Maffeo Barberini, è stata inglobata nel complesso extra-territorialità nel 1929, ospita la sede Castellana del Collegio Estivo di Propaganda Fide.
- Villa S. Caterina: attualmente proprietà del Pontificio Collegio Nord – Americano, sotto la sua costruzione sono stati rinvenuti i ruderi romani della villa di Publio Clodio Pulcro.
Palazzo Papale: acquisito dalla camera apostolica nel luglio del 1596, incorporato come patrimonio alienabile della Santa Sede il 27 maggio 1604, luogo di villeggiatura di molti papi a cominciare da Urbano VIII. Subito dopo la sua elezione nel 1623 diede avvio alla costruzione affidando il progetto a Carlo Maderno, sul sito della villa romana dell'imperatore Domiziano, che a sua volta era sorta sull'acropoli dell'antica Alba Longa che fu distrutta dal re Tullio Stilo nel 673 a. C.
Pala Urbano VIII, benché promotore non vi abitò mai, preferì villa Barberini del nipote Taddeo Barberini. Il primo pontefice a villeggiarvi fu il senese Alessandro VII che completò l'edificio con la facciata principale e l'ala occidentale, a cui contribuì anche Gian Lorenzo Bernini. Trascurata per un secolo, tornò ad essere frequentata nel settecento con papa Benedetto XIV.
Dal cortile delle udienze, lo scalone d'onore conduce al piano nobile del palazzo, le sale sono disposte secondo l'ordine gerarchico del cerimoniale Vaticano: la prima sala è il salone degli Svizzeri o dei Tedeschi, un tempo: corpo di guardia, decorata con un altorilievo “Deposizione dalla Croce” e Madonna del settecento di Domenico Corvi.
Segue la sala dei palafrenieri che ospita i sediari pontifici (antico collegio di laici al servizio del papa che documenti, li riportano prima del XIV sec.) e delle guardie nobili con ricordi di papa Pio IX; segue la sala dei camerieri di cappa e spada con copie di quadri di Bartolomè Esteban Murillo e Guido Reni; segue la sala dei Bussolanti con copia della bolla del concordato di Fontainebleau del 1801, un ritratto di Pio VII e del suo segretario di Stato: Ercole Consalvi di Jean Baptiste Wicar; poi sala del trono epoca Innocenzo X; sala del Concistorio fatta decorare da Pio IX con tappezzeria damascata e pavimenti in marmi policromi oggi, arricchita di due arazzi manifattura: Gobelin di Bruxelles, raffigurante la fuga della Sacra Famiglia in Egitto; Galleria Benedetto XIV, decorata nel settecento con dipinti a guazzo di Pier Leone Ghezzi; Cappella papale di Urbano VIII, una delle più antiche del palazzo affrescata da Simone Lagi e stuccata dai fratelli Zuccari.
Seguono le stanze private del papa: l'anticamera con una Madonna di Carlo Dolci, lo studio con dipinti del Dolci e di Paolo Veronesi, scrivania con stemma di Pio VII; la sala da pranzo di Clemente XIV decorata da Angeloni e Cristoforo Unterberger ; la camera da letto; la cappella privata, voluta da Pio XI con una copia della Madonna di Czestochowa e dipinti del pittore Polacco Rosen, ricordi di quando papa Ratti fu Nunzio Apostolico in Polonia.
Completano: camera da toilette, con lacerti di affreschi medievali dell'antico castello dei Gandolfi e dei Savelli; stanza dello scopatore segreto e dalla sala dello scalco, affrescata con nature morte di Salvator Rosa.
Concludono: il salone del biliardo o del buffet lungo circa 30 metri, con due affreschi di anonimo del settecento raffigurante le passeggiate di Clemente XIV nella vicina villa Cybo e l'appartamento del Cardinale segretario di Stato, arredato con mobili Cinesi del 1747 sotto il Regno di Benedetto XIV.
Villa Torlonia: XVI sec., detta:” Delizia Carolina” l'attuale aspetto è dei restauri del 1829 – la villa gode di un magnifico panorama sull'agro romano.
Villa Chigi: costruita dal Cardinale Chigi Flavio nipote di papa Alessandro VII, nel cratere prosciugato del laghetto di “turno” presso Pavona; oggi è la sede di un circolo di golf.
Specola Vaticana: è l'Osservatorio Astronomico e centro di ricerca scientifica della Chiesa Cattolica e si compiono studi in collaborazione con l'Osservatorio di Tucson.

Siti Archeologici
Villa Publio Clodio Pulcro: resti di una villa romana di età Repubblicana, all'interno della villa S. Caterina di proprietà del Pontificio Collegio Nord – Americano.
Villa Albana: di Domiziano, sono resti monumentali della villa romana di età imperiale fatta edificare da Tito Flavio Domiziano (81 – 96), in massima parte all'interno della villa Barberini.
Ninfeo dorico: I sec. a. C., è scavato nella roccia con volta a botte e due file di nicchie su due piani.
Ninfeo del Bergantino: o dei bagni di Diana, si apre in una grotta di 17 metri di diametro; al centro della grotta c'era una vasca e il pavimento era completamente rivestito in mosaici di cui restano pochi frammenti.
Emissario: del lago Albano, è un condotto artificiale di 1800 metri, venne edificato secondo la tradizione nel 396 a. C. per sciogliere una profezia riguardante la conquista di Veio.
Villaggio delle macine: è un insediamento palafitticolo età del bronzo di circa un ettaro, considerato il più grande sito archeologico palafitticolo d'Italia.
Lago Albano: è il lago vulcanico più profondo d'Italia – 170 metri – di forma circolare, sulle sue coste si trovano importanti resti archeologici, preistorici e romani, come il villaggio delle macine, l'emissario artificiale e i ninfei dorico e Bergantino. Il lago ospita lo stadio Olimpico di Canottaggio Coni.

Aree Naturali
Parco Regionale dei Castelli romani.
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