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Sarteano

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Fu fondata dagli etruschi e in epoca medievale fece parte della contea dei Manenti; divenne libero comune nel XIII sec. e nel secolo successivo passò ai Senesi. Due cinte murarie testimoniano il suo passato.

Monumenti
Chiesa S. Francesco: del XIV sec. si presenta con elegante facciata in travertino, al di sopra dell'unico portale centinato lo stemma della famiglia Piccolomini, a ricordare il committente della Chiesa: Francesco Tedeschini Piccolomini futuro papa Pio III; il campanile è del seicento.
Al suo interno sono conservati alcuni affreschi staccati del XIV sec. L'antico convento è stato suddiviso in varie abitazioni, resta però il chiostro in stile gotico fiorito e un loggiato del 1341.
Pieve S. Vittoria: XI sec. oggi ridotta a ruderi, nel settecento fu adibita a cimitero; attualmente si riconoscono i pilastri del portale scolpito: le absidi, i capitelli di arenaria, alcuni affreschi e decorazioni musive sono conservate nella Chiesa di S. Francesco.
Collegiata S. Lorenzo: risale al XIII sec. ristrutturata e ampliata nel XVI sec.; dal 1955 è stata innalzata a Santuario Mariano. Presenta la facciata rinascimentale e pianta a croce latina, sugli altari laterali: il battesimo di Gesù e l'ingresso di Gesù in Gerusalemme, di scuola senese del XVIII sec. Dietro l'altare maggiore vi è il coro ligneo di bottega senese del 1513; nella cappella del SS. Sacramento: il tabernacolo e ciborio marmoreo di Lorenzo Mariano detto il Marrina del 1514; nella cappella del Buon Consiglio vi è la Madonna omonima opera di Francesco Bonichi 1761 e ai lati due tavole centinate con l'Angelo annunciante e la Vergine Annunciata di Girolamo del Pacchia.
Chiesa del Suffragio: con portale in travertino del 1584, è sormontato da una lunetta in terracotta raffigurante l'Annunciazione di bottega toscana del XVI sec. L'interno a navata unica con due altari laterali e l'altare maggiore in stucco dipinto di gusto barocco. L'altare di sinistra conserva il gruppo scultoreo in stucco dipinto con la Crocifissione XVIII sec.; l'altare maggiore settecentesco conserva il Giudizio Universale, di scuola senese XVIII sec.; sulla navata sinistra la resurrezione di Lazzaro 1607 del senese Flavio Amatori; nel presbiterio sono collocati alcuni frammenti di dipinti murali del XV sec. La Chiesa custodisce gli affreschi della Chiesa romanica di S. Andrea che trovasi all'interno del castello sito nella frazione Castiglioncello del Trinoro.
Chiesa S. Martino in Foro: con facciata in travertino e cotto con pilastri e capitelli dorici. A navata unica conserva: due dipinti su tavola di Jacopo di Mino del Pellicciaio, una Madonna con Bambino detta: “Madonna del cardellino” del 1344 e un polittico intitolato alla Madonna delle Grazie; una tavola centinata di Andrea di Niccolò raffigurante: la Madonna col Bambino tra i Santi: Rocco e Sebastiano del XV sec; la celebre Annunciazione di Sarteano opera di Domenico Beccafumi del 1545; la visitazione della Vergine a S. Elisabetta di Matteo Rosselli XVII sec.; la Madonna in gloria col Bambino e Santi di Alessandro Casolani XVI sec. Nel campanile a vela vi è una campana con scritta a caratteri gotici datata 1282.
Annunciazione di Sarteano: è un dipinto a olio su tavola 237 x 222 cm., la tavola è una delle ultime opere pittoriche del Beccafumi, si presenta in uno scenario tradizionale con grande arco aperto sul paesaggio e con una complessa orchestrazione di luci e colorazione ricca e raffinata. Il fascio di luce che rischiara Maria proietta un'ombra sul pavimento, rischiarando anche l'Angelo in volo; tradizionalmente è dall'Angelo che proviene la luce o dal cielo, simboleggiando la volontà divina. Nella zona ombrosa appare la colomba dello Spirito Santo.
