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Asciano Pisano

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E' una delle frazioni del comune di S. Giuliano terme; l'origine del toponimo è dato da un veterano romano di nome “Axianus”. La presenza umana ad Asciano risale dai 28 ai 14.000 anni fa; la grotta “Riparo della Romita” fu frequentata dall'uomo dal 5.000 a. C. fino ai romani. La dominazione etrusca interessò Asciano dall'XI sec. a. C., mentre i romani raggiunsero i luoghi nel 238 a. C. che Pisa ospitò l'esercito romano in conflitto contro i Liguri.
Nel 177 a. C. con la costituzione di Luni dopo la fine della guerra, alcuni veterani ottennero territori ai piedi dei Monti Pisani chiamandoli con il loro nome: Axianus prese l'attuale territorio. Le notizie riprendono nel 975 d. C. quando una pergamena della Primaziale Pisana cita la presenza di un castello a protezione della Repubblica Pisana.

Monumenti
Chiesa e Monastero di S. Maria di Mirteto: risale al 1150 e venne citata anche nella bolla di papa Gregorio IX del 1227 e in una lettera di papa Alessandro IV del 1258. Fu completamente distrutta durante una guerra locale nel 1432. Nel 1812 la Chiesa e il monastero era ancora in buono stato essendo l'oratorio privato della famiglia Ricci.
Oggi versa in stato di abbandono, ma mantiene ancora l'assetto medievale con avanzi dell'annesso monastero, di alcune rustiche abitazioni, dei granai e del frantoio. Al suo interno vi sono interessanti decorazioni scultoree alto-medievali.
Acquedotto Mediceo: fu fatto costruire dal granduca Ferdinando I dè Medici tra il 1588 e il1592. Fu attivo fino al XX sec. quando non era più sufficiente la quantità di acqua per la crescita della città. Esso parte dal Bottino di San Rocco sito nella Valle delle Fonti presso Asciano e percorre sei km. Fino alle mura di Pisa Piazza delle Gondole. Lo stato di conservazione in tutto il suo tracciato è vario ma mediamente scarso.
Villa da Pisa: appartenne alla famiglia “da Pisa” che nel 1393 aveva creato una rete di banche di deposito e prestiti con base a Pisa. In un documento dell'11 aprile 1494 viene citata come “domus magna dicta il palazzo” di proprietà di Vitale di Isach da Pisa.
La villa è stata ristrutturata nel XV sec. su impianto trecentesco, priva di abbellimenti rinascimentali esternamente, mentre al suo interno vi sono cornici alle porte in pietra serena ben lavorate, una cornice di caminetto nella sala principale e una cornice al caminetto del piano di sopra, entrambi du gusto rinascimentale quattrocentesco fiorentino.
Villa Belvedere: è un edificio del XIX sec. che sovrasta lo sperone sud del monte Castellare, qui visse Sigismondo De Bosniaski con la sua consorte. Attualmente la villa è in rovina, da essa si gode un suggestivo panorama sulla città di Pisa e sul mare. Vi si accede da una strada sterrata molto agevole che parte da Asciano. La villa è immersa in un giardino dove si notano specie floreali e alberi da frutto.
Giardino dei Profumi: si tratta di un piccolo orto botanico con specie floreali di gariga (prateria mediterranea o macchia mediterranea), corredate di cartelli informativi i quali sono scritti anche in braille.

Area Naturale Protetta
Valle delle Fonti: il nome deriva dalla presenza di numerose fonti dalle quali si dirama l'antico acquedotto Mediceo. La vegetazione è composta da vigneti, terrazzamenti di olivi, macchia mediterranea, pinete, castagneti, faggete e quercete.
L'avi-fauna presente è caratterizzata da specie rilevate lungo l'intero anno solare. Uccelli nidificanti e svernanti in particolare: tuffetto, airone cenerino, tarabusino, garzetta, germano reale, fischione, quaglia, fagiano, gallinella d'acqua, tortora, cuculo, rapaci notturni, ghiro, istrice.
Scavi archeologici: Nel territorio del comune di S. Giuliano Terme sono state rinvenute rovine di antichi insediamenti umani dell'età del bronzo all'alto medioevo. L'epoca etrusca parte dal VI sec. a. C. quando sul monte fu eretto un edificio diviso in celle e ricoperto da tegole, di cui una parte è visibile da Asciano.
Dopo circa 1200 anni senza insediamenti, nel IX sec. d. C. vi furono edificate alcune unità abitative, circondate da un muro di cinta, largo più di un metro con pietre calcare e malta, le coperture delle abitazioni erano costituite da lastre di arenaria estratte da una piccola cava sul versante di Asciano.
Grotta buca delle Fate: o luogo buche tane; è un sistema ipogeo di origine carsica più grande dei Monti Pisani: raggiunge 185 metri di profondità e 500 metri di sviluppo. Nel corso degli anni la grotta è stata visitata da esploratori, avventurieri e naturalisti.
Tradizioni popolari hanno avvolto la grotta in un alone di misteri, per le numerose persone che vi sono cadute dentro e mai recuperate, fuoriuscita di vapore acqueo durante l'inverno si è pensato sempre (in modo errato) a buche di origini vulcaniche.
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