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Manfredonia

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Numerosi reperti tra cui stele daunie, lastre funebri scolpite dell'VIII-VI sec. s. C., attestano che sul territorio di Manfredonia vi era vita sin dall'epoca neolitica.
Chiamata anticamente Siponto, la città fu colonia romana dopo l'occupazione dei Greci, divenento un importante centro tra il IV-V sec. d.C.; contesa tra i Longobardi e i Bizantini, fu distrutta da questi ultimi nel VII sec. Ricostruita, fu per breve tempo dei Saraceni, nel IX sec. divenne una delle 12 contee normanne.
Siponto subì pesanti distruzioni a causa dei forti terremoti del 1223 e 1255. Nel gennaio del 1256, durante una battuta di caccia nel Gargano, Manfredi di Sicilia, figlio dell'imperatore Federico II volle ricostruirla dandole il suo nome nel XIII sec.
Nel 1258 la città fu fortificata con le mura e nel 1264 inaugurò il castello. Con la battaglia di Benevento del 1266, che segnò la morte di Manfredi, passò a Carlo I d'Angiò. Nel XV sec. gli Aragonesi costruirono altre torri di difesa.
Nel 1503 i Francesi occuparono Napoli e molte città del Regno; solo Manfredonia e Taranto rimasero fedeli fino alla fine a Federico d'Aragona. Nel 1620 fu saccheggiata e spogliata dai Turchi; nel 1624 fu riedificato il Duomo e nel 1644 il nuovo seminario, grazie all'aiuto del Cardinale Vincenzo Maria Orsini (futuro papa Benedetto XIII) che fino al 1680 resse la diocesi di Siponto.

Monumenti
Castello: eretto da Manfredi e ultimato da Carlo d'Angiò, é composto da un maschio quadrato, un torrione quadrilatero e tre circolari agli angoli, da una cinta muraria munita di torri quadrangolari e di un bastione pentagonale del XVI sec.; nei suoi ambienti é collocato il Museo Archeologico Nazionale del Gargano che conserva ceramiche e bronzi dauni, materiale preistorico e una notevole raccolta di stele funerarie daune, rinvenute nella piana di Siponto;
Chiesa di S. Domenico: costruita nel Duecento, sulla facciata presenta un portale gotico e al suo interno racchiude la Cappella Angioina della Maddalena, decorata da pitture a fresco del XIV sec.;
Cattedrale: é la ricostruzione seicentesca dell'antico duomo distrutto dai Turchi; al suo interno é conservata una pregevole scultura in legno duecentesca, raffigurante la Madonna col bambino;
Convento di S. Maria della Vittoria: edificato nel 1662, nel 1811 fu inglobato nell'attuale cimitero con l'annessa chiesa; tra gli ambienti superstiti, quello di maggior richiamo é il chiostro;
Palazzo S. Domenico: é sede del Comune ed é caratterizzato da un colonnato e una loggetta; fu convento dei padri domenicani che dal XIII sec. all'epoca napoleonica l'abitarono, officiando nella chiesa attigua (Chiesa di S. Domenico);
Palazzo Mettola: appartenne alla famiglia De Florio, di cui un suo membro, suor Antonia, nel 159 tramutò la sua abitazione nel monastero delle Clarisse;
Palazzo Delli Guanti: in stile barocco, fu eretto nel 1432 ed abitato dai Cavalieri Teutonici di S. Leonardo;
Palazzo Celestini: dal 1350 divenne monastero dei Celestini; nel XVIII sec. fu demolito e ricostruito in stile barocco; oggi é sede delle Civiche Biblioteche Unificate e dell'Auditorium comunale.

Aree Archeologiche
Grotta Scaloria: fu scoperta nel 1931; contenitori di ceramica dipinta sono stati rinvenuti al suo interno, collocati su tronconi di stalagmiti spezzate e con all'interno stalattiti concrezionate per lo stillicidio delle acque dal tetto della grotta. Il culto, praticato intorno al IV millennio a.C., prevedeva anche la raccolta delle acque. La parte alta all'interno della grotta risulta utilizzata come necropoli, come attestano ossa e scheletri rinvenuti in essa.

Escursioni
Cattedrale di S. Maria di Siponto (a 3 km): eretta nell'XI sec. e più volte rimaneggiata, rappresenta uno dei più importanti edifici di tipo romanico-orientale della regione. La piccola costruzione é di forma quadrata, il portale del XIII sec. é contornato da un arcone scolpito, sorretto da colonne su leoni; al suo interno, sono visibili un sarcofago di età bizantina che funge da altare e alcune parti di pavimento musivo murato nella parete sinistra. Di grande rilievo é la cripta spartita in 5 navate da 4 pilastri circolari e 16 colonnine, é da notare la copia della scultura lignea oggi nella Cattedrale di Manfredonia, dietro l'altare. Nei pressi é inoltre situata una vasta area sepolcrale con ipogei e le fondamenta di una chiesa paleocristiana;
Chiesa di S. Leonardo di Siponto (a 10 km): edificata nel XII sec., faceva parte di un monastero templare. L'esterno ha coronamento ad archetti pensili, lesene e tre absidi; a sinistra, il portale é ornato da una fastosa decorazione a rilievi del XIII sec. L'interno a tre navate su pilastri ha due cupole a copertura della navata centrale;
Mattinata (a 15 km): dagli anni 50 del 1900 é un comune autonomo; il centro storico presenta alcune tipiche costruzioni dette “pagghiére” (pagliaio) del XVIII sec. che son basse e realizzate con pietre incastrate l'una sull'altra; oggi il paese é una nota località di mare.
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