Cappella Madonna dell'uccellino: conserva sulla parete dell'unico altare un dipinto murale di scuola senese del XIV sec., raffigurante la Madonna col Bambino di Jacopo di Mino del Pellicciaio, circondato da una cornice in stucco del 1699.
Cappella della Madonna del mal di capo: la cappella lega il suo nome all'antica usanza di poggiare la testa su di una grossa pietra concava posta all'esterno e alle preghiere rivolte alla Vergine affinché liberasse dal dolore. All'interno si trova un affresco raffigurante la Madonna in gloria di scuola Senese del XVI sec..
Chiesa S. Alberto: del 1972 in cemento armato, ha la forma di tenda, al suo interno conserva un altare in legno intagliato di bottega senese del XVIII sec., proveniente dall'altare maggiore del convento di S. Bartolomeo in Solaia, con una tela raffigurante la deposizione di Cristo del XVII sec. oltre ad altri arredi provenienti sempre dal convento.
Chiesa S. Andrea: in località Castiglioncello del territorio nel comune di Sarteano, in stile romanico con semplice facciata in travertino, tetto a capanna e campanile a monofore. L'interno a navata unica si distingue la cappella dedicata al Beato Bonaventura da Venere di Chieti, un frate Francescano che visse da eremita nel romitorio di Poggio Rotondo, con affreschi e stucchi nella volta e il fonte battesimale in travertino del XIV sec.
Castiglioncello: frazione del comune di Sarteano è adagiato su uno splendido balcone naturale e permette ai visitatori la suggestiva visione della val d'Orcia, dichiarata dall'UNESCO nel 2004: “Sito Italiano del PATRIMONIO DELL'UMANITA'”; è un centro di origini etrusche attestato da numerosi reperti rinvenuti nella vicina Necropoli di Solaia. La tradizione lo ricorda come: “Castrum Trinum Latronum” (castello dei tre ladroni), pronti a taglieggiare pellegrini e viandanti di passaggio lungo la via Francigena. Il castello fu fondato dai conti Manenti nel 1117.
Abbazia e Chiesa della SS. Trinità di Spineta: in località Spineto nel comune di Sarteano, del 1085 fu fondata da Willa vedova del conte Pepone Manenti. La facciata con portale settecentesco, è rivestita in filaretto di calcare chiaro; unici elementi decorativi sono una figura di quadrupede scolpita entro una lunetta del transetto e due animali a debole rilievo scolpiti nella facciata.
Durante il medioevo fu importante centro religioso per i fedeli residenti nella Val D'Orcia e Val di Chiana, ha ospitato viandanti che dalla vicina via Francigena transitavano per Roma in pellegrinaggio alla tomba di S. Pietro. Nel 1784 fu soppressa dal granduca Leopoldo II di Toscana e fu amministrata dallo “spedale degli innocenti” (in dialetto Toscano – Ospedale dei bambini abbandonati – il cui nome si ispira all'episodio biblico: ”strage degli innocenti”), che trasformò la struttura in fattoria agricola.
Negli ultimi anni, dopo un restauro viene utilizzato per importanti incontri culturali e cerimonie religiose. Il 12 e 13 maggio del 2013 si è svolto nell'Abbazia il raduno informale dei Ministri del Governo Letta.
La Chiesa romanica ha il tipico impianto Vallombrosano a navata unica con tetto in vista, ampio transetto con bracci coperti da volta a crociera e tre absidi inserite nella parete terminale, sovrastate da eleganti lunette. All'incrocio tra navate e transetto è inserita una cupoletta, protetta esternamente da un tiburio quadrilatero; custodisce al suo interno la tela raffigurante la Madonna del Buon Consiglio. Il campanile a vela in mattoni, sovrasta la campata romanica.
Castello delle Moiane: del XII sec. legata alla sua storia risale una leggenda della contessa Dorilla, arrogante signora del castello, che nel celebrare una Messa spazientita dal ritardo del monaco officiante, fu strangolata e strascinata su di un dirupo da un serpente gigante uscito dal calice durante il rito religioso. Oggi il complesso è ridotto a ruderi ben conservati e nascosto nella zona boschiva in località Spineta nel comune di Sarteano.
Casa natale di papa Pio III: sita in via Goti: vi nacque nel 1439 Francesco Tedeschini papa fra settembre e ottobre 1503, prima che fosse colpito da un'ulcera alla gamba. Su questo palazzo in onore delle famiglie Tedeschini – Piccolomini fu scolpito il portale appena dopo la morte del padre Nanni di Piero.
Palazzo del Podestà: XIV sec. ampliato nel XVI presenta ancora tracce delle sue originarie bifore, oggi ospita abitazioni e esercizi commerciali.
Palazzo Berdini: XIV sec. ampliato nel XVI sec.
Palazzo Cennini: del XV sec. contiene un chiostro oggi adibito a uso commerciale di cui un tempo disponeva la fattoria di Martignano per conservare e lavorare i suoi prodotti agricoli.
Palazzo Comunale: sede attuale degli uffici Comunali e del teatro Comunale degli Arrischianti documentato già nel seicento il suo palcoscenico è stato calcato da artisti come: “Flavio Bucci” attore e doppiatore; “Lucia Poli” attrice sorella di “Paolo Poli” attore e madre del musicista “Andrea Farri”, che ha composto colonne per film; “Mita Medici” nome d'arte di “Patrizia Vittarini” cantante e attrice Italiana; “Antonio Salines” attore e figlio del compositore “Enrico Salines” inoltre alcune compagnie.
Palazzo Cospi Forneris: XVII sec. con stile rinascimentale.
Palazzo Gabrielli: XIII sec. attualmente ospita il Museo archeologico.
Palazzo Paparoni: del XVI sec. ospita una struttura riattiva per inabili.
Palazzo Piccolomini: edificio storico in stile rinascimentale, fatto erigere da Francesco Tedeschini Piccolomini futuro papa Pio III con elegante cortile interno nel quale, sono ancora visibili le colonne con capitelli corinzi ornati con mezzelune. Nella parte destra della facciata lo stemma di famiglia scolpito in marmo del XV sec.
S. Chiara: è una residenza agrituristica ex convento delle Clarisse insediate nel monastero dal 1580 al XIX sec., all'interno un cortile con elegante chiostro e artistico palazzo.
Palazzo Preziani: con pregevoli elementi decorativi.
Palazzo Goti – Fanelli: antica sede dell'Accademia degli Arrischianti, già esistente nel XIII sec., ampliato nel 1536 con elegante cortile interno, sale affrescate e una piccola cappella gentilizia con dipinti di Apollonio Nasini.
Palazzo di Piero: è una villa in stile neogotico.
Fortezza: cinta da doppia cerchia di mura con il maschio quadrato e torri rotonde ai lati. Nel XIII sec. fu feudo dei conti Manenti; il maschio fu modificato e reso capace di ospitare una guarnigione di soldati armati con armi da sparo, cunicoli sotterranei percorsi da soldati furono collegati con le porte di accesso. Oggi la fortezza è usufruita dalla cittadinanza.

Aree Naturali
Bagno santo: sgorga la sorgente delle canalette ritenute curative per l'infezione degli occhi e della pelle.
Parco delle piscine: grande parco ombreggiato con spazi verdi ben curati, dotato di tre piscine alimentate da acqua corrente della sorgente delle canalette, dotate di un campeggio ben organizzato e fornito di attrezzature sportive.
Riserva naturale: Pietraporciana, con boschi di faggeti e alberi di cerro, carpino bianco, carpino nero ecc.; arbusti come: “belladonna”, fiori come:” il bucaneve” - “primula” - “anemone”, ma soprattutto: “il giglio martagnone” rarissimo esemplare della famiglia delle liliaceae.
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