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Castelbuono

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Fu fondata dai bizantini e si sviluppò nel sec. XIV per volontà dei Ventimiglia i quali ne fecero il più rilevante centro economico delle Madonie.

Monumenti
Castello dei Ventimiglia: i restauri del 1997 hanno portato alla luce un edificio precedente del castello del 1317. Quello attuale è il risultato di numerosi rifacimenti; il volume a cubo richiama lo stile arabo e le torri angolari quadrate quello normanno, mentre la torre rotonda va al periodo svevo. Strutture difensive del sec. XIII e alcuni ambienti del sec. XIV sono rimasti intatti ed oggi è sede del museo civico.
Chiesa di S. Maria Assunta: risale al sec. XIV, il prospetto è adorno di un portale gotico-catalano con orlatura a foglie rampanti e di un portico a tre arcate a tutto sesto del sec. XVI. Il campanile richiama lo stile romanico-gotico, mentre al centro è una bifora con colonnina marmorea con due archetti ciechi che poggiano su mensole scolpite e raffigurano figure mostruose.
La cupola è spezzata da una corona merlata dalla quale svetta il pinnacolo che a sua volta è rivestito di mattonelle a smalto di gusto moresco. Nel sec. XV fu aggiunta la quarta navata e soffitto a cassettoni con trabeazioni le quali poggiano su mensole scolpite. Sulle colonne sono stati scoperti frammenti di affreschi trecenteschi con figure di Santi e martiri.
Notevole è il ciborio alto più di quattro metri e largo due del 1493 attribuito a Giorgio da Milano e si presenta riccamente decorato: il manufatto marmoreo è costituito da due coppie di colonne tortili disposti su due ordini con pinnacoli terminali; al primo ordine vi sono Angeli che reggono panneggi a mò di baldacchino, mentre il tabernacolo centrale è delimitato da 12 Angeli genuflessi. Nella predella vi è la scena dell'ultima cena con ai lati Apostoli e profeti.
Sei riquadri interni alle coppie di colonnine raffigurano i quattro Evangelisti e i dottori della Chiesa. Al secondo ordine sulla cornice con iscrizione vi è la Crocifissione di Gesù, con due figure di Santi ai lati, il tutto è sormontato dalla lunetta contenente il rilievo della natività di Gesù. Chiude tutto il Padre Eterno in mezzo busto benedicente e sorretto da Angeli.
Chiesa della natività di Maria: risale al sec. XVI; interno a croce latina in tre navate sorrette da dodici colonne in pietra e rivestite di stucco. Gli Angeli del frontone della cupola sono opera di Vincenzo Messina mentre la grande Croce in legno è opera di Ruzzolone Pietro; di scuola Antonelliana è il trittico di struttura tardo-gotica con influssi fiamminghi e raffigura la Madonna, S. Antonio Abate e S. Agata; in alto vi è l'Ecce homo con l'Annunziata e l'Arcangelo Gabriele.
Sotto l'altare è custodito il corpo di S. Pio martire giunto da Roma nel 1772, mentre nella cappella in una nicchia è custodita l'urna con le reliquie del beato Guglielmo. Raffinata ed elegante si presenta la cappella del SS. Sacramento risalente al 1600, gli stucchi sono un vero trionfo, con la comunione di S. Luigi Gonzaga e Gesù che porge la comunione ad una Santa. Il maestoso tabernacolo con il sovrastante ciborio è un trionfo d'intarsi, reliquiari e argenti a più piani.
Di ottima fattura sono le antiche statue di S. Sebastiano, S. Rocco, S. Vito e del Cristo trionfante ad opera del Quattrocchi, nonché un'immagine della Madonna Immacolata e il Crocifisso di scuola Bizantina.
Chiesa di S. Francesco: risale al 1332 essa custodisce nel pronao un affresco del sec. XIV il quale raffigura “S. Maria di Bisanzio”; una Madonna opera del Gagini e gli sportelli dell'organo cinquecenteschi di scuola veneziana.
Il chiostro settecentesco e nella cappella dedicata a S. Antonio vi è il mausoleo dei Ventimiglia del sec. XV riferibile a Francesco Laurana, al quale viene attribuito anche il portale marmoreo. Il mausoleo di forme tardo-romanico contiene il sarcofago monumentale barocco di Francesco Rodrigo Ventimiglia e l'epigrafe funeraria di Giovanni I Ventimiglia il quale fu il primo marchese di Sicilia e morì a Castelbuono nel 1475.
Chiesa di S. Maria degli Angeli: essa sorge in periferia del paese in zona panoramica dal quale si gode di una vista intera del centro storico. L'interno è ad aula in cui si intrecciano l'oro e il bianco delle decorazioni con il legno degli altari. Una tela di A. Catalano raffigurante la Madonna degli Angeli assisa sulle nubi e circondata dalle gerarchie angeliche troneggia sull'altare maggiore. In basso si notano S. Francesco, S. Chiara, S. Celestino e S. Placido.
