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Acerno

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Era l'antico centro lucano di Acerronia. Borgo fortificato, fu baronia di Ruggero di Lauria e poi marchesato della famiglia Mascara fino al XVIII sec.. Dal 1811 al 1860 ha fatto parte del Circondario di Monte Corvino del Distretto di Salerno nel Regno delle due Sicilie. Dal 1860 al 1927, durante il Regno d'Italia, ha fatto parte del Mandamento di Monte Corvino, appartenente al Circondario di Salerno. Fa parte del parco regionale dei Monti Picentini.

Monumenti
Castello Longobardo: oggi è un rudere; quella imponente costruzione fortificata con due torri, da rendere vano qualsiasi accesso non voluto e un'altra torre più interna a pianta triangolare, con una serie di caditoie, le spesse mura di due metri, racchiudevano anche alcuni fabbricati, da essere un piccolo borgo fortificato.
Cattedrale S. Donato: sorta nel 1575 sulle rovine di un precedente edificio; la facciata con ingresso centrale e due laterali minori, sormontato da due finestre e un rosone centrale, il campanile è su quattro livelli, sormontato da bulbo terminale, ricoperto con guscio metallico in rame.
L'interno a croce latina, composto da una navata centrale maggiore e due laterali minori, il transetto, l'abside e la sagrestia. A causa di eventi sismici avvenuti nel tempo, sono visibili gli affreschi del 1700 sopravvissuti, attribuiti al pittore: Leonardo Pallante.
Meritano di essere visitate anche la Chiesa della Madonna delle Grazie, caratterizzata dall'altare in marmi policromi con al centro la meravigliosa effige della Madonna incoronata. Il convento di S. Antonio risalente al 1400 e la Chiesa del Monte dei Morti eretta nel 1640.
Parco archeologico industriale: La cittadina fu una delle prime località del Picentino a sviluppare una forma di proto-industrializzazione con due ferriere, due cartiere, una “ Valchera “ per l lavorazione del lino con annessa tintoria. Nel 1848 le cartiere eseguivano una produzione di 8.000 risme di carta, mentre oggi sono visibili i ruderi della cartiera più antica la quale venne costruita nel seicento.
Nel suo territorio che conserva l'integrità del paesaggio con la ricchezza di flora e fauna, troviamo le grotte: degli Angeli, Acquapreta, Bosco S. Lorenzo, Francesco raso e grotta Strazzatrippa, quest'ultima è un complesso carsico di notevole bellezza, comunicante con la grotta degli Angeli; è di facile accesso e per visitarla si consiglia la guida di speleologi.
Acerno è un piccolo paradiso naturalistico dei monti Picentini dove innumerevoli persone trovano rifugio dal caos delle varie cittadine; per gli amanti della natura è il fiore all'occhiello. Tra i suoi suggestivi sentieri vi è la sorgente di acqua fredda e passando per il varco Giumenta si giunge fino alla cima del Monte Acellica sul quale la sezione “CAI“ di Salerno dal 2006 sulla sua vetta ha installato un libro, il quale raccoglie le firme e le sensazioni di quelli che hanno voluto visitarlo.
Si può godere di salutari e lunghe passeggiate a piedi, a cavallo, in mountain-bike respirando aria pura tra giostre per bambini e aree pic-nic.
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