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Vibo Valentia

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La città di Vibo ha una storia lunga 8000 anni.
Ha avuto differenti nomi corrispondenti all'evoluzione della città nelle epoche storiche.
- Veip o Veipone: insedimento pre-ellenico;
- Hipponion: nome della colonia greca;
- Vibo Valentia: periodo romano;
- Monteleone: periodo Svevo al fascismo;

Il nome del primo insediamento Veip o Veipone, dal VII sec aC alla fine del VI sec aC - la città sconfisse Crotone con l'aiuto di Locri e Medma; la notizia è riportata su uno scudo con incisa una dedica ritrovato ad Olimpia.
Nel 192 aC divenne colonia romana e grazie al porto, ebbe un grande sviluppo.
Nell'89 aC divenne municipio.
Grazie alla sua importanza strategica e politica, Vibo ebbe l'onore di ospitare Giulio Cesare, Ottaviano e Cicerone che la ricorda nelle sue lettere.
Nel medioevo fu fortificata dai bizantini; subì distruzioni ad opera dei Saraceni.
Ruggero I nell'XI sec vi pose i suoi accampamenti.
Per volere di Federico II, venne ricostruita nel XIII sec con il nome di Monteleone.
In questo periodo venne realizzata la prima fase del castello che, per errore, veniva attribuito ai Normanni. Sempre nello stesso periodo venne rinforzata la cinta muraria.
Nell'800 i Francesci la nominarono capoluogo e dopo il ritorno dei Borboni perse il ruolo di capoluogo. Con Garibaldi entrò a far parte del Regno d'Italia.

Architetture Religiose
- Chiesa S. Maria Maggiore e S. Leoluca – Duomo del 600 edificato sui resti di un'antica basilica bizantina del IX sec;
- Santuario Madonna della Salute – Chiesa di S. Ruba: costruita attorno all'anno 1000 da papa Callisto II in località S. Ruba;
- Chiesa del Rosario: del 1337 stile gotico dove vi era un teatro romano;
- Chiesa del Carmine: seicentesca con annesso convento che per molto tempo fu adibito ad ospedale del popolo;
- Chiesa S. Maria degli Angeli: del 1621 dapprima annessa al convento dei frati minori (oggi convitto nazionale);
- Chiesa S. Michele: del 1519, esempio di architettura rinascimentale;
- Chiesa S. Giuseppe: voluta dai padri gesuiti nel 1700 con il titolo: S. Ignazio o del Gesù;
- Chiesa dello Spirito Santo: del 1579 oggi sconsacrata al culto;
- Chiesa S. Maria la Nova: del 1521 in stili diversi; durante la dominazione Napoleonica fu adibita a stalla e deposito militare;
- Chiesa S. Maria del Soccorso: del 1632; rifatta nel 1791;
- La Madonnella: piccola cappella costruita sul sito dell'antico convento dei cappuccini, chiamato appunto: "li cappuccini vecchi";
- Chiesa S. Antonio di Padova: XVII sec, annessa al convento frati minori cappuccini;

Architetture Militari
- Porta e torre del conte d'Apice: (porta della cinta urbica medievale);
- Arco Marzano: (porta della cinta urbica medievale);
- Castello Normanno-Svevo: sorge dov'era ubicata, probabilmente, l'Acropoli di Hipponion. Fu ampliata da Carlo d'Angiò nel 1289, è oggi sede del Museo Archeologico statale;
- Rovine di Hipponion: ubicate in località: "Trappeto vecchio" vicino al cimitero; I resti delle mura, in origine, erano lunghe più di 7 km;
- Castello di Bivona: edificato nel 400 a difesa del porto;

Architetture Civili
- Palazzo Capalbi: ai piedi del castello settecentesco su preesistente costruzione del 400 – 500;
- Palazzo Cordopatri: del 1784 su ruderi del 600 con elementi decorativi neo-classici;
- Palazzo Romei: del 400, la bellezza particolare sono i balconcini con ringhiera in ferro battuto a pancia;
- Palazzo di Francia: il palazzo, da poco più di un decennio, è sottoposto a vincolo di tutela unitamente al parco;
- Palazzo Gagliardi: XVIII sec; nel 1860 vi soggiornò Giuseppe Garibaldi come si evince da una lapide all'entrata del palazzo stesso;
- Palazzo Marzano: del 1600, ha un valore artistico soprattutto per il bellissimo portale d'ingresso;

Cultura
Marco Tullio Cicerone sostò a Vibo Valentia nel 71 aC, nel 58 aC e nel 44 aC; la fonte storica di queste soste è lo stesso Cicerone che ne dà dettagliate notizie nelle sue lettere e nelle verrine;
Museo archeologico statale: ubicato nelle sale del castello Normanno-svevo. Attenzione merita la laminetta aurea, la più completa nel testo tra quelle rinvenute nella magna grecia che testimonia il culto orfico datato V – IV sec aC è una sorta di breviario per ottenere la felicità nell'aldilà;
Museo dell'arte sacra;
Museo dei marchesi di Francia;
Museo della tonnara;
Museo della civiltà contadina.
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