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Monte Sant Angelo

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Il comune fu fondato attorno all'anno 1000 anche se era precedente di almeno cinque secoli. Secondo la tradizione un certo Elvio Emanuele, ricco pastore e signore del monte, smarrì un toro e dopo giorni di ricerca lo trovò inginocchiato all'interno di una spelonca quasi inaccessibile; impossibilitato a soccorrerlo, scoccò una freccia che inspiegabilmente tornò indietro e lo ferì. Turbato, raccontò il fatto al vescovo di Siponto, san Lorenzo Maiorana; questi ordinò tre giorni di penitenza e, al terzo giorno, 8 maggio 490 l'arcangelo Michele apparve al santo vescovo ordinando di dedicare la grotta al culto cristiano in suo nome.
Nel VII sec. i Longobardi, devoti di S. Michele, elevarono la grotta a santuario nazionale.
Saccheggiata dai Saraceni nell'871, nel X sec. la Santa Grotta divenne meta obbligata per i crociati diretti in Terrasanta.
Fra il 1086 e il 1105 il nascente centro urbano di Monte Sant'Angelo divenne capitale di un vasto possedimento normanno, che comprendeva l'intero Gargano. Nel Seicento entrò a far parte del Regno di Napoli e nell'800 del Regno d'Italia.
Il 25 giugno 2011 il Santuario di San Michele Arcangelo entra a far parte della schiera dei più autorevoli beni culturali del mondo e cioé nella “WORLD HERITAGE LIST”.
Il 5 gennaio 2014 la National Geographic Society (una delle più grandi istituzioni scientifiche ed educative non profit al mondo) ha riconosciuto la Grotta di San Michele Arcangelo come una delle grotte più belle al mondo. Per la precisazione é stata posizionata all'ottavo posto nella top ten mondiale redatta dall'ente. Inoltre é l'unica grotta italiana inserita nella lista delle prime dieci.

Monumenti
Santuario di S. Michele Arcangelo: antico centro di culto di epoca romano bizantina, nel VII sec. divenne uno dei maggiori centri di pellegrinaggio d'Europa dedicato al culto dell'arcangelo-guerriero San Michele, particolarmente venerato dalle popolazioni nordiche come i Normanni. Il santuario assunse la configurazione attuale nel XIII sec. durante il regno di Carlo I d'Angiò. Il portale ha battenti in bronzo del 1076, fusi a Costantinopoli, raffiguranti scene del Vecchio e Nuovo Testamento. L'altare della Madonna risale all' XI sec. Il Santuario é custodito dai Padri Micaeliti; é preceduto da una piazzetta, dominata dal possente campanile eretto nel Duecento; la Grotta, al suo interno, si arricchisce di una magnifica cattedra vescovile del 1100. In un ambiente presso la sagrestia é sistemata una piccola raccolta di antiche pitture a fresco e parti di un ambone in marmo del anno mille;
Tempio di S. Apollinare: la chiesetta risale al VII sec. che originariamente era costituita da una cappella scavata nella roccia, in parte ancora esistente; nel 1910 é stata in parte ampliata;
Chiesa della Madonna del Carmine: nasce come struttura conventuale dei padri dell'Ordine del Monte Carmelo nel 1577 fuori dalle mura della città;
Chiesa di S. Francesco d'Assisi: fu fatta costruire nel 1343 da Giovanna I d'Angiò, sovrana del Regno di Napoli;
Chiesa di S. Salvatore: risalente all'età longobarda, la chiesa sorge all'interno del rione Junno; l' interno é arricchito da iscrizioni murarie del XII-XIII sec.;
Chiesa della SS. Trinità: in origine il complesso, con convento annesso, apparteneva alle monache clarisse che lo costruirono nei primi anni del 1400; oggi parte del complesso é adibito a Biblioteca Comunale e parte é sede del centro studi di Giorgio Otranto;
Chiesa di S. Benedetto: il complesso monastico, con annesso ospedale pellegrini, fu fatto erigere nel 1340 dalla principessa angioina Agnese di Durazzo; inizialmente era dedicato a S. Giovanni Battista, poi dal 1500 a S. Benedetto; fu ristrutturato nel sec. XVIII con inserimento di particolari barocchi e la costruzione del campanile posto di fronte all'ingresso della stessa. In seguito, il convento é divenuto sede del comune;
Tomba di Rotari: é un battistero del XII sec. dedicato a San Giovanni; sull'architrave del portale sono presenti rilievi raffiguranti scene della Passione e della Resurrezione;
Chiesa di S. Maria Maggiore: fu eretta nel XII sec. su di una precedente; sulla facciata ornata da arcature cieche é un portale a baldacchino scolpito; al suo interno sono da ammirare i pregevoli capitelli e pitture a fresco di gusto orientale;
Castello: all'estremità dell'abitato si ergono le possenti rovine della roccaforte normanna,, ristrutturata da Federico II e ampliata dagli Aragonesi; presenta il Torrione dei Giganti dell'XI sec. e le due torri del XV sec.

Escursioni
Abbazia di S. Maria di Pulsano (a 9 km): dell'antica struttura, edificata nel 591, sono visibili i resti monumentali tra cui la chiesa romanica dedicata alla Vergine, risalente al XII sec.; in essa si pratica la religione cattolica con il rito latino e bizantino; gli eremi di Pulsano sono stati eletti a “ luoghi del cuore” dal FAI nel 2010.
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