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Pescocostanzo

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La sua fondazione viene fatta risalire al X sec.; con il dominio di Ferdinando I d'Aragona fin dal 1464 il paese godette di varie liberta', poi fini' sotto il controllo feudatario. La svolta si ebbe nel 1774 quando il paese assumento il titolo di Universitas Sui Domina (comunita' padrona di se) si riscatto' dal dominio feudale.
Pescocostanzo e' considerato uno dei borghi storici dell'Abruzzo e fa parte dei Borghi piu' belli d'Italia per il suo ricco patrimonio storico e artistico, nonche' il suo intatto contesto urbanistico medievale.
Caratteristico paese di montagna di aspetto rinascimentale e luogo di vacanza e sport invernali, e' famoso per il tradizionale artigianato dell'oro, del legno, del ferro battuto e dei merletti.

Monumenti
Collegiata: dedicata a S. Maria del Colle, e' uno dei piu' bei monumenti della regione; di origine duecentesca, ha due portali, uno in stile romanico e l'altro in stile rinascimentale;
Museo: sorge accanto alla Collegiata e custodisce sculture, pitture e argenterie;
Chiesa di S. Maria delle Grazie: sorge sulla strada piu' antica del paese e sotto il rosone viene recata la data di edificazione del 1524; possedeva sulla facciata una raffigurazione pittorica di S. Cristoforo del 1621, oggi purtroppo scomparsa. Alla Chiesa volgevano il pensiero i viandanti; ancora oggi una lapide con versi, richiama la funzione di protezione per chi viaggia.
Chiesa di S. Antonio Abate: si trova sulla vetta dello sperone roccioso in cui sorse il primo nucleo cittadino; di origine duecentesca, possiede una torre campanaria angolare con campanile a vela;
Chiesa rupestre di S. Michele Arcangelo: la prima fonte storica e' costituita da una bolla pontificia di papa Lucio III del 1183; secondo la tradizione era frequentata dai pastori impegnati nella transumanza.
Eremo di S. Antonio: si trova all'interno della riserva regionale Bosco di S. Antonio del Parco nazionale della Majella; lo stile delle finestre fa risalire la sua costruzione al 1300-1400; le prime fonti storiche risalgono a una bolla pontificia del 1536, mentre al 1577 risale l'iscrizione sull'architrave del portale che testimonia il restauro da parte dei contadini. L'Eremo e' costituito da una piccola chiesa con un campanile a vela e alcuni locali che costituivano l'abitazione degli eremiti, una cucina, una stalla e un magazzino.
Palazzo Fonzago: costruito nel 1624, fu destinato a convento di clausura per le religiose di S. Scolastica.
Palazzo Grilli: nonostante il richiamo ad uno stile classico, la costruzione e' della fine del Seicento; la linearita' della struttura e' spezzata dalle 4 torrette cantonali di difesa.

Escursioni
Bosco S. Antonio (a 7 km): e' una fantastica meta di passeggiate, dove secolari faggi e aceri circondano l'Eremo di S. Antonio da Padova.
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