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Cervia

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La storia di Cervia è legata alla produzione del sale in funzione nel periodo etrusco e sviluppato nel periodo romano. Il suo nome era “Ficocle“ distrutto dall'esarca Teodoro nel 709 e in seguito prese il nome di Cervia, certamente ciò avvenne fra il 900 e il mille come è riportato in un concilio di Ravenna del 997: “Leo episcopus Phicodensis, quae nunc Cervia vocatur” (Leo vescovo di Ficocle, che ora è chiamata Cervia).

Monumenti
Chiesa di S. Antonio da Padova: risale al 1704 in stile tardo barocco e rococò con campanile alto 20 metri; a navata unica divisa in tre campate con arcate poggianti su semplici modanature decorate, al centro del presbiterio l'altare marmoreo e nella nicchia vi è la statua lignea di S. Antonio risalente al 700. Custodisce una Madonna col Bambino opera di Cesare Pronti; S. Luigi Gonzaga e S. Caterina di Andrea Barbiani ed un ovale raffigurante la natività della Vergine, che alcuni critici attribuiscono a Giuseppe Milani o a Carlo Cignani.
Santuario della Madonna del Pino: risalente al 1498 in stile tardo romanico e sulla base di un'edicola già esistente che il frate Girolamo Lamberti nel 1455 eresse, in seguito all'apparizione prodigiosa della Madonna a raccoglitori di legna collocata su di un tronco di pino e secondo la leggenda, il tronco sia racchiuso nel muro della cappella.
La Chiesa si presenta esternamente con mattoni a vista dotato di un campaniletto a vela e un tetto coronato, riporta applicazioni in cotto, creta e terra rossa sormontato da pinnacoli rotondi in cotto con portale in pietra d'Istria del 1557. L'interno a navata unica e altare costituito da un sarcofago paleocristiano sopra il quale campeggia un Crocifisso ligneo del seicento; vi sono due affreschi risalenti al cinquecento in pessime condizioni.
E' meta di pellegrinaggio la prima domenica di ottobre per la processione del volto, una tradizione della popolazione cervese; è poco frequentata a causa della sua posizione disagiata, poiché costantemente minata dal traffico della statale adriatica che la sfiora letteralmente e fruire del Santuario per le Messe domenicali e pomeridiane è difficoltoso.
Chiesa di S. Maria Assunta: risale al 1699 e si presenta con facciata incompleta e torre campanaria sul retro con il palazzo vescovile; pianta a croce latina navata centrale larga e breve, marcata da tre campate e cappelle laterali; il soffitto con volte a botte ed arcate a tutto sesto, l'altare è separato da una balaustra marmorea. Custodisce opere come dipinti di artisti: Francesco Longhi – Camillo Procaccini – Bernardino Guarini - Simone Canterini e anonimi romagnoli del XVIII sec. Inoltre opere scultoree datate 700/800.
Chiesa di S. Maria del Suffragio: risale al 1717 in stile barocco si presenta con facciata sobria, la cornice della gronda segue la forma ovoidale dell'apertura ed è l'unico elemento curvilineo. Internamente ha lesene verticali con capitelli corinzi sopra i quali corre la trabeazione orizzontale ininterrotta. L'aula è di forma ellittica con cappelle laterali e presbiterio delimitato da balaustra marmorea; custodisce un Crocifisso ligneo di difficile attribuzione da ascrivere al “gotico doloroso“ sorto in Renania nel trecento.
Chiesa di S. Andrea Apostolo: del 1680 in stile neoclassico sito nella frazione di Villa inferno del comune di Cervia; si presenta con facciata contrassegnata da lesene che la separano in tre moduli: quello di mezzo reca alla sommità un frontone a forma triangolare; la parte mediana è segnata da una cornice e interrotta centralmente da un'ampia finestra.
