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Follonica

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E' un centro abitato giovane, la sua data di nascita coincide con la costruzione delle Reali e Imperiali fonderie, volute da Leopoldo II di Toscana nel 1834; ma come località e punto di approdo è menzionata la prima volta nel 1038 in un atto di donazione di terreni all'Abbazia di Sestinga, ma il documento più probante è quello del 1312 che sancisce una compra-vendita di grano alla foce della Fullona.

Monumenti
Chiesa di S. Leopoldo: realizzata per volere del granduca Leopoldo II di Lorena nel 1836 coevo il campanile. La Chiesa si presenta a croce latina ispirazione neoclassica, di massima importanza architettonica per il pregevole utilizzo della ghisa; interessanti sono il pronao, la balaustra a traforo, le coppie di tre colonne che sorreggono la trabeazione, la cornice decorata dell'arco e i due fregi di Lorenzo Nencini.
L'interno a navata unica con copertura a capanna e volta a crociera con numerose rifiniture e arredi in ghisa: la base del pulpito, le colonne dell'abside, la balaustra del presbiterio, una cornice nel transetto ed il piedistallo del fonte battesimale. Tra le varie opere un busto in marmo di Raffaele Sivieri (primo direttore delle Amministrazioni delle miniere e del ferro) del 1839, la statua di S. Giovanni Battista in marmo bianco opera di Nencini del 1841 e due Madonne: la Madonna col Bambino in ghisa detta: Madonna Ilvania fusa nelle fonderie e il dipinto della Madonna del soccorso.
Chiesa Nostra Signora di Lourdes: del 1966 è un pregevole esempio di architettura modera.
Chiesa dei S. Pietro e Paolo: del 2008 con copertura in legno, realizzata dalla Habitat legno di ebolo, al suo interno conserva un affresco raffigurante la chiamata di Pietro e Paolo.
Cappella castello di Valli: già attestata nel 1010 è stata Pieve del piccolo villaggio di Follonica fino al 1838 con la realizzazione della Chiesa di S. Leopoldo. Oggi è adibita ad abitazione civile.
Villaggio-fabbrica: l'area è comunemente nota come: “ex Ilva”; è un comprensorio che racchiude gli stabilimenti ormai dismessi, fu voluto da Leopoldo II di Lorena per il trattamento dei minerali dell'Isola d'Elba. Il nucleo originario risaliva al sec. XVI e l'attività continuò fino al 21 febbraio 1960, oggi sono presenti gli edifici risalenti agli ani di gloria della città-fabbrica.

Di seguito le architetture più rappresentative:
- Bottaccio, serbatoio dell'acqua risalente al XVI sec.
- Cancello monumentale in ghisa del 1831/45.
- Carbonile del 1840.
- Casa con torretta, ex ferriera e distendino seicentesco, dopo il 1845 fu adibita ad alloggi per i lavoratori.
- Case della condotta la prima costruita tra il 1817/22, alloggi di cavallai e bovari.
- Casetta Pierallini, palazzina settecentesca ristrutturata nel 1818 per essere alloggio del guardia boschi.
- Forno S. Ferdinando ex mulino quattrocentesco, ferriera dal 1546 e forno fusorio dal 1818 smantellato dopo il 1907 e oggi è sede del Museo delle arti in ghisa nella maremma.
- Palazzina dell'osteria e dispensa, risalente al 1651 è oggi sede della scuola media.
- Palazzo con torre dell'orologio, ex cappella seicentesca modificata nel 1839 prima di ospitare il granduca, poi utilizzata come alloggi dei dipendenti.
- Palazzo del forno quadro, risale al 1578 ricostruito tra il 1838/40, è oggi sede della biblioteca Comunale con un patrimonio librario di 100.000 volumi.

Altri monumenti nella cittadina:
Palazzo granducale: del XIX sec., fu alloggio del granduca e oggi è sede della Guardia Forestale.
Case del Popolo:, già del fascio del 1922 in stile neoclassico con rifiniture stile Liberty, oggi ospita la pinacoteca civica.
Casa Gobba: del 1581 e ampliata nel 1734 per ospitare l'ematite proveniente dall'Isola d'Elba, oggi ospita l'Ufficio locale Marittimo.
Casa Storta: del 1745 fu sopraelevata nel 1817 per ospitare l'Ufficio della Sanità e l'alloggio del doganiere.
Palazzo della cartiera: realizzato per la produzione della carta dalle industrie maremmane riunite nel 1926, oggi è un edificio residenziale.
Palazzo della dogana: eretto per volere del granduca nel 1826, oggi ospita il Comando della Guardia di Finanza.
Torre azzurra: grattacielo di Follonica, con i suoi 22 piani per un totale di 73 metri di altezza è il secondo edificio civile più alto della Toscana, dopo il grattacielo Matteotti di Livorno.
Casello idraulico di Follonica: eretto tra il 1840/44 è adibito a spazio per iniziative culturali.
Casello idraulico di Pratoranieri: risale al 1880 e presenta ancora oggi la classica torretta e copertura a tetto, ospita il circolo velico.
Fattoria Bicocchi: è una storica tenuta e si articola in più edifici tra i quali risalta la villa padronale in stile eclettico ottocentesco con merlature, torri, bifore e finestre ad arco acuto tipiche architettura neogotica.
Castello di Valli: documentato nel 1884 come possedimento della diocesi di Lucca, fu proprietà degli Aldobrandeschi poi di Pisa e infine degli Appiani di Piombino nel 1399, oggi vi sono i ruderi della cinta muraria e di un imponente torre di avvistamento.
Castelluccia: antico insediamento XI – XII sec., oggi sono visibili i ruderi.

Siti Archeologici
Rondelli nei cui pressi vi sono insediamenti etruschi del VI – V sec. a. C.
Valle Petraia: sono stati rinvenuti resti di nuclei abitativi con necropoli, datati VII – VI sec. a. C.

Aree Naturali
Bandite di Follonica: area naturale protetta sito di interesse Regionale.
Parco interprovinciale di Montioni: area naturale protetta delle province di Grosseto – Livorno.
Riserva naturale: Poggio tre cancelli, area protetta istituita nel 1971 con una superficie di 99 ettari.
Riserva naturale: tomboli di Follonica, area naturale protetta istituita nel 1977 con una superficie di 94 ettari.
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