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Samassi

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Anticamente il territorio era nella curatoria di "Nuraminis" del Giudicato di Cagliari. Un fatto storico importante legato al paese è l'inondazione del 17 novembre 1898 il quale è rimasto nella memoria popolare denominato "S'Annu 'e s'unda" (l'anno dell'onda), che arrecò gravissimi danni ap borgo e fortunatamente non vi furono vittime. Da questo evento accrebbe la devozione al Santo che in tale data istituirono una festa votiva denominata "Santu Millaneddu".

Monumenti
Chiesa romanica di S. Geminiano le cui prime notizie si hanno nel 1118 quando viene menzionata con il titolo di "Sancti Mamiliani de Simassi" facente parte dei possedimenti del monastero di S. Mamiliano nell'Isola di Montecristo; essa venne eretta su di un'area cimiteriale di epoca bizantina, sopra una tomba a camera. E' costruita in trachite del vicino borgo di Serrenti, presentando la facciata e prospetti laterali scanditi dalle quattro paraste angolari e da lesene con decorazioni in archetti pensili su peducci i quali sono scolpiti lungo i terminali; l'abside presenta murario liscio semi-circolare e decorata da archetti pensili. Il campanile è a vela a due luci, mentre il portale architravato si presenta con gli stipiti e capitelli scolpiti e l'arco di scarico viene impostato su due protomi antropomorfe.
Risale al sec. X in marmo bianco il frammento di iconostasi applicato sulla sinistra dello stipite, esso è scolpito con rosette e una croce su grappolo d'uva posto in rilievo. Un altro portale simile e ugualmente ornato da un frammento di marmo risalente all'epoca bizantina è posto sul lato nord.
L'interno si presenta a navata unica con tetto in legno, due monofore laterali e absidali danno luce al suo interno; essa ospita il mausoleo di Emanuele Castelvì ad opera dello scultore Scipione Aprile è in marmo bianco e trachite risalente al 1586; di gusto rinascimentale presenta un sarcofago sormontato dalla statua del defunto inginocchiato e retto da due leoni, il tutto è incorniciato da un arco a tutto sesto retto da pilastri.
Da segnalare è la Chiesa della Beata Vergine di Monserrato, la quale è stata realizzata in blocchi di tufo in stile gotico-aragonese e risalente al 1500.
Necropoli Vandalica: è un sito archeologico il quale costituisce uno dei rari esempi dell'architettura vandalica (popolazione germanica orientale come i Burgundi, Goti e Longobardi) della Sardegna. Essa trovasi nelle vicinanze della Chiesa di S. Geminiano e risale al V sec. d. C., è costituita da un insieme di tombe a camera con volta a botte, centralmente viene chiusa con lastra a chiave di volta (è una pietra lavorata posta al vertice di un arco o una volta) e realizzata con grandi blocchi di trachite squadrati. Durante gli scavi venne anche scoperta una fossa comune riservata forse, a defunti di basso ceto sociale.
Tra le persone legate alla cittadina di Samassi vi è il farmacista "Pasquale Falqui" inventore del famoso confetto lassativo.

Escursioni
Nuraminis: piccolo borgo il cui nome "de Noraminecalaritane diocesis" risulta composto da elemento sardo di origine preromana "nur" quindi "nurra" ovvero "voragine" compare in un documento del 1341quando venne concesso in feudo dal re di Afragona a Francesco di Valguarnera nel 1355. Tra gli edifici di valore storico-architettonico vi è la Chiesa di S. Pietro di origine gotico-aragonese la quale venne rimodernata nel settecento.
Siti archeologici: degni di nota è la stazione nuragica di S. Maria sitaa valle del rilievo calcareo de "Sa Kòrona" difesa da quattro nuraghi che l'attorniano.
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