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Cecina

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Il territorio era conosciuto in epoca etrusco e fu abitato in epoca romana, quando il Console Albino Cecina discendente da un'antichissima famiglia di origine etrusca, ordinò la costruzione di una villa i cui resti sono ancora visitabili in località Vincenzino frazione del Comune di Cecina.
Con la caduta della Repubblica Pisana nel 1406 e l'avvento del dominio fiorentino, la zona entrò a far parte dal 10 febbraio 1407 della Vicarìa della Maremma Pisana e fino al sec. XVIII fu proprietà dè Medici.

Monumenti
Duomo: dedicato ai Santi Giuseppe e Leopoldo, eretto nel 1851 per volere del granduca Leopoldo II, la decorazione fu affidata al pittore Empolese: Vincenzo Lami e l'interno fu impreziosito con affresco nella zona absidale; nel dopoguerra furono realizzate nuove vetrate e lo spostamento degli altari dalla navata alle cappelle laterali.
Chiesa di S. Pietro in Palazzi: eretta nel 1928 a tre navate, quella centrale sfoggia il soffitto a capriate; nella cappella della navata sinistra nel 1972 fu eretto un altare dedicato alla Madonna per custodire la mensa del primitivo altare maggiore, che ospitò la Venerata Icona della Madonna di Sotto gli organi, mentre nella navata opposta si staglia un mosaico di Cristo. Una lapide ricorda la visita di papa Giovanni Paolo II nel settembre del 1989.
Chiesa Di S, Antonio: a Collemezzano una frazione del comune di Cecina, inaugurata nel 1859 fu eretta per volere dell'ultimo granduca Leopoldo II, al quale la comunità parrocchiale ha voluto rendere omaggio nella pittura murale che copre la facciata. Al suo interno una tela seicentesca raffigura l'Addolorata della scuola del Dolci e le bandinelle dei drappelloni, che costituivano il baldacchino usato nel cinquecento a Firenze per la processione del Corpus Domini.
Al piano superiore sono riuniti gli oggetti più disparati donati dai granduchi: dipinti, ritratti dei granduchi, la costituzione firmata da Leopoldo II nel 1848; arredi liturgici: una Croce astile del settecento, un Crocifisso ligneo e la Deposizione dell'artista Pompeo Batoni.

Musei
Museo della vita e del lavoro della Maremma.
Museo etno-antropologico che raccoglie strumenti del lavoro contadino della Maremma; nel 2003 è stato inaugurato il nuovo allestimento museale nella settecentesca villa Guerrazzi, la lavorazione della terra: (aratri, carri, falciatrici, trebbiatrici); il frumento: (ventilatori, crivelli, trita-foraggi); il vino: (sgrappolatrice, dissipatrice per uve, zolfatrice, tramogge).
Nella località cinquantina frazione del Comune di Cecina, è stato inaugurato nel 2003 il Museo civico archeologico nella villa settecentesca Guerrazzi ed espone oggetti dalla preistoria al Medioevo, con particolare riguardo all'epoca etrusca, corredato di tombe, urna cineraria in terracotta, decorate con figurine applicate che raffigurano una scena di banchetto funebre e le oreficerie da Belora.
Di recente è stato istituito il Parco letterario dedicato a Carlo Cassola che comprende Cecina, spiagge, pineta che lo scrittore in giovane età ebbe modo di viverle, immortalandole in alcuni suoi romanzi più belli.

Siti Archeologici
Località S. Vincenzino: nella frazione del comune di Cecina: resti di una villa romana risalente al I sec. a. C., con una cisterna sotterranea per le acque piovane che attraverso una rete di canali sotterranei, avveniva la depurazione delle acque. Nel II sec. d. C. la struttura si arricchì di altri ambienti: Triclinio estivo con ninfeo, ossia una sala da pranzo per l'estate e allietata da fontane; nel sec. III parte degli ambienti furono utilizzati per la produzione di olio di oliva; nel sec. V la villa fu abbandonata per essere utilizzata poi da una necropoli con semplici sepolture.

Aree Naturali
Nella località Cedrino frazione del Comune di Cecina, si trova il Parco Gallorose a livello Regionale, il quale vanta 180 razze di animali provenienti anche da altri continenti e 14.000 piante.
Marina di Cecina: è una meta turistica molto apprezzata tanto che dal 2006 riceve ogni anno la bandiera blu, inoltre nella zona sorge il Parco acquatico: “Acque village”.
Le pinete occupano una superficie di 400 ettari, allungandosi lungo la costa oltre 15 km. Costituendo la Riserva Naturale Biogenetica dei Tomboli di Cecina.
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