Internamente l'abside è separata dalla navata centrale da un'arcata a tutto sesto con un Crocifisso di pregio dipinto su legno; lo sfondo dell'abside reca un mosaico raffigurante l'Apostolo S. Andrea, il soffitto ha una copertura a capriate in legno mentre il campanile risale al 1920.
Chiesa di S. Antonio Abate: risalente al 1902 in stile neoclassico sorta su di un precedente edificio il quale nel 1875 fu gravemente danneggiato da un incendio; la facciata si presenta separata da lesene in tre moduli, i due laterali più ristretti offrono collocazione a nicchie. La torre campanaria è di modesta altezza, è in mattoni a vista e alla sommità svetta un terminale a cupola. L'interno a navata unica di notevole luminosità grazie alle sei finestre a lunetta per lato. La contro-facciata è impreziosita da un organo di pregevole fattura datato 1640 con coro a balcone.
Pieve di S. Stefano: del sec. X e consacrata nel 1527 in stile proto-romanico, esso è l'edificio più antico dell'attuale territorio cervese; sorge in un luogo che fu insediamento romano e votato al Dio Mitra come testimonia un cippo militare antistante la Chiesa, si erge solitaria nel verde campestre della località di Pisignano del comune di Cervia.
Esteriormente è spoglio costruito completamente in cotto con frammenti lapidari e marmorei nelle murature per vivacizzare il disegno. La facctata è scandita da lesene e nella parte superiore un rosone è in perfetto asse dell'ingresso.
Sopra il portale una targa reca la dicitura “Questa ecclesia fu ruinata da Gotti et reedificata p. le venerande monache di S. Lucia di Venetia nel tempo del Santissimo Signor nostro papa Lox MDXXI A.D. XVIII“. Ai lati dell'ingresso vi sono due capitelli in marmo bianco scolpito in stile bizantino-ravennate ed una mano benedicente.
L'interno a tre navate divise in quattro archi a tutto sesto e poggianti su tre caratteristici pilastri a “T“; custodisce: un Crocifisso ligneo del sec. XVII; due dipinti di maggior pregio: una tela attribuita a Lattanzio da Rimini e un lavoro pittorico del cinquecento; l'altare maggiore forgiato a calice simboleggiando nel sorgere del sole la venuta di Cristo nel mondo; il soffitto reca una raffigurazione divina su di uno sfondo di cielo stellato. La Chiesa è meta di numerose visite guidate.
Strutture militari: durante la II guerra mondiale il comando Britannico diede vita ad un aeroporto militare nella pineta di Milano Marittima poiché a circa 24 miglia dal fronte. A guerra ultimata il tutto fu smantellato e l'area bonificata rilasciando al pubblico la pineta. Nel sec. XX furono ritrovati numerosi reperti tra cui un aereo “Mustang“ nel 2005; 16 bunker tedeschi ancora visibili nell'area tra Canale di Cervia e Lido di Savio.
Saline: Riserva naturale Salina di Cervia di cui essa è fortemente legata e all'interno del parco vi è lo stabilimento che ancora raccoglie sale.
Musei: del sale con documenti, fotografie, attrezzi utilizzati per produrre sale oltre al plastico delle saline; vi è custodito un cristallo di sale dal peso di 15 kg circa.
Ecomuseo del sale e del mare di Cervia il quale valorizza la cultura, identità ed economia locale esplorando la relazione tra uomo e sale ed è composto da 28 luoghi detti “Antenne“.
Pineta: di circa 260 ettari e comprende Milano Marittima – Cervia – Pinarella e Tagliata.
Flora: oltre al pino specie dominante vi sono arbusti, siepi e macchie con presenza di canna di Ravenna e Apocino Veneto specie rare e minacciate.
Fauna: Ortolano – Assiolo – Upupa – Torcicollo - Sterpazzola – Canapino. Coleotteri e lepidotteri.

LIDO DEL SAVIO e MILANO MARITTIMA
Sono località balneare della riviera romagnola essenzialmente legata al turismo estivo.
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