La tela è contornata e arricchita da una preziosa cornice intagliata in cui vi è incastonata la tela più piccola dell'Eterno Padre. L'enorme reliquiario è scolpito in legno, mentre lo scomparto sotto la mensa ospita la statua e le reliquie di S. Teofilo martire. Arricchiscono la Chiesa quattro altari laterali dedicati a S. Anna, S. Antonio, Madonna di Fatima e il Crocifisso.
L'altare di S. Anna nel gioco architettonico dell'altare maggiore custodisce una copia antica di un dipinto fiorentino incastonato in una cornice lignea scolpita. Sotto la tela una piccola nicchia ospita il gruppo ceroplasta del settecento della famiglia di Maria, mentre l'altare di S. Antonio ospita la grande tela del Santo padovano.
Oratorio del S. Rosario: è attiguo alla Chiesa di S. Vincenzo Ferreri; l'esterno è simile ad una Chiesa romanica con campanile squadrato di mattoni rossi. La facciata è a timpano con varie decorazioni intarsiate e una scritta “Regina ss. Rosari ora pro nobis” con alcuni decori due rosari sul portale e un occhio trinitario.
L'interno è molto grande e sull'altare centrale l'effige di Maria SS. Del Rosario e S. Domenico; la statua spicca sul fondo bianco a stelle dorate della nicchia in stile barocco. L'aula è decorata con tele dei misteri del Rosario.
Chiesa di S. Nicola: è preceduta da una scalinata, l'esterno è sobrio con il piccolo campanile in mattoni rossi che campeggia alla destra del portale marmoreo. L'interno è di gusto barocco-rococò e sull'altare maggiore fa bella mostra la statua della Madonna Ausiliatrice.
Molto particolari sono le cappelle laterali una dedicata a S. Biagio con la statua del cinquecento in atto di benedire e abiti vescovili; l'altra è dedicata a S. Nicola con la statua del Santo cinquecentesca e due affreschi raffiguranti S. Michele e l'Angelo delle anime purganti.
Chiesa e Badia di S. Venera: già nel 1500 ospitava la statua di S. Venera; la Chiesa attuale conserva un'abside su cui si adagia l'altare maggiore ampiamente e riccamente decorato. Il suo interno ha giochi di bianco e nero e l'altare maggiore è rivestito con decorazioni di vetro intarsiato, nonché un sumendum della passione di Cristo con tarsie di edera con Croci e strumenti del martirio, mentre in alto piange l'effige della Madonna Addolorata. Gli altari laterali sono dedicati alla Sacra Famiglia (su tela); S. Benedetto (su tela); Maria in fasce (statua); Madonna di Pompei (statua e affresco); SS. Crocifisso.
Chiesa dell'Itria: risale al sec. XVI con facciata rettangolare e campanile; il portale d'ingresso fu decorato nel 1600 con le volute e le statue di S. Pietro, S. Paolo e al centro il busto di S. Anna. L'interno è rialzato e dotato di altari laterali che custodiscono tele di autori locali e raffiguranti momenti della vita di Maria.
L'altare maggiore si presenta in stile barocco, sunto di tutte le decorazioni a stucco bianco-dorato che si rincorrono tra le pareti. La tela raffigurante la Madonna Odigitria attribuita a Gaspare Vazzano (detto lo zoppo di Gangi) e risalente al 1586, spicca al centro della grande cornice di volute e ghirigori.
Chiesa dell'Annunziata: sorge all'interno dell'antica cinta muraria del castello; non è conosciuta la data di fondazione ma nel sec. 1600 già esisteva. Il campanile romanico è dotato di cuspide pre- barocco. Il portale d'ingresso reca la decorazione e lo stemma Ventimigliano e degli Spadafora i quali finanziarono l'abbellimento della Chiesa.
L'interno è molto più sotto del manto stradale e ha l'accesso tramite una scalinata, l'aula è unica con abside finale; quattro cappelle laterali con altari arricchiscono la Chiesa.
Fontana della Venere Ciprea: risale al sec. XV decorava l'ingresso dell'antica “Ypsigro“ fu ricostruita nel centro cittadino nel sec. 1614 e in alto si trova l'arcaica statua di Andromeda, al centro Venere con Cupido e in basso i pannelli di arte greca raffigurano Diana in bagno.
Museo civico: dotate di sale adibite a mostre temporanee e sezioni permanenti – archeologia; pinacoteca; arte sacra; urbanistica.
Museo dei Risorgimento: allestito nei locali dell'ex carcere, quattro grandi sale custodiscono cimeli garibaldini.

Nota e curiosità: tra le persone legate a Castelbuono vi è Vincenzo Di Stefano – militare – fu colui che sparò la cannonata che aprì la breccia di Porta Pia durante la presa di Roma nel 1870.


Escursioni
Rifugio Crispi: a circa 10 km sul piano Sempria a 1400 metri di altitudine e in bella posizione. Lungo il tragitto a circa 4 km da Castelbuono si trova l'Abbazia di S. Maria del Parto o Romitaggio di S. Guglielmo del sec. XIV.
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