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Civitavecchia

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Traiano vi fece costruire un porto e la città di Centumcellae che vi era sorta intorno ebbe un notevole sviluppo fino alla decadenza dell'impero romano. Cadde poi sotto il dominio bizantino, fu annessa ai territori della S. Sede; fu conquistata dai saraceni; fu feudo dei Ranieri, dei Prefetti di Vico per poi tornare alla Chiesa. Oggi è il porto più importante del Lazio specialmente per i collegamenti con la Sardegna e secondo scalo Europeo.

Monumenti
Cattedrale: dedicata a S. Francesco d'Assisi, sita nel centro storico della città che è ben conservato e molto apprezzato dai turisti, fu costruita sui resti di una piccola Chiesa Francescana sotto il pontificato di papa Paolo V nel 1610 e in seguito ricostruita per volere di papa Clemente XIV e fu portata a termine sotto il pontificato di Pio VI nel 1782.
La Chiesa è a navata unica con facciata barocca a doppio ordine ionico con unica porta centrale inserita in essa e un'ampia scalinata. E' priva di transetto e completamente disadorna nella parete posteriore. In una cappella laterale si trova la natività, attribuita alla scuola del Domenichino; sopra il timpano sono poggiate due grandi figure scultoree, rappresentanti: la Fede e la Giustizia, opera di Pietro De Laurentiis, sotto di esso un affresco di Antonio Nessi rappresentando S. Francesco che riceve le stimmate.
Chiesa dell'Adorazione: e della morte, è la più antica Chiesa di Civitavecchia eretta nel 1685 e legata alla nascita della confraternita istituita nel XVI sec, allo scopo di dare degna sepoltura e suffragio ai cadaveri abbandonati fuori le mura cittadine o dispersi in mare. La Chiesa è un vero e proprio gioiello architettonico con impianto strutturale tipico delle Chiese barocche del XVII sec. Restaurata nel 1702 è dotata di una pianta centrale a croce greca e una grande sala ellenica che rievoca la forma di un teschio; all'estremità della sala si aprono tre cappelle: Cappella dell'altare maggiore; la Cappella del SS. Crocifisso e la Cappella dei Beati Benedetto e Anna. Inoltre quattro porticine simmetriche conducono rispettivamente al altre quattro Cappelle: Cappella Guglielmi (dedicata alla Beata Vergine dei sette dolori); la Cappella di S. Michele (che fungeva da oratorio), la sagrestia e l'Ufficio Parrocchiale.
Nel 1698 è stata dotata di un campanile in stile barocco, sormontato da una piccolissima cupola a forma di bulbo. Al suo interno è possibile ammirare opere d'arte di grande valore, tra queste gli affreschi del celebre cavaliere Giuseppe Errante di Trapani come la Madonna col Bambino e altri che decorano l'interno della cupola e due statue lignee rappresentanti Gesù Crocifisso e Gesù risorto.
Sopra l'ingresso è posto l'organo protetto da una balaustra ricavata dalla parte della poppa della Galera di S. Pietro, nave ammiraglia dello Stato Pontificio, che combatte' vittoriosamente nella battaglia di Lepanto 1571, dove si scontrarono le flotte musulmane dell'impero ottomano con quelle Cristiane della lega Santa. All'altare maggiore la pala: Madonna in gloria con il Bambino e le anime del Purgatorio.
Forte Michelangelo: è una bassa costruzione con quattro torrioni e ampio cortile interno ricco di decorazioni; la costruzione rivestita in travertino sorse su di un progetto del Bramante, sui ruderi dell'antico porto (1508). Interventi successivi vennero poi da parte di Antonio da Sangallo il giovane e di Michelangelo che vi innalzò il maschio ottagonale.
Il porto conserva il bacino più antico protetto da una diga detta: l'antemurale Traiano cui si aggiunsero poi un secondo bacino, la darsena romana e numerosi magazzini. Dopo il conflitto mondiale il porto fu ricostruito ed ampliato. Del passato resta il muro di Urbano VIII con la fontana del Vanvitelli e parte dei magazzini della darsena romana. Più oltre sono i bastioni del Sangallo e i resti del molo romano: il lazzaretto.
Museo Nazionale archeologico: si trova nel settecentesco palazzo della Guarnigione e vi sono ordinati oggetti di scavo delle vicine necropoli.
Terme Taurine: è un grandioso complesso di una villa Traianea con costruzioni precedenti che vi furono inglobate, destinata allo sfruttamento delle copiose sorgenti termali. Vi si riconoscono spogliatoi, una sala per bagni di sudore, forni di riscaldamento, frigidarium, tepidarium e calidarium, con numerose vasche marmoree appartenenti al precedente periodo repubblicano, inoltre sono visibili cisterne, una biblioteca, varie stanze e le ricche terme dell'imperatore. A poca distanza si trovano le fonti termali della Ficoncella liberamente sfruttate dalla popolazione.
Nella cittadina di Civitavecchia sono oltre dieci i film girati.

Escursioni
Santa marinella
Punicum fu uno degli antichi porti di Caere, decadde di importanza e venne riscoperto nel 1800 come luogo di villeggiatura. Negli anni 50 – 60 – 70 del novecento S. Marinella divenne “Perla del tirreno” e talvolta anche chiamata “Perla dei vip”, meta estiva della movida romana.
Nel 2005 i fondali antistanti S. Marinella, sono stati indicati come: sito di interesse comunitario – Riserva naturale di Macchia tonda con una superficie di 244 ettari. Prima dell'abitato vi è una stele romana e due ponti pure romani immersi nel verde.

Monumenti
Castello Odescalchi: si erge sulle fondamenta di una villa romana, nel XII sec. fu eretta la torre normanna tuttora esistente, nel XVI sec., la torre fu circondata da alte mura collegate tra loro da diverse torrette circolari. Durante il pontificato di papa Urbano VIII il castello entrò in possesso alla famiglia Barberini la quale riprese i lavori di ampliamento e sistemazione; solo nel 1887 il castello divenne proprietà del principe Baldassarre Odescalchi, avo degli attuali proprietari.
Santa Severa: è un centro balneare e una frazione di S. Marinella. A poca distanza sorge il castello del XI sec. con poderose mura, ora suddiviso in appartamenti in affitto. Presso il castello sono in corso scavi dell'antica Pyrgi, porto principale di Caere e sede di un santuario dedicato alla dea Uni, di cui sono visibili due grandi templi (500 e 450 a. C.) e notevoli resti di mura.
Nell'area sacra sono state rinvenute tre lamine d'oro con importanti iscrizioni votive in lingua etrusca, lingua fenice e lingua punico (sono a Roma presso il museo di Villa Giulia). Nell'A+ntiquarium sono ordinati i reperti degli scavi archeologici.
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