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Mazzara del Vallo

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Di origini antichissime, fu conquistata dai Cartaginesi nel 409 a. C. e poi dai romani. Fu sotto il dominio saraceno nel IX sec. in cui visse un periodo di grandi ricchezze che continuò sotto i Normanni quando divenne capitale della Val di Mazara per molti secoli.
Il vecchio centro storico include numerose Chiese monumentali alcune del sec XI; presenta tratti tipici a impianto urbanistico islamico.

Monumenti
Basilica Cattedrale del SS. Salvatore: fu eretta per volere di Ruggero I a seguito di un voto fatto durante la battaglia contro i saraceni del 1072 e fu costruita sulle rovine di un'antica basilica distrutta dai saraceni nel sec. 828.
Nel 1477 viene dotata di superba facciata e arricchita con una biblioteca di codici greci e latini. Venne radicalmente trasformata nel sec. XVII in stile barocco, pianta basilicale a croce latina e della costruzione originale si conservano solo le mura del transetto e l'abside.
Il suo interno a tre navate con Crocifisso ligneo del sec. XIII, tre sarcofagi romani, un portale marmoreo risalente al 1525, il ciborio marmoreo e affreschi di Gianbecchina. Sull'altare maggiore vi è la composizione di sei statue in marmo di Gesù, Mosè, Elia, S. Pietro apostolo, S. Giacomo apostolo e S. Giovanni apostolo le quali raffigurano la Trasfigurazione sul monte Tabor, opera di Antonella Gagini del 1532 e completata dal figlio Antonino nel 1537.
Del 1537 è anche la statua marmorea che raffigura S. Vincenzo con cinque storie in rilievo sul piedistallo.
Chiesa di S. Nicolò Regale: risale al sec. XII con pianta quadrata, tre absidi e una cupola. Al suo interno vi è un piccolo altare, quattro colonne centrali e delle colonnine incassate negli spigoli delle tre absidi e una pavimentazione con disegno a colori d'ispirazione islamica. Di particolare interesse è il basamento sottostante che nel 1933 furono rinvenute tracce di mosaici romani di tarda età imperiale.
Chiesa di S. Michele: eretta nel sec. XII per volere di Giorgio d'Antiochia (ammiraglio bizantino al servizio di Ruggero II di Sicilia – fu il primo Amiratus Amiratorum normanno e comandante della flotta del Regno di Sicilia). Venne riedificata in stile barocco dall'allora badessa Ausilia Lazzara nel 1678. Il suo interno venne decorato con stucchi nel 1697 e nel 1764 fu arricchita d'oro sotto la direzione della badessa Maria Benedetta Gerbino.
Chiesa di S. Francesco: risale al sec. XI per volontà del gran conte Ruggero d'Altavilla e fu edificata sopra una Chiesa preesistente. Nel 1680 fu trasformata in stile barocco, rialzata la navata centrale e coperta con una volta a botte. É un esempio di barocco siciliano ricco di policromia e decorazioni.
Chiesa di S. Caterina: risalente al 1318 e rimaneggiata in epoca barocca.
Palazzo vescovile: risale al sec. XVI si presenta con portale architravato e quattro colonne doriche. Al suo interno si ammira una loggia con archi a tutto sesto con diverse stanze e in una di esse vi è il soffitto in legno a cassettoni stile cinquecentesco. Di fronte sorge il Palazzo del Seminario con una loggetta del sec. XVIII che congiunge il palazzo vescovile con la Cattedrale attraverso un ponte coperto detto “il Tocchetto”.
Arco Normanno: è tutto ciò che resta dell'antico castello normanno con l'antico giardino del castello.
Piazza della repubblica: l'antico piano Maggiore fu definito architettonicamente nel sec. XVII donando alla piazza un aspetto barocco. Al centro sorge la statua di S. Vito opera di Ignazio Marabitto del settecento.
Piazza Mokarta: il nome è del generale arabo che assediò la città nel 1075 e venne sconfitto da Ruggero I d'Altavilla. La piazza è dominata dall'Arco Normanno che era la porta d'ingresso al castello fatto erigere dallo stesso Ruggero nel 1072. Al centro si erge una fontana e una scultura bronzea raffigurante dei mostri marini che emergono dalle acque.
Biblioteche: quella comunale ha un patrimonio di oltre 65.000 volumi e quella del seminario vescovile con più di 34.000 volumi e una biblioteca per ragazzi “l'isola che non c'è”. Inoltre nella cittadina ha sede l'Istituto per l'ambiente marino costiero il quale si occupa dello studio delle risorse biologiche del mare.
Musei: presso la Chiesa di S. Bartolomeo con reperti del sito di Roccazzo; Museo diocesano che raccoglie il ricco patrimonio di argenti; Museo Ornitologico accoglie 366 uccelli naturalizzati tra i quali numerosi rari e molti estinti; Museo del Satiro danzante sito nella Chiesa di S. Egidio risalente al 1424.
Sito archeologico di Roccazzo: nel territorio di Mazara del Vallo, si sviluppa per circa 20 ettari e si tratta di un imponente insediamento eneolitico con grandi capanne a forma di barca e numerose tombe a pozzetto.
Nello spazio antistante la Chiesa di S. Nicola Regale vi sono i resti di due ville romane.

Aree naturali
Riserva naturale integrale lago Preola e Gorghi tondi: sottoposta a tutela nel 1981 e fa anche parte del sito di interesse comunitario e della zona di protezione speciale gestita dal WWF. La flora è composta da orchidee selvatiche, anemoni, asfodeli, margherite, tarassaco, la vedovina e la quercia spinosa. La fauna è composta da falco di palude, poiana, gheppio, upupa, folaghe, gallinelle, germani reali, tuffetti e marzaiole; durante le migrazioni possono individuarsi il tarabusino e aironi rossi. Come rettile si segnala la tartaruga